Lupi Mannari OFF

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Pagina di Riferimento: Razze

Tipologie: Maghi · Mezzi-Veela · Mezzi-Giganti
Maledizioni: Lupi Mannari · Vampiri
Tipologie chiuse: Mezzi-Maridi · Fantasmi

Pagine correlate: Regolamento razze

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Le informazioni qui contenute sono da considerarsi puramente un regolamento OFF, i dettagli delle nozioni non sempre si conoscono in ON dai personaggi in gioco. Per consultare ciò che si conosce sui Mannari in ON, consulta questa pagina.

Descrizione

I Lupi Mannari sono stati considerati a lungo come Creature diffuse in tutto il mondo, almeno sino all'inizio del 2080, quando un Decreto voluto dal Ministro della Magia Pericles McClaim, li ha riportati a ciò che sono. Si tratta infatti di maghi e streghe che, per contagio o per nascita, convivono con la maledizione del Mannarismo. Questa condizione influenza la vita di tutti i giorni del maledetto, raggiungendo il suo apice durante le notti di plenilunio, causando l’inevitabile mutazione del corpo umano in un lupo dall’indole aggressiva. La maledizione può essere innanzitutto contratta tramite morso inferto da un Mannaro ad un individuo che, da quel momento, viene comunemente definito Mannaro da contagio. Questa condizione può, in secondo luogo, presentare casi di trasmissione ereditaria, con la generazione di una prole la cui maledizione resta sopita fino alla sua prima Muta (circa 6-7 anni di età). Tali casi vengono comunemente indicati come Nato-Mannaro.

Mannaro da contagio

Affinché avvenga il contagio, è necessario che la saliva del mannaro entri in contatto con la ferita del soggetto colpito; in caso contrario, possono presentarsi dei fenomeni di Licantropia. La manifestazione della nuova condizione in quest’ultimo non sarà immediata, ma la maledizione subirà un lungo processo di stabilizzazione all’interno del corpo dell’ospitante. Immediate risulteranno invece le possibili reazioni dovuti allo shock dell’aggressione, tra cui acuto dolore fisico provocato dal morso, spavento incontrollato, paralisi o forte agitazione, fino alla possibile perdita dei sensi. Lo stesso discorso è applicabile all’entità dei danni che si subiscono anche se, in ogni caso, sarà necessario un tempestivo intervento preliminare per tentare di bloccare l’emorragia in atto prima dell’intervento di guaritori competenti.

  • Dal giorno successivo, il contagio provocherà alla vittima forti dolori, costringendolo a letto per almeno le seguenti due settimane. Il contagiato presenterà febbre alta, debolezza cronica, dolore all’apparato muscolo-scheletrico, nausea e forti emicranie che inizieranno gradualmente a diminuire più si avvicinerà la luna nuova.
  • A partire dalla luna nuova, il mannaro inizierà gradualmente a sentire l’influsso della Maledizione attraverso sintomi caratteriali, cambiamenti fisici e suscettibilità alle fasi lunari, accrescimento dell’olfatto e dell’udito, fino a subire la “febbre della luna piena” nei tre giorni prima e la trasformazione in lupo durante la luna piena.
  • Per il primo periodo (da 2 mesi ad 1 anno), il Mannaro sarà considerato “neonato” ed avrà un'emotività fortemente volubile, instabile e difficilmente controllabile rispetto ad un mannaro adulto. Durante la condizione di neonato, il mannaro affronta la sua nuova ed imprescindibile condizione: il rapporto con la stessa può essere talvolta causa di uno stato di depressione post-morso.

Nato-Mannaro

Un nato-mannaro non ha certezza della propria condizione, sconosciuta anche ai genitori, mannari o maghi che siano, fino ai 6 o 7 anni, con alcuni casi di ritardo anche fino agli 8 anni. Possono essere riscontrati dei segnali negli anni che precedono la prima muta, quali febbre alta (la cd. febbre della luna piena) o altri sintomi dall'aspetto influenzale durante o poco prima della comparsa della luna piena. Essi risultano comunque sporadici e non dalla cadenza mensile, oltre che facilmente confondibili con altre malattie stagionali.

