Mappa di Hogwarts

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Il castello di Hogwarts è un grande edificio a sette piani (sostenuto per magia) con torri, torrette e sotterranei molto profondi. Venne costruito nell'alto Medioevo (c.993) ad opera dei quattro maghi più celebri del tempo: Godric Grifondoro, Tosca Tassorosso, Priscilla Corvonero e Salazar Serpeverde. Il castello ospita la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, considerata la più importante scuola di maghi in tutto il mondo.

Per quanto indisegnabile sulle mappe, è noto che Hogwarts si trovi in Scozia, nei pressi del villaggio di Hogsmeade e non troppo lontano da Dufftown.

Indice

Sotterranei

Aula di Pozioni

Situata nei sotterranei del castello, è piuttosto ampia e di forma rettangolare. Nella parte opposta rispetto alla porta d'ingresso, posizionata sulla destra e raggiungibile salendo un gradino, c'è la cattedra con alle spalle una lavagna. Sulla parete subito dietro ci sono delle piccole finestre poste molto in alto, all'altezza del terreno del giardino, che lasciano entrare dall'esterno una luce flebile. Questa è insufficiente per illuminare bene l'intera aula, piuttosto fredda nei mesi invernali: ci si serve, quindi, di torce o candele, le ultime galleggianti e sparse per tutta l'Aula. Sulle mensole, sopra i mobili in legno o all'interno degli scaffali, sono stipati i più svariati barattoli contenenti ingredienti di vario genere per le pozioni, insieme a calderoni in peltro e ampolle di vetro. I banchi - uno ogni tre persone - sono disposti orizzontalmente dinanzi alla cattedra, uniti l'uno con l'altro. Ai lati della cattedra e al centro dell'aula due grosse colonne in marmo sorreggono l'alto soffitto. Diverse sono le piante rampicanti lungo le pareti.
Planimetria

Sala comune Serpeverde

È un sotterraneo lungo e basso con le pareti e il soffitto di pietra, da cui, appese a delle catene, pendono lampade rotonde e verdastre. Di fronte all' entrata, in un camino dalle sculture elaborate, scoppietta un fuoco, attorno al quale ci sono diverse sedie scolpite. Ci sono anche dei tavoli più in là e delle poltrone e divani sul verde acido, scuro e in cuoio nero. Andando avanti c'è uno stretto corridoio, costellato da porte: quelle a destra portano ai dormitori maschili e quelle a sinistra portano ai dormitori femminili (entrambi sono divisi per anno). I dormitori hanno dei letti a baldacchino, accanto e davanti ai quali ci sono rispettivamente comodini e bauli.
Veduta della Sala Comune

Aula ventisei

È una semplice aula in disuso, situata nel corridoio dei sotterranei, molto vicino alla Sala Comune di Serpeverde. Non è molto grande, ma è spaziosa, considerando che molti dei banchi sono accatastati da un lato e che spesso viene semplicemente usata dagli studenti per esercitarsi o per riunirsi nel qual caso abbiano fondato un club ed abbiano bisogno di spazio. C'è una piccola lavagna mobile dietro la cattedra, anch'essa messa da parte, e c'è un armadio, contenente oggetti come una bacheca antica e impolverata, una pila di cuscini, una sfera di cristallo rotta e oggetti per la pulizia come una scopa, un secchio ed una scatola con del Solvente Magico di Nonna Acetonella per Ogni Tipo di Sporcizia, utilizzati dal custode. Dall'altra parte, invece, c'è un pianoforte a muro, altrettanto vecchio ed altrettanto impolverato, forse usato tempo fa per qualche occasionale interpretazione dell'inno della scuola.

In un angolo dell'aula, su di una parete, è stata esposta (dicembre '79) una targa commemorativa per Jason Featherstone che recita: "A Jason Featherstone, affinché non venga mai dimenticato".

Archivi

Gli Archivi scolastici rappresentano parte della memoria di Hogwarts. Svolgono una funzione di raccolta, conservazione, ordinamento, inventariazione del patrimonio storico del castello. Al loro interno sono conservati registri, annali e alcuni tomi segnati dal tempo per i quali l’Archivio garantisce l’idonea conservazione. Si dice che vi siano ancora custodite pergamene con timbro e firma dei quattro Fondatori.

Vi sono due modi per raggiungere gli Archivi: un arazzo nell’ufficio della Preside e una crepa nel muro, nell’aula ventisei. Per quanto ci si provi, però, pare che soltanto la bacchetta dei Docenti riesca ad aprire un varco e permettere l’accesso alla stanza.* Appena oltre la soglia, ci si trova di fronte ad un’ampia stanza piuttosto buia, illuminata solo da flebili candele che levitano qui e lì. Diversi tomi sono accatastati l’un sull’altro fino a creare pile che raggiungono il soffitto e altre ancora che creano delle vere e proprie scalinate per passare da una pila all’altra. Alcune pergamene, sole, sono arrotolate agli angoli e ricoperte da strati di ragnatele. C’è un forte odore di chiuso, ma non si percepisce l’umidità che dovrebbe regnare in un sotterraneo, però. A decidere se si possa o meno proseguire con le proprie consultazioni -e raggiungere così anche le altre stanze -spetta ad un’armatura. O almeno quel che ne resta: è infatti ammaccata in più punti, priva di gambe; dal busto spunta un altro busto ancora, con tanto di testa e braccia. È adagiata su una pila di tomi e nel proferire parola ogni elmo si apre e richiude, mostrando il vuoto all’interno. I due elmi parlanti conoscono molto degli Archivi e potrebbero anche aiutare nelle ricerche, ma hanno alcune regole da seguire. Una volta usciti dall’Archivio si avrà una certa confusione in merito a queste regole, non riuscendo a ricordarle con precisione. L’unica memoria nitida è che un elmo dice sempre la verità, l’altro mente sempre. Una volta superata la guardia della doppia armatura, ci si può addentrare tra le pila degli Archivi. Si tratta di tre stanze dalla pianta ottagonale al centro delle quali si può trovare un tavolo in legno completamente spoglio, se non per una candela levitante e uno sgabello. Dei sussurri accompagnano pedanti la permanenza degli ospiti: “È vietato alterare lo stato dei documenti in consultazione e degli arredi” ; “Non è consentito riprodurre con mezzi propri i documenti, mappe e planimetrie” ; “Che ti sia dannata la bacchetta se alteri l’ordine degli annali” . Ci si può imbattere anche in un altro Sorvegliante del patrimonio scolastico. Si fa chiamare Jorge ed è un fantasma poco incline alle chiacchiere, curvo e cieco, ma dalla voce maestosa e il piglio di fissare le persone come se riuscisse davvero a vederle.

'*'Per poter accedere agli Archivi si deve fare richiesta alla Gestione presentando una motivazione valida ON e la giocata verrà fatata da un Master o Narratore.

Pianterreno

Aula di Divinazione (accessoria)

Si trova lungo il corridoio che, partendo dalla Sala d’Ingresso, conduce sino al cortile interno. Si presenta come un’aula luminosa e dalla forma irregolare. Sul soffitto, dal quale pendono lampade a fiamma di diverse tipologie e incensiere, sono affrescati motivi astrologici di differenti culture. La parete di destra ospita un’imponente libreria alta fino al soffitto, fitta dei volumi più disparati sulla materia nonché di antichi manoscritti o pergamene e che racchiude una lavagna. Sul lato opposto ci sono pannelli di legno su cui sono raffigurati simboli e personaggi dei tarocchi in pieno stile XVIII secolo e un armadio in cui sono riposti strumenti utili alle lezioni. Non sono più presenti i banchi e l’aula viene utilizzata per esercitazioni pratiche al chiuso che richiedano un certo spazio.

Aula di Trasfigurazione

Di recente ricollocazione nella sua posizione originale, l’aula di Trasfigurazione si affaccia su quello che è comunemente conosciuto come Cortile di Trasfigurazione, nel cui centro campeggia un enorme Sfera Armillare. L’ingresso della stessa aula è situato sotto il porticato e, tramite un paio di gradini, si apre su un ampio spazio rettangolare disseminato sui lati lunghi da librerie contenenti oggetti di tutti i tipi pronti alla trasfigurazione o già frutto della stessa, gabbie non sempre vuote e libri di anatomia animale (e non) di libera consultazione, che si alternano a complicati schemi trasfiguratori e disegni anatomici estremamente dettagliati. La stanza termina con un'abside rialzato dove è posizionata la cattedra del docente proprio tra due lavagne, alle cui spalle campeggiano tre grandi finestre dallo stile gotico che, insieme all’ausilio di due grandi lampadari in ferro battuto illuminano mediante candele l’aula e le tre lunghe file di banchi doppi sistemate nel centro.

Sala Grande

Si trova al pianterreno del castello. È una grande stanza con un incantesimo al soffitto, attraverso il quale si può vedere il cielo esterno. Ci sono quattro lunghi tavoli per ognuna delle quattro Case: entrando dalla porta principale a sinistra c'è quello di Serpeverde, accanto quello di Tassorosso, ancora accanto quello di Corvonero e all'estrema destra quello di Grifondoro. In fondo alla sala c'è un altro tavolo, dietro al quale siedono gli insegnanti. Sulla parete ci sono le clessidre che segnano il punteggio delle quattro Case. Dall'altra parte c'è una porta secondaria, dalla quale solitamente passano solo gli insegnanti.
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Sala d'Ingresso

Si trova al pianterreno, disposto direttamente dietro l'entrata principale del castello. È una sala grandissima, dal soffitto piuttosto alto. C'è un imponente scalinata dinanzi al portone d'ingresso, che porta ai piani superiori. Sulla destra c'è una porta a due ante che conduce alla Sala Grande e alla sinistra della porta c'è una statua d'oro dell'architetto di Hogwarts, raffigurato tra le quattro effigi delle case, che tiene in una mano un modello di Hogwarts e nell'altra un progetto. Ci sono anche altre due scale, una che porta ai sotterranei e un'altra che porta alle cucine. Tra queste due c'è un corridoio, proprio di fronte alle doppie porte della Sala Grande, che porta all'aula 11 e al cortile interno. Accanto alle porte della Sala Grande, a destra, c'è la bacheca.
Planimetria