Gravidanza Mannara

A differenza di quello contratto tramite morso, il Mannarismo trasmesso alla nascita dipende dai genitori del mago stesso:

  • se entrambi i genitori sono Mannari, la possibilità che la prole sia mannara è del 95%. I Nati-mannari con entrambi i genitori maledetti sono i più rari poiché la gravidanza di una madre mannara non è affatto semplice e possono, in taluni casi, presentare problematiche di tipo comportamentale e/o fisico come la sterilità o altro (da accordare preventivamente con la gestione).
  • se il genitore mannaro è la madre, la possibilità che la prole sia mannara è del 75%. La gravidanza deve essere controllata e l’assunzione dell’Antilupo è obbligatoria. Pertanto, non è detto che il figlio di un mannaro e di un umano nasca necessariamente mannaro.
  • se il genitore mannaro è il padre, la possibilità di ereditare la maledizione scende ad un 50%.

In ogni caso, un nato-mannaro avrà un approccio differente con il proprio lato lupino rispetto ad un contagiato da morso. Per il nato-mannaro il confine tra parte umana e parte animale è più sottile e meno definito, gli sarà più difficile comprendere l’alternanza tra i due, ma paradossalmente, essendovi più abituato, sarà emotivamente più equilibrato rispetto ai fratelli neonati.

NB: Le percentuali non sono conosciute in ON con tale precisione, né da esperti né dai mannari stessi.

La Pozione Antilupo

Viene somministrata per tutta la settimana che precede il Plenilunio, una coppa al giorno a stomaco vuoto. Ha tendenzialmente un sapore sgradevole ed amaro, non vi si può aggiungere alcun tipo di dolcificante o se ne vanificherebbe l’effetto. Di complicata esecuzione, la sua preparazione prevede l’uso di ingredienti e tinture che, se non ben dosate, possono risultare tossiche per il mannaro. Saltare la dose giornaliera compromette gli effetti durante la luna piena, ma la sua assunzione ripetuta negli anni comporta vantaggi notevoli, tra cui un maggiore controllo di sé. Per i primi cinque minuti dall’assunzione, la Pozione Antilupo può provocare un senso di soffocamento e di costrizione toracica. Per le quattro ore successive all’assunzione, può provocare un innalzamento della temperatura corporea, scatti d'ira e nausea. Durante il Plenilunio, la pozione in circolo nell’organismo permette una trasformazione più fluida e meno dolorosa. Essa comporta un assopimento del lupo interiore, permettendo al mago di mantenere una maggiore lucidità e raziocinio. Inoltre, fornisce la possibilità di ricordare con chiarezza quanto successo durante il plenilunio, laddove la mancata assunzione rende i ricordi della piena ovattati ed incompleti. La pozione aiuta il mannaro a mantenere la coscienza umana e il controllo durante la mutazione.

L’Argento

La convinzione che l'argento sia uno strumento infallibile contro i Lupi mannari è un retaggio di credenze medievali e superstizioni rimaste nell'immaginario collettivo tanto magico quanto babbano. La stessa origine ha la convinzione che il contatto superficiale con l’argento causi nel mannaro ustioni, bruciature e reazioni allergiche o cutanee, attraverso le quali sarebbe possibile il suo riconoscimento. Anche se non v’è riscontro reale di queste credenze, l’argento può avere un effetto sul mannaro, ma unicamente quando esso entra in circolo nell’organismo del soggetto o il soggetto ne subisce un contatto prolungato con organi interni.

Quando l’argento circola nel sangue del mannaro o dell’argento è presente per un tempo prolungato all’interno dell’organismo come corpo estraneo, esso influisce negativamente sulla maledizione. Entrandovi in contrasto, infatti, va a compromettere il fattore rigenerativo accelerato del mannaro. In questo senso, un taglio rapido inflitto tramite un’arma d’argento non avrà alcun effetto nocivo supplementare, mentre una scheggia d’argento rimasta per diverse ore all’interno del mannaro causerà malus supplementari fino ad estrazione del corpo estraneo.