Sala comune Tassorosso

Alla sinistra della scalinata di marmo che si trova all'ingresso, vi è una modesta e quasi nascosta porticina che da su una rampa di scalini di pietra e che conduce alle cucine e alla sala comune. L'ingresso a quest'ultima è nascosto in una catasta di botti situate in un angolo sul lato destro del corridoio delle cucine. Dai dei colpetti sul coperchio della seconda botte partendo dal basso, a metà della seconda fila, al ritmo di “Tosca Tassorosso”, e il coperchio scivolerà di lato lasciandoti entrare. Tassorosso è l’unica Casa di Hogwarts che vanta anche un sistema per respingere eventuali intrusi: se si batte sul coperchio sbagliato, o se il ritmo non è quello corretto, dell’aceto viene rovesciato su chi sta cercando di introdursi illecitamente. Una volta aperto il coperchio della botte, basta seguire i passaggi sotterranei fino a raggiungere la sala comune più accogliente e calda di tutte. Le pareti all'interno sono disseminate di drappeggi dei colori ufficiali della casata, giallo e nero; gli stessi colori caratterizzano tende e tappeti, oltre ai pouf e alle poltroncine sistemate intorno a dei piccoli tavoli di forma circolare. L'accesso ai diversi dormitori avviene attraversando tunnel ornati con gli stessi tappeti della sala comune e con differenti busti della fondatrice Tosca Tassorosso, oltrepassando poi delle porte in legno perfettamente rotonde.

Cucine

Per raggiungere le cucine bisogna entrare da una porticina della Sala d'Ingresso situata alla sinistra della scalinata di marmo. Conduce ad una rampa di scalini di pietra, ben illuminato da torce così come il modesto corridoio in cui si arriva, decorato da allegri quadri che raffigurano soprattutto cibo e dei barili disposti ordinatamente. L'ingresso alle cucine si trova proprio dietro uno dei quadri, che ritrae una gigantesca ciotola d'argento piena di frutta. Se si fa il solletico a una grossa pera verde questa comincia a ridacchiare e a contorcersi fino a mutarsi in una grossa maniglia dello stesso colore. Una volta entrati nella stanza, si rimane impressionati dalla grandezza delle cucine, visto che le sue dimensioni sono tali e quali a quella della stanza posta al piano di sopra, la Sala Grande, sia in altezza che in larghezza. Cumuli di pentole e padelle di rame lucente sono accatastati lungo le pareti di pietra, e un enorme focolare di mattoni è posto all'altro capo del luogo. Al centro, quattro lunghi tavoli di legno sono disposti esattamente sotto ognuno dei quattro tavoli delle Case che si trovano di sopra.
Planimetria

Accedere alle cucine

Per evitare fraintendimenti sulla questione e per rendere visibile a tutti quanto è stato giocato in merito sino a questo momento, ricordiamo che le modalità con cui si può accedere alle cucine (in on) sono fondamentalmente due:

  • Tramite giocata in cui un pg che conosce l'ubicazione delle cucine mostra ad un altro come accedervi.
  • Tramite quest di un master o di un narratore che decidono di utilizzare un'ambientazione di questo genere.



Sala professori

Si trova al pianterreno ed ai lati della porta ci sono due gargoyle, di guardia. È una stanza grande, rivestita di legno, piena di sedie, anche queste di legno scuro. A sinistra c'è un brutto armadio scuro, dove i professori di solito appendono i loro mantelli. Salaprof.jpg
Planimetria

Primo piano

Aula di Babbanologia

L'aula di Babbanologia è situata lungo l'ala est del primo piano del castello di Hogwarts. E' di forma quadrata e presenta quattro file di banchi a due posti, con uno strano proiettore dotato di diversi specchi e snodi che si trova in mezzo alle due file centrali e punta verso la parete di fondo dell'aula, quella proprio dietro la cattedra, occupata da un grande pannello bianco, simile a uno schermo. Sulla sinistra appena varcato l'ingresso c'è l'area relax con i divanetti e le poltroncine colorate, con diverse librerie a muro che coprono quasi tutta la parete di sinistra e hanno un'ottima selezione di libri babbani, dai classici ai libri più contemporanei, fumetti e qualche rivista scientifica, patinata e di gossip. Diversi snack, come pop corn, caramelle babbane o pacchetti di patatine, sono messi a disposizione di tutti all'interno di una cesta posta accanto ad uno dei divanetti. Non mancano i giochi di società - come i più classici Taboo, Cluedo, Indovina Chi? - poggiati alla base del tavolino basso, presente al centro della piccola area relax. Un posto d'onore invece è stato dedicato all'intera linea di scherzi magici Trucchi magici babbani - su cui campeggia l'immagine, più giovane, del docente - e che occupano tre ripiani dell'ultima libreria, quella più vicino al fondo dell'aula. I giochi e i libri possono essere presi in prestito dagli studenti, ma è obbligatorio compilare una scheda con i propri dati per autorizzarne il prestito e impegnarsi quindi a restituirli. In fondo all'aula la cattedra, in legno e di forma rettangolare, risulta sopraelevata visto che è stata sistemata nella parte centrale di una pedana o più semplicemente su un palcoscenico, con uno scalino alto circa cinquanta centimetri, così da permettere al docente di sovrastare l'uditorio, o semplicemente per farsi guardare meglio da tutti. Dietro la cattedra spicca una poltrona con braccioli, con schienale alto e foderata di velluto cremisi, gemella alla poltrona presente nel suo ufficio. In corrispondenza della parete dietro la cattedra si trova una semplice lavagna in grafite nera di medie dimensioni. Il palcoscenico presenta invece una serie di quinte sul lato sinistro, con pannelli rivestiti di drappi in velluto rosso - come tanti piccoli sipari - e abbastanza spazio per ospitare almeno due o tre studenti per volta. In fondo a destra del palcoscenico c'è una rella in metallo che presenta diverse stampelle con abiti e accessori di foggia babbana appesi, quasi come se fossero costumi di scena e alla base dell'appendiabiti un baule, chiuso. Sul lato destro dell’aula ci sono delle ampie finestre che danno sul giardino e tra una finestra e l’altra sono sistemate le bacheche a vetri che contengono diversi oggetti di uso comune nel mondo babbano. Le chiavi per aprire tali bacheche a muro sono da richiedere al docente stesso. Nella parete di fondo, sulla sinistra, dell’aula c'è una porta che conduce all'Ufficio del professor Perkins.

Aula di Difesa Contro le Arti Oscure

È occupata solo al centro da sei lunghe file di banchi, quattro per ogni fila. In alto sulle pareti sono appese bacheche di vetro, rigorosamente chiuse con incantesimi di protezione, contenenti svariati tipi di manufatti, vasetti di pozioni, teschi e artigli di creature oscure. Dal centro del soffitto pende un grande lampadario, intorno al quale galleggiano candele incantate. A poca distanza dal lampadario è fissato lo scheletro gigante di una Manticora. Sulla parete di fondo, al centro, è posizionata la cattedra. Alle sue spalle e su tutto il lato destro dell’aula corrono le finestre istoriate. Di fronte ad una di queste finestre si trova un armadio sempre chiuso, scosso ogni tanto da qualcosa che sembra intrappolato al suo interno. Alla sinistra della cattedra partono i gradini di pietra che conducono al piano ammezzato, dove si trova l’ufficio dell'insegnante di Difesa.
Planimetria

Aula di Trasfigurazione

Di recente ricollocazione nella sua posizione originale, l’aula di Trasfigurazione si affaccia su quello che è comunemente conosciuto come Cortile di Trasfigurazione, nel cui centro campeggia un enorme Sfera Armillare. L’ingresso della stessa aula è situato sotto il porticato e, tramite un paio di gradini, si apre su un ampio spazio rettangolare disseminato sui lati lunghi da librerie contenenti oggetti di tutti i tipi pronti alla trasfigurazione o già frutto della stessa, gabbie non sempre vuote e libri di anatomia animale (e non) di libera consultazione, che si alternano a complicati schemi trasfiguratori e disegni anatomici estremamente dettagliati. La stanza termina con un'abside rialzato dove è posizionata la cattedra del docente proprio tra due lavagne, alle cui spalle campeggiano tre grandi finestre dallo stile gotico che, insieme all’ausilio di due grandi lampadari in ferro battuto illuminano mediante candele l’aula e le tre lunghe file di banchi doppi sistemate nel centro.

Aula di Storia della Magia

Al suo interno si trovano quattro file di banconi di quercia, che scendono verso il fondo dell'Aula. La parete di sinistra è occupata da dipinti raffiguranti avvenimenti storici importanti (come momenti significativi di una battaglia) o ritratti di personaggi di rilievo del passato; sul lato opposto quattro grandi vetrate regalano una bella visuale del Lago nero. La cattedra si trova in fondo, nella parte opposta rispetto alla porta d'entrata, su un pavimento di pietra sopraelevato; su di essa c'è generalmente un grosso vecchio mappamondo. La parete dietro di essa è occupata da una grande libreria piena di volumi, vetrinette e clessidre; gli scaffali che lasciano giusto lo spazio per la lavagna e la porta dell'Ufficio del Docente di Storia della Magia.

Secondo piano

Ufficio di Prefetti e Capiscuola

E' una minuscola aula ricavata da un vecchio ripostiglio per le scope, dove i Prefetti e i Capiscuola possono riunirsi. Di fronte alla porta vi è uno schedario che contiene le varie punizioni dei prefetti, che segue in ordine alfabetico tutti gli iscritti a scuola, divisi per anno. Su un tavolinetto vicino ad una finestra c'è l'agendina nera, apribile con una parola d'ordine, che varia di anno in anno. Al centro della stanza c'è un tavolo quadrato che viene occupato da due/tre sedie per lato, uno per ogni casa. Su ogni sedia, c'è una placchetta dorata con inciso il nome del Prefetto e del Caposcuola. Ci sono contenute anche le scorte di Whiskey Incendiario sottratte dalla ex-Caposcuola Corvonero durante il suo anno di servizio. Si tratta ovviamente di scorte sigillate. L'ingresso sta dietro una normalissima porta, la cui parola d'ordine, varia ogni anno.