Non è un caso, dunque, che l’argento venga utilizzato nella realizzazione dell’unico trattamento al momento conosciuto per i mannari: la Pozione Antilupo. La presenza di questo elemento, infatti, indebolisce il sistema rigenerativo, permettendo una migliore assimilazione dei principi attivi degli altri ingredienti. Se assunto in dosi troppo elevate o con eccessiva frequenza, esso può causare l’avvelenamento del mannaro con le stesse tempistiche e modalità di una persona priva del fattore rigenerativo accelerato.

Forme Mannariche

Forma Umana

  • La forma umana del mannaro da contagio non differisce da quello dall’umano comune: non ha una massa muscolare più grande o maggiore altezza e non presenta una forma fisica più “matura” a causa del contagio dalla maledizione. Nel caso dei nati-mannari, però, spesso l'essere umano presenta una stazza più sviluppata della media.
  • L'arcata dentaria e la potenza mandibolare dei mannari in forma umana non differisce minimamente da quella di una persona comune.
  • Un mannaro può contrarre qualunque malattia comune. L’unica differenza tra un umano mago e un mannaro è che il secondo ha un periodo di guarigione più rapido.
  • Data la capacità di rigenerazione diversa dall'uomo, i lupi mannari hanno un processo di invecchiamento meno rapido: un lupo mannaro sui 50 anni mostrerà senza dubbio rughe e capelli bianchi ma la tempra fisica gli permetterà di arrivare ad età più avanzate senza problemi.
  • Le temperature di un mannaro sono le stesse dell’essere umano (34°-37°): durante alcuni giorni precedenti alla luna piena, l’animale inizia a prendere il sopravvento sull'uomo e questo comporta un aumento della temperatura. Si parla di febbre della luna piena: si sviluppa circa tre giorni prima della muta. In questo periodo, il mannaro presenta una temperatura corporea più alta del solito, variando dai 38° ai 40° a seconda della maturità e dalla salute del mannaro stesso.
  • Nella settimana precedente alla piena il mannaro può essere soggetto a cambiamenti d’umore diventando più istintivo ed emotivamente volubile. Anche la magia del mannaro è soggetta all’influsso lunare: ad esempio, possono verificarsi episodi di magia accidentale prima della luna piena, oppure episodi di prestazioni mediocri dopo la muta.
  • Durante il corso del mese, il mannaro subisce l’influsso della luna anche da un punto di vista psicologico. La sensibilità alle diverse fasi lunari nella maggior parte dei casi si manifesta con irrequietezza graduale quando la luna cresce e di una graduale pigrizia o svogliatezza più ci si avvicina alla luna nuova.

Fasi Lunari

Come già accennato, il comportamento dei Mannari è influenzato dal ciclo lunare. Al carattere di base del mago infetto, infatti, vanno ad aggiungersi alcune sfumature comportamentali, derivanti unicamente dalla luna, che si fanno più evidenti man mano che si avvicina la luna piena. In tutto ci sono otto fasi lunari che condizionano un mannaro, il cui quantitativo di irrequietezza è direttamente proporzionale alla visibilità della luna in cielo.