Terzo piano

Aula di Incantesimi

L'aula di Incantesimi si trova alla fine di un corridoio del Terzo Piano con la porta posta sul lato sinistro. Entrando si vede che è una stanza sviluppata più in lunghezza che in larghezza, con ampie vetrate centrali che guardano il panorama di Hogwarts, mentre le finestre laterali sono invece incantate per mostrare sempre il sole e far entrare luce, che non manca grazie alle dozzine di candele sospese in aria. Da sotto le vetrate laterali, in entrambi i lati ci sono scaffali pieni di libri e oggetti utili alle lezioni. La cattedra si trova di fronte alla finestra centrale, mentre i banchi sono divisi in due file che si fronteggiano le une alle altre, orientate perpendicolarmente alla cattedra. Ogni fila è composta da otto posti, con le file più esterne rialzate. In questo modo al centro dell'aula c'è un lungo spazio rettangolare, utile per dimostrazioni. Ai quattro angoli della stanza sono posizionate quattro lavagne nere. Sulla destra della porta d'ingresso, invece, si trova la porta che conduce all'ufficio del docente.

Infermeria

Situata al terzo piano del castello, vi si accede da una doppia porta che da sul corridoio del piano. La stanza è molto grande e solare ed allineati lungo le pareti ci sono tanti letti dalle candide lenzuola di lino. Vicino ad ogni letto si trova un comodino ed un separé per assicurare la privacy dei pazienti. L'ufficio di Madama Drybottle, l'infermiera, si trova in una stanzina adiacente all'infermeria.
Planimetria

Sala Trofei

Anch'essa al terzo piano, la Sala Trofei contiene tutte le onorificenze assegnate agli studenti nel corso dei secoli: premi, trofei, targhe, medaglie, coppe, statue e stemmi sono conservati in grandi espositori di cristallo. Nella Sala sono inoltre esposte le targhe assegnate per i Servigi Resi alla scuola ed una lista di tutti i Capiscuola succedutisi nel corso dei secoli. La mattina del 18 giugno 2068 in Sala Trofei è apparso un nuovo quadro. All'interno di una grossa cornice è raffigurata parte del settimo anno magato nel 2068 (da sinistra: Joe Greywood, Cloo Harrington, Michael Cerfield, Isabella Flannery, Sebastian Waleystock, Rosalie Goldflower, Christine Berry, Alice Darcy, Layla Took, Robert McReady, Anne Burton, Lawrence Owen, Juliet Lucky, Devon Laury). Il quadro - chiaramente animato - è quasi sempre in movimento, mentre i vari occupanti chiacchierano, si spostano e bisticciano tra loro. Si suppone che gli autori dell'iniziativa siano proprio i ragazzi ritratti, a cui però non è mai stato chiesto di confessare. Pare che l'incantesimo che lega il quadro alla parete possa essere sciolto dalla collaborazione di più insegnanti, ma gira voce che alla preside Wallace non dispiaccia avere un quadro nuovo. Da allora si è aggiunta una nuova leggenda del castello, in quanto soprattutto gli studenti più piccoli parlano di un "incantesimo del quadro" che farà restare i quattordici magati così come sono ritratti. Salatrofeifoto.jpg
Planimetria


Quarto piano

Biblioteca

Entrando dall'enorme portone si rimane subito colpiti dal forte odore di carta vecchia e impolverata e dal silenzio surreale, interrotto solo da alcuni bisbigli di gruppi di studenti e da urla di libri strani aperti per errore, che rendono magica la biblioteca. Situata al quarto piano del castello, lo occupa praticamente tutto date le sue dimensioni davvero enormi: centinaia di stretti corridoi su cui si affacciano migliaia di scaffali contenenti decine di migliaia di volumi. Se per caso ci fosse bisogno di un libro si può chiedere a Miss Augusta Hawthorne o ad uno dei suoi assistenti, per un aiuto. Oppure si può provare a cercare in tutti gli scaffali degli innumerevoli reparti. Attenzione, però! Una sezione, chiamata "Reparto Proibito" e delimitata da una corda, è vietata agli studenti che, per potervi accedere, necessitano di un permesso scritto di un docente della scuola, da presentare alla Bibliotecaria. In questa sezione sono catalogati i volumi trattanti le Arti Oscure, utilizzati solamente dagli studenti dei corsi avanzati di Difesa Contro le Arti Oscure. Una volta in possesso del libro, si può consultarlo direttamente in Biblioteca visto che è dotata di parecchi tavoli in legno, disposti nelle varie sezioni, in cui si può studiare con tranquillità e pace fino all'orario di chiusura, alle 20.


Quinto piano

Aula di Antiche Rune

Sulla sinistra, vi sono sei cassettiere basse che custodiscono al loro interno oggetti di diversa tipologia ma che sono accomunati da scritture in lingua runica o da simboli runici più o meno complessi nell`arcaicità della lingua degli antichi Druidi. Al di sopra di esse, si ergono le tre finestre che costituiscono gli unici punti luce della stanza. A partire dall`ingresso, invece, due colonne di banchi in legno scuro nei quali potranno prendere posto due studenti. La cattedra è ubicata in fondo all'aula, su un piano rialzato rispetto al pavimento.

Bagno dei Prefetti

Situato vicino alla statua di Boris il Basito, il Bagno dei Prefetti è un'ampia stanza illuminata da un candeliere sempre acceso. Al centro è presente un'ampia piscina rettangolare fatta in marmo, incastonata dentro il pavimento, in cui spiccano un centinaio di rubinetti d'oro che, se aperti, fanno sgorgare acqua colorata e profumata. È presente un solo dipinto che ritrae una sirena bionda, adagiata su uno scoglio, quasi sempre addormentata. Sulle finestre pendono lunghe tende di lino bianco.


Sesto piano

Aula di Aritmanzia

L'aula di Aritmanzia è troppo grande per il numero di studenti che seguono la materia. La porta si affaccia su quattro gradoni che scendono verso il basso. Su ognuno di essi si trova una lunga bancata con la corrispettiva panca messa in modo che una decina di studenti possano sedersi rivolti verso un palchetto rialzato posto in fondo all'aula e su cui poggia la cattedra con alle spalle una lavagna. Alle estremità di ogni gradone si trova una finestra, sia sulla destra che sulla sinistra, ornate da pesanti tende in velluto verde scuro. Il muro su cui si affaccia la porta è completamente coperto dai ripiani di una grossa libreria. Una lunga scala permette di raggiungere anche il ripiano più alto, prossimo al soffitto. Sulla destra della cattedra si trova una botola che porta all'ufficio del docente di Aritmanzia. Per raggiungerlo si prende una piccola scala a chiocciola che porta verso il basso e si percorre un corridoio che ha su entrambi i lati una serie di scaffali con dei libri animati che non permettono un semplice passaggio. In fondo vi è l'Ufficio del docente voltato a cupola che muta la sua disposizione in base ai gusti dell'occupante.

Ottavo Piano

Vi si può accedere solamente il lunedì allo scattare del coprifuoco. È formato da una sola enorme stanza, grande quanto un intero piano del castello. A reggere il soffitto basso numerose grosse colonne. In giro c'è un po' di tutto, da libri agli scherzi magici passando per strumenti più complessi e poco comuni che frullano e girano. In mezzo ad un gran caos di oggetti ed elementi d'arredo spiccano in particolar modo quattro grosse scritte incise in rilievo sulla pietra e messe ai quattro angoli della enorme stanza. Ci sono diverse finestre e da queste si possono scorgere il Lago Nero, il parco, la Foresta Proibita, Hogsmeade ed il resto del paesaggio intorno al castello. Come ultimo dettaglio rilevante c'è da notare una tavola rotonda molto ampia e vuota al centro che si trova al centro della sala. È proprio all'interno di questa che si trova una botola raggiungibile grazie ad una interruzione della circonferenza della tavola. Al suo interno vigono numerose regole magiche.


Torri

Aula di Aritmanzia Avanzata

L'aula di Aritmanzia Avanzata è situata all'interno della maestosa Torre Magna e si affaccia con una trifora sul Lago Nero. All’interno, sulla sinistra si trova la cattedra con due lavagne e un imponente armadio si erge nell’angolo più lontano dalla porta. L’armadio contiene e conserva materiali e ingredienti essenziali per le pratiche aritmantiche ed è protetto da incantesimi di chiusura magica. Le postazioni degli studenti si sviluppano alla destra della porta e sono di tipologia individuale; si costituiscono da un ampio tavolo di legno e uno sgabello regolabile in altezza. Nonostante l’aula sia di modeste dimensioni, vi è lo spazio per esercitarsi con le varie tecniche aritmantiche che necessitano di porzioni di pavimentazione.

Aula di Astronomia

L'aula di Astronomia si trova in cima alla torre nord del castello. Una cassettina in legno recante la scritta "RIMOSTRANZE E SUGGERIMENTI", è stata piazzata sul muro di fianco alla porta porta all'esterno dell'aula che si presenta come un'ampia stanza che potrebbe sostanzialmente dividersi in due parti: appena davanti all'ingresso si trova la cattedra, leggermente rialzata da un palchetto. A farle da sfondo, un enorme poster che illustra le più importanti costellazioni, con i rispettivi nomi scritti a fianco: ovviamente è stregato, così che le stelle possano muoversi e brillare davvero. Di fianco al poster una porticina da cui è possibile accedere all'ufficio di docente e assistente; di fronte, invece, una ventina di banchi disposti uno ad uno, in quattro file; dietro di essi, un vasto salone quasi del tutto sgombro, delimitato da vetrate circolari. Il soffitto dell'Aula è come quello della Sala Grande, ma rappresenta sempre e solo l'emisfero boreale notturno e, a volontà del docente, muta in quello Australe. Ad altezza soffitto, delle pallette metalliche levitanti e disposte a formare diverse costellazioni, sono solite emanare un penetrante odore d'incenso, sempre diverso a seconda del gusto del docente. C'è una scala a chiocciola dietro i banchi, che porta sino allo stesso soffitto e a dei soppalchi rialzati. Ovunque sono appese Cartine Geografiche, Mappe Stellari, Rotte di Navigazioni, e un Planetario. In aria, oltretutto, poco dietro i banchi degli studenti, fluttuano dei pianeti finti che illustrano il sistema solare, adibiti anch'essi all'aspersione d'incenso. Alcune statue in gesso bianco ornano l'aula, addossate alle colonne in stile greco. Ci sono un sacco di oggetti posati poi in teche di vetro, insieme ad alcuni pezzi di meteorite e a delle particolari rocce.
Accostati alle pareti, sui piedistalli, giacciono una lanterna magica e alcuni vecchi telescopi, inutilizzati da tempo, dato che la quasi totalità degli studenti ne ha uno di proprietà. Alcuni di questi attrezzi sono comunque piazzati più su, sullo spiazzo in cima alla torre che si raggiunge attraverso la porta in legno posta alla sinistra della cattedra, che conduce direttamente, attraverso una scala, all'aperto.