Fasilunari.gif
  • Luna Nuova: quella fase lunare in cui la parte animale del mannaro è totalmente assente. È proprio nella luna nuova, infatti, che il mannaro mostrerà il suo vero carattere senza alcuna influenza esterna.
  • Luna Crescente e Luna Calante: quelle fasi lunari nelle quali il mannaro percepisce in maniera lieve la propria natura animale. Durante la fase crescente la presenza del lupo tende a dare le prime avvisaglie, mentre nella fase calante tende a scomparire. Ciò significa che, ad esempio, in una situazione di confronto è probabile che il mannaro abbia più difficoltà a resistere all’irritazione nella prima fase e che decida invece di farsela scivolare di dosso abbastanza facilmente nella seconda.
  • Primo Quarto ed Ultimo Quarto (Mezzaluna): quelle fasi lunari nelle quali il mannaro riesce a mantenere un assoluto equilibrio fra il lupo e l’uomo. Non cadrà mai all'eccesso dell’una o dell’altra parte.
  • Gibbosa Crescente e Calante: quelle fasi lunari, pre e post muta, in cui il mannaro è abbastanza influenzato dalla sua natura animale. L’istintività del lupo interiore, infatti, tende a prendere più facilmente il sopravvento per brevi momenti, rendendo in generale l’atteggiamento potenzialmente altalenante. Il mannaro reagisce con comportamenti più istintivi agli stimoli o alle provocazioni esterne, prediligendo talvolta il contrasto fisico ad un eventuale contrasto magico o verbale nelle situazioni più accese.
  • Luna Piena: quella fase lunare in cui il mannaro ha maggiori difficoltà a controllare la sua istintività. È più difficile mantenere la concentrazione e la calma in situazioni di stress, provando anche un allentamento dei freni inibitori. È sconsigliabile provocare eccessivamente un mannaro nel giorno che precede la luna piena, per via delle sue reazioni accentuate.

Sensi di un Mannaro

Le fasi lunari condizionano strettamente l'udito e l'olfatto di un Mannaro, permettendogli di sentire odori e rumori in modo più intenso e preciso, potendoli - con l'esperienza - associare a specifiche cose o persone; in nessun caso, tuttavia, tale maggiore sensibilità sensoriale potrà essere associata alla percezione di sentimenti, emozioni improvvise o patologie di sorta. Se l'apice dei Sensi Mannari viene raggiunto con il Plenilunio, il giorno di Luna Nuova concede ai Mannari una percezione sensoriale perfettamente umana. Nelle fasi lunari intermedie, i sensi di un Mannaro aumenteranno progressivamente nelle fasi di Crescente (fino a raggiungere il picco massimo del Plenilunio) e, di contro, diminuiranno nelle fasi di Calante (fino al Novilunio).

  • Durante le fasi crescenti, con particolare riferimento alla settimana prima del Plenilunio, i Mannari potranno percepire rumori (es. persone parlare) o odori fino ad una distanza di circa 150 m, pur tenendo conto delle possibili implicazioni date dalla frequenza del rumore o dell’odore di interesse. Questa sensibilità, tuttavia, comporta anche la possibilità che contesti caratterizzati da molteplici, diversi e sovrapposti stimoli risultino di difficile sopportazione per il mannaro. Rumori assordanti, frequenze particolari o odori forti tendono a dare più fastidio del normale, causando reazioni istintive o difficoltà nel concentrarsi e nel distinguere coerentemente una moltitudine di suoni ed odori. Il sovraccarico di informazioni può essere approcciato cercando di concentrarsi su un odore o rumore familiare, laddove presente. La pratica è ciò che rende più facile la gestione di situazioni di questo genere.
  • Durante le fasi calanti, con particolare riferimento alla settimana prima del Novilunio, i Mannari potranno percepire rumori e odori fino ad una distanza di 70 m dalla sua posizione, pur tenendo conto delle possibili implicazioni date dalla frequenza del rumore o dell’odore di interesse.

Con la giusta esperienza, un mannaro adulto è in grado di riconoscere le diverse sfumature negli odori di umani, maghi ed animali, ma non sarà in grado di riconoscere la natura di una persona con razza o abilità particolari, a meno che non abbia già nozione del collegamento tra quell’odore e la particolare caratteristica della persona annusata:

  • L'odore dei Vampiri è associabile ad un odore dolciastro persistente ed aggressivo, come di fiori cimiteriali, a causa del primo stato di decomposizione del corpo in cui sono bloccati per la loro natura. L'odore dei Vampiri Sanguemisto avrà lo stesso sentore, ma più flebile.
  • L'odore dei Mezzi-Veela, quando non anestetizzato dallo charme, rimanda ad un blandissimo sentore di ammoniaca.
  • I Mezzi-Giganti ricordano l’odore muschiato del sottobosco misto alla fonduta che preparano gli elfi in cucina.
  • Gli Animagus trasformati presentano l'odore predominante dell'animale in cui sono mutati, ma con un distintivo tratto odorifero che ricorda un 'essere umano'.