Aula di Divinazione

Si raggiunge tramite una lunga scala a chiocciola che si inerpica su per la torretta della torre nord fino al pianerottolo posto in cima. Qui una piccola porta conduce all’ufficio del docente mentre dal soffitto dello stesso penzola una scaletta in ferro su cui è necessario arrampicarsi per raggiungere l’aula attraverso la botola. L’aula di Divinazione si presenta come una stanza ampia, circolare e luminosa grazie alle ampie finestre. Gli studenti possono prendere posto ai tavolini tondi disposti a semicerchio attorno al centro della stanza oppure a quelli posizionati sul rialzo in legno, adornati da tovaglie in velluto di colori diversi e ognuno dotato di morbidi puff. Alla sinistra del rialzo, accanto ai pochi gradini in legno, si trova una scrivania che ospita all’occorrenza oggettistica per la lezione del giorno e una lavagna mobile. L’aspetto generale è accogliente ma non soffocante: tra i vari pezzi di arredamento si annoverano tappeti qua e là, un paio di scaffali con volumi su diverse tematiche divinatorie, una cassettiera con numerosi cassetti di forma e grandezza diverse che contiene strumenti utili per le lezioni, una credenza stipata di servizi da tè tutti diversi tra loro e un’altra piena di sfere di cristallo. Un grande arazzo troneggia sulla parete di fronte ai banchi e rappresenta un divinante della Cina antica impegnato a studiare alcune monete bucate e consultare un grosso libro. Sono appese anche alcune stampe di palmi delle mani e, più piccole e animate, con gli Arcani maggiori dei tarocchi. Il caminetto è ospitato in una nicchia della parete opposta all’arazzo, mentre sul soffitto c’è un grosso lampadario a forma di sole e alcuni candelabri appesi alle pareti.

Guferia

È una stanza circolare, situata in cima alla torre ovest del castello. È fredda e umidiccia, non avendo nessun vetro alle finestre. Il pavimento è coperto di sporcizia, cacche di gufo e scheletri di topi, mentre centinaia e centinaia di gufi sono appollaiati sui trespoli, che riempiono diverse pareti fino a raggiungere il soffitto della torre.

Presidenza

Si trova al settimo piano, e per chi non c'è mai stato passa del tutto inosservato. È protetto da un gargoyle, il quale, una volta dettagli la parola d'ordine per entrare, si animerà e balzerà d'un lato; la parete dietro di lui si aprirà, rivelando una scala a chiocciola di pietra in continua movimento, come una scala mobile. In cima, dietro una lucida porta di quercia con il batacchio a forma di grifone, c'è l'ufficio del Preside. È una stanza circolare, grande e bella, solitamente ricca di rumorini strani. Su alcuni tavoli dalle gambe lunghe e sottili, avvolti in nuvolette di fumo, sono posati molti curiosi strumenti d'argento. Le pareti sono ricoperte di ritratti di vecchi e vecchie Presidi, garbatamente appisolati nelle loro cornici, e di scaffali con vecchi libri ed altri oggetti, come il Cappello Parlante e una teca di vetro, dietro la quale c'è la spada di Godric Grifondoro. Al centro c'è un enorme scrivania con le zampe ad artiglio. Su una parete c'è un grosso armadio nero, mentre su un'altra c'è un camino, collegato alla Metropolvere. Ci sono anche delle finestre, dalle quali si possono vedere le montagne che circondano Hogwarts e il campo di Quidditch.

Sala comune Corvonero

Si trova nella torre ovest. Per accedervi bisogna rispondere ad un indovinello del battente di bronzo a forma di corvo presente sulla porta di legno levigato. La forma circolare dell'ampio locale dà luogo ad un soffitto a cupola, trapuntato delle stesse stelle dipinte che ritroviamo sulla moquette blu notte; enormi finestre ad arco, dalle quali è possibile fruire di una vista a tutto tondo dei territori circostanti, contribuiscono a rendere più luminosa e areata la sala, alle cui pareti sono appesi quadri, arazzi e scudi, rappresentanti ex studenti Corvonero divenuti famosi, oltre ai classici drappi di seta intonati ai colori ufficiali della casata, blu e bronzo.
Appena solcata la soglia della porta, sulla sinistra è possibile scorgere un pianoforte verticale, dono dell'ex Capocasa, il professor Atrus Murple. La stanza è corredata di scaffali ricolmi di libri, calderoni, provette e tutto ciò che occorre agli studenti. Di fronte al camino vi è un comodo divano di tre posti con due poltrone ai lati: il tutto è rivestito in velluto (in alcuni punti logoro) dello stesso blu della tappezzeria. Per la sala sono inoltre disseminati piccoli tavolini con relative sedie. Di fronte alla porta che conduce ai dormitori, al piano superiore, è presente una scultura in marmo bianco, raffigurante Cosetta Corvonero, che indossa il suo famoso diadema su cui è inciso il motto della Casa: "Un ingegno smisurato per il mago è dono grato".
Visuale della Sala Comune