La Prestanza del Mannaro

Lo sviluppo sensoriale e l’aumento adrenalinico del mannaro comportano una maggiore prontezza di riflessi, permettendo reazioni maggiormente performanti più si è vicini alla luna piena. Questo, tuttavia, non comporta un aumento della forza muscolare del mannaro, che resterà commisurata alla sua costituzione. Un mannaro sarà sempre più forte ed agile della sua stessa versione umana ma la variabilità dell'avversario può incidere sulle possibilità di vittoria in un possibile scontro fisico. Ad esempio, un mannaro mediamente allenato:

  • non avrà alcun problema a fermare o a evitare un assalto fisico di un mago che non conduce una regolare attività fisica
  • avrà ottime possibilità di vittoria in uno scontro con una persona mediamente allenata
  • avrà maggiori possibilità di tenere testa ad individui umani con un allenamento fisico specifico, ma non assolute.

Incidono, come ovvio, anche altri aspetti:

  • la stazza delle persone impegnate nel confronto. L'agilità di un corpo snello può essere, anche in mancanza di allenamento costante, determinante per avere maggiori possibilità nelle tattiche di fuga
  • la resistenza: la mancanza di un allenamento costante conduce ad una progressiva perdita di efficacia, sia questa nell'incassare i colpi che nel renderli o nel correre per mettersi in salvo. Rientra in questo discorso anche l'età del personaggio.
  • lo stato di salute: che sia umano o mannaro l'avversario, sono da tenere a mente le sue condizioni fisiche.

L'abuso di alcool costante, l'uso di sigarette al tabacco, l'aver assunto sostanze con la loro azione ancora in circolo nel corpo (che siano pozioni, soli ingredienti o droghe per il comune moderno) incideranno in positivo o in negativo sullo scontro. In caso di dubbi è bene interpellare un fato per ottenere al meglio un esito.

Forma nel Plenilunio

La trasformazione avviene durante la notte di luna piena, quando l’ultima influenza solare nel cielo scompare e si riescono a vedere le stelle. La luna può essere già sorta nel cielo o essere sotto l’orizzonte, la sua influenza sul mannaro continua ad essere presente anche se non si vede. La trasformazione inversa avviene con l’arrivo delle prime luci del sole in cielo. La muta è dolorosa e comporta la frattura delle ossa e dei legamenti del soggetto in trasformazione, permettendo al corpo di dare spazio alla forma della maledizione. La rigenerazione cellulare propria del Lupo Mannaro permette la sopravvivenza a tale trasformazione che comporta una mutazione della massa muscolare e ossea.

La forma che assume il mannaro durante la piena presenta una mescolanza di caratteristiche morfologiche tra l’umano e il lupo. Può avere una struttura ossea più sproporzionata, combinata con articolazioni dall’aspetto simile a quelle umane ma con terminazioni animali più lunghe e affusolate di lunghezza variabile. Queste caratteristiche concedono la possibilità di sfruttare una deambulazione bipede negli spostamenti, con una corsa quadrupede più caracollante, oppure direttamente una deambulazione quadrupede più animale. Uno non esclude l’altro, e può variare da mannaro a mannaro. La pelliccia in ogni caso andrà a ricoprire il corpo del mago e può essere rada, corta, lunga e/o folta. Il muso si allunga rispetto al viso umano, ma può presentare tratti più o meno umanoidi, con un muso più corto rispetto a quello del lupo normale, oppure narici diverse dal classico tartufo lupino. Anche gli occhi possono variare, dalla forma e misura delle pupille al colore dell’iride.

Queste variazioni sono dovute al fatto che la maledizione non ha effetto su ogni mago allo stesso modo. Queste piccole sfumature, la preferenza di deambulazione, pelo diverso, artigli o arti più o meno lunghi dipendono da vari parametri sconosciuti e imprevedibili, che potrebbero essere genetici, magici o di altra natura.

Il mannarismo è assimilabile ad una malattia trasmissibile col sangue, e ogni mago non ne subisce gli effetti negli stessi identici modi, con gli stessi parametri fissi, ma presenta invece sfumature differenti. Esattamente come una malattia, non tutte le persone che la contraggono hanno le stesse risposte, ma come corpo che va a combattere una malattia, innescando alcune risposte piuttosto che altre, anche il corpo del mago, la sua magia, reagisce alla presenza della maledizione, portandoli ad avere una mutevolezza di caratteristiche leggermente diverse tra loro, in modo tale che difficilmente due lupi hanno la stessa identica forma.

La forma della mutazione è sempre commisurata al corpo del personaggio mago. In nessun caso deve sfociare in una forma antropomorfa esageratamente grossa e muscolosa.

Qualora il Mannaro trasformato dovesse morire durante il Plenilunio, ritornerebbe nella sua forma umana immediatamente, in quanto la maledizione cessa di esistere su un corpo esanime.

Comportamenti durante il plenilunio

Durante il plenilunio, i lupi mannari non sentono necessariamente il bisogno di cacciare selvaggina per mera fame, ma possono svolgere quest’attività anche per passatempo o per gioco. Il lupo può preferire la carne cruda oppure evitarla in base ai gusti, ma in caso di ingerimento durante la notte, anche in base alle quantità e alle tempistiche di caccia, una volta risorto il sole il corpo umano avrà difficoltà a completare il processo di digestione. Questo potrà di conseguenza causare casi di nausea, vomito o infezioni batteriche, determinando così un prolungamento del periodo di ripresa e riposo post muta. Per quanto riguarda gli umani, il lupo mannaro è proteso a dar loro la caccia per un intrinseco desiderio di trasmissione della maledizione e propagazione della specie. La caccia di per sé non assume caratteristiche psicologiche marcatamente umane (quali, ad esempio, il desiderio di uccidere per piacere o un senso di colpa spiccato nel compiere l’atto), possibili pressoché solamente con l’utilizzo regolare della Pozione Antilupo.

Tipologie

Se la forma di un lupo è determinata dall’immaginario interiorizzato del singolo mannaro, il colore del manto dipende in genere dai seguenti fattori esterni:

  • Trasmissione alla nascita
  • Trasmissione via morso
  • Alterazioni della maledizione durante la trasmissione: per cause che possono essere sia note che non, può capitare che nonostante la tipologia del portatore quella del ricevitore presenti variazioni più o meno evidenti.

Di seguito sono trattate brevemente alcune tipologie di mannari, tra le più conosciute nel mondo e in particolare nel Regno Unito, distinte tra loro per l’origine geografica dei branchi e per la colorazione del manto. Differentemente da quanto indicato negli studi di Forfang, le caratteristiche comportamentali specifiche di ogni tipologia non trovano sempre riscontro, ma sono spesso da considerarsi leggende o tradizioni invece che un diktat universale.

  • Lupi Ambrati: sono i mannari più comuni nel territorio americano ed inglese. Hanno la pelliccia di un particolare colore ambrato che va accostandosi con un verde sporco degli occhi.
  • Lupi Cinerei: sono i mannari che generalmente si insediano nei territori spagnoli e portoghesi. Hanno folta pelliccia nera o marrone scuro ed occhi d’un giallo vivo o arancio-giallastro.
  • Lupi Nivei: sono i mannari che popolano generalmente i territori russi, tedeschi o norvegesi. Presentano una pelliccia bianca immacolata ed occhi d’un azzurro ghiaccio.
  • Lupi Argentei: sono i mannari più comuni che occupano abitualmente i territori francesi ed italiani; si possono trovare anche nel resto d'Europa ma con un poco più di difficoltà. Hanno una pelliccia più scura dei lupi nivei, quasi macchiata. Hanno gli occhi tra il grigio e il giallo ocra.

La fine del Plenilunio: il ritorno alla forma umana

Il ritorno alla forma umana, altrettanto doloroso, è determinato dal sopraggiungere dell'alba nel giorno successivo al Plenilunio. Una volta riacquistata la forma umana, il corpo dei Mannari può presentare graffi o ferite variabili, incidentali o voluti, e un assottigliamento temporaneo dell’epidermide che può causare la maggiore visibilità del tessuto muscolare striato al di sotto. La trasformazione in forma umana costringe il mannaro ad un periodo di totale riposo, che può andare dai due giorni in su, dopo ogni Plenilunio. Questo periodo è dovuto ad una cronica debolezza post-muta, variabile in base a quanto accaduto durante il plenilunio, alle condizioni pregresse di salute e/o psicologico-caratteriali del mannaro e dalla sua età (i neonati ed i cuccioli impiegano più tempo per riprendersi). Nella settimana successiva alla muta il mannaro avrà un aspetto più cagionevole e malaticcio, ma per lo più non avrà necessariamente bisogno di un forzato allettamento ospedaliero o infermieristico, potendo scegliere autonomamente dove svolgerlo. Nel caso degli studenti di Hogwarts, tuttavia, le disposizioni post-muta dipenderanno anche dalle decisioni del responsabile dell’infermeria e dalle valutazioni del preside e del corpo docenti.

Il Branco

Il lupo mannaro, in maniera non troppo dissimile tanto al lupo comune quanto all’uomo, è difficilmente un animale solitario. Esso tende all’aggregazione sociale, in particolare in unità familiari chiamate branchi. Esse hanno una struttura sociale di tipo gerarchico e familiare, basata su un capobranco che, alla stregua di un capostipite o di un mentore, guida la famiglia e si occupa del suo benessere, potendo condividere al tempo stesso il vertice con una bilanciata controparte con cui forma una coppia dirigente (di fatto, amorosa o per comodità). All’interno di un branco ogni elemento ha un suo posto ben preciso, variabile in base alla singola unità, ma sempre basato sull’interazione tra i componenti, sui legami che tra essi si vanno formando e in base alla volontà del capobranco. In generale, un mannaro sentirà quasi sempre l’istinto di far parte di una comunità, cercando di aggiungersi ad una già esistente o cercando di crearne una per sé. Un branco, generalmente, può avere una conformazione variabile in base al vissuto del lupo mannaro che lo istituisce.

Ruoli

  • Alpha: è denominato per comodità e tradizione l’elemento del branco che si erge a guida, promotore o mentore del branco. Il capobranco può essere scelto democraticamente, tramite eredità o impostarsi con la forza, a seconda delle dinamiche interne all’unità familiare. Ad esse è soggetta anche la tipologia di rapporto che esso instaura con i suoi compagni e le modalità con cui fa rispettare le proprie decisioni e la propria autorità o con cui permette che esse vengano messe in discussione.
  • Altri ruoli: i diversi ruoli all’interno del branco possono essere scelti democraticamente, definirsi naturalmente in base all’indole e la predisposizione di ciascuno o essere imposti direttamente dal capobranco, che potrà scegliere di adottare una gerarchia più ferrea come una più morbida, esattamente come accade in un nucleo familiare.
  • Solitario: è il mannaro che per volontà o circostanza imposta vive un’esistenza solitaria, al di fuori di un qualsiasi branco. Anche qualora la decisione sia del tutto volontaria, il mannaro sentirà sempre l'istintiva esigenza di far parte di un gruppo, che può essere ignorata o meno in base al singolo. Durante la luna piena, tuttavia, un mannaro risponderà sempre al richiamo dei suoi simili.

Relazioni tra Branchi

I branchi si relazionano tra loro come qualunque gruppo sociale. La decisione su come vada mantenuto un determinato rapporto tra due o più branchi può essere una decisione del capobranco come comunitaria dell’unità familiare stessa.

Branchi inglesi conosciuti


Branco a Hogwarts

La Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts ha per lo più sempre accettato sia studenti che docenti di natura mannara, obbligatoriamente registrati al Ministero della Magia. Il corpo docente, con la maggior parte dei dipendenti scolastici, viene sempre messo a conoscenza della condizione degli elementi interessati, tenendo all’oscuro il corpo studentesco. Il branco che si viene a formare all’interno della scuola può rappresentare una condizione temporanea per i mannari in questione, essendo direttamente soggetto alla variabilità del percorso scolastico e dalla sua inevitabile conclusione. Qualche ora prima della piena, i mannari vengono scortati da docenti o da addetti del castello nel cuore della foresta proibita, all’interno di un cerchio di confinamento runico nella foresta, che viene rinnovato dal corpo docente mensilmente. Come misura cautelativa, la dose di Pozione Antilupo viene regolarmente fornita all’infermeria del castello dal Quarto Livello del Ministero della Magia.

Tabella riassuntiva Bonus/Malus

BONUS

Nati-Mannari:

  • Rigenerazione (il mannaro guarisce più in fretta dell'umano normale)
  • Prontezza di riflessi
  • Stazza massiccia (non è sistematico ed è a discrezione di ciascun player)
  • Sensi del lupo (udito ed olfatto più sviluppato di un umano, seguendo l’andamento della luna)
  • Longevità


Mannari da Contagio:

  • Rigenerazione (il mannaro guarisce più in fretta dell'umano normale)
  • Prontezza di riflessi
  • Sensi del lupo (udito ed olfatto più sviluppato di un umano, seguendo l’andamento della luna)
  • Longevità

MALUS

Nati-Mannari:

  • Relatività lunare emotiva, magica, sensoriale, seguendo l’andamento della luna
  • Debolezza post muta (2 giorni in su)
  • Sensibilità uditiva e olfattiva (che segue l’andamento della luna)
  • Possibilità di Sterilità o problematicità mentali(se nato da due mannari)


Mannari da Contagio:

  • Relatività lunare emotiva, magica, sensoriale, seguendo l’andamento della luna
  • Debolezza post-muta (2 giorni in su)
  • Sensibilità uditiva e olfattiva (che segue l’andamento della luna)
  • Possibile Depressione post-Morso (durata variabile a seconda del pg e del giocato da 2 mesi a 1 anno)


Requisiti d'ammissione

Natimannari

  • Presenza,
  • buon roling,
  • conoscenza e rispetto delle regole della land.
  • Per quanto riguarda i PG studenti, bisogna superare un provino, a seguito della partecipazione ai bandi studenteschi tenuti a Settembre o Gennaio, aperti a tutti i personaggi del I e del II anno, siano essi già esistenti o PG ex-novo proposti per il bando.
  • Per quanto riguarda i PG adulti, sarà possibile accedere da BG all'iscrizione, previa autorizzazione da parte dello Staff.

Mannari da Morso

  • Per quanto riguarda i PG studenti, non potranno più essere richieste Mannarizzazioni da morso tramite partecipazione a bandi, a causa dell'evidente forzatura che si creava ad ogni quest di Mannarizzazione. Il Morso potrà comunque avvenire in una quest, laddove si creino le condizioni in funzione del giocato, e dovrà essere 'autorizzato' dal player del personaggio coinvolto. A seguito del Morso, i player dei personaggi mannarizzati a seguito di una Quest verranno strettamente e personalmente seguiti dal Referente dei Lupi Mannari per un periodo di tre mesi.
  • Per i PG adulti sarà possibile accedere da BG all'iscrizione, previa autorizzazione da parte dello Staff.

Tetto massimo di pg Mannari ad Hogwarts

2 studenti Natimannari.