Sala comune Grifondoro

La Sala Comune dei Grifondoro è una sala circolare, situata nell'ampia ed accogliente Torre est, una delle più alte del Castello. È arredata con comode poltrone, pouf e tavolini bassi. Il pavimento è ricoperto da uno stupendo tappeto rosso vermiglio e oro, mentre le pareti sono tappezzate di drappi e magnifici arazzi dei colori della Casa; gran parte della sala è occupata dall'immenso camino di marmo. Dalla Sala comune si diramano le due scale che portano rispettivamente ai dormitori maschili a destra, e femminili a sinistra. Per entrare nella Torre, ogni studente appartenente alla casa deve pronunciare la parola d'ordine, che spesso viene cambiata nell'arco dei trimestri, davanti al quadro della Signora Grassa, il quale nasconde lo stretto passaggio di pietra che conduce alla Sala Comune.
Sala Comune Grifondoro

Esterno

Aula di Cura delle Creature Magiche

Situata poco lontana dalla capanna del Guardiacaccia, la capanna di Cura delle Creature Magiche è notevolmente più grande e resistente della sua gemella. Le mura esterne sono naturalmente segnate dagli anni, incise da creature e studenti, qualche pianta rampicante ne decora gran parte. Presenta una tettoia sul lato sinistro ed i recinti nella zona posteriore. L'interno dell’aula appare diverso da chi la conosceva prima, sicuramente meno caotico e disordinato. Le finestre della capanna ora sono libere di illuminare lo spazio, non più oscurate dalle molteplici gabbie appese alle pareti ed al soffitto, sono ora infatti sparite tutte. Sul fondo dell'aula il camino dalla costruzione solida riscalda ancora l'aria, all’occorrenza, e davanti a questo, posizionata nel mezzo della parete vi è cattedra del docente fiancheggiata da alcuni schedari in legno ed una grande lavagna nera. Lo spazio libero sulle pareti è stato riempito da poster di grandi dimensioni con le illustrazioni di creature magiche molto dettagliate, mappe del territorio della scuola e della Gran Bretagna con annotate riserve, allevamenti e zone di interesse per la magizoologia. Nel mezzo dell'aula ci sono banchi di legno che possono ospitare comodamente due studenti, per un massimo di dodici.

Campo di Quidditch

Il campo di Quidditch è di forma ovale, lungo centosessantacinque metri e largo sessanta, con al centro un cerchio di sessanta centimetri di diametro. Alle due estremità del campo sono presenti le aree di punteggio: tre pali molto alti che terminano con un anello d'oro. La superficie del campo è interamente coperta di erba. Tutt'intorno vi sono le tribune d'onore costituite in torrette sopraelevate con i colori delle quattro casate. Il campo si trova nel lato opposto del castello rispetto alla Foresta Proibita. In questo luogo avvengono gli incontri fra le varie squadre della scuola.

Capanna del Guardiacaccia

È nel cortile di Hogwarts, al limitare della Foresta Proibita. È una piccola casa di legno e pietra dall'enorme tetto, composta da un'unica stanza, con un tavolo, delle sedie, un letto, un armadietto e tutto il necessario per cucinare e compiere i lavori da Guardiacaccia. C'è un'uscita sul retro e fuori, accanto alla capanna, c'è l'orto delle zucche. Spesso all'interno si può trovare quello che è il "bottino" delle escursioni del Guardiacaccia: crine di unicorno, barili di secreto di Bundimun, carapace di mosche crisopa abbrustolite o gabbiette con delle Creature ferite e che sono lì per essere messe in sesto. Altre volte si possono trovare, anche all'esterno della Capanna, dei sacchi sterco di Drago, repellente per Lumache Carnivore o barili ripieni di quella che sembra carne cruda, pasto probabilmente di qualche Creatura Magica...carnivora!

Foresta Proibita

Si trova a est del castello e l'accesso è rigorosamente vietato agli studenti. È ricca di alberi, come faggi, querce e pini (che si fanno sempre più fitti man mano che ci si avvicina al cuore della foresta) e di cespugli spinosi e di rovi, laddove non si segue il sentiero principale. Nella foresta ci sono anche delle creature - perlopiù pericolose - che l'hanno resa oggetto di timore come di curiosità, da parte degli studenti. Si dice che ci siano lupi mannari, Troll e Centauri, ma non c'è nessuna testimonianza certa. Si narra anche che durante la notte, se si fissa per molto tempo la Foresta Proibiti completamente avvolta dalle tenebre si possono notare due occhi luminosissimi spuntare ogni giorno in punti diversi: il tutto è associato ad una pericolosissima Creatura Magica!

Giardino

Il cancello che permette di entrare a Hogwarts per chi proviene da Hogsmeade ha due pilastri ai lati su cui sono appoggiate le statue di due cinghiali. Il castello è situato in cima ad uno strapiombo sul Lago Nero quindi la strada che dal cancello porta fino alla scuola è lievemente in salita ed è circondata da un vasto giardino decorato da aiuole ed alberi secolari. Una muraglia invalicabile è situata sul lato destro del parco rispetto alla stradina d'entrata, ma la cosa che si nota maggiormente è l'enorme campo ovale di Quidditch. Che ci sia il sole o che piova, sempre sullo stesso lato si tengono regolarmente le Lezioni di Volo, in cima ad una piccola collinetta che sta proprio di fronte alle mura più esterne. Dalla parte opposta il giardino si estende fino alla Foresta Proibita poco prima della quale si trova la capanna del Guardiacaccia poi, proseguendo verso il castello, il Platano Picchiatore ed infine le serre. È possibile accedere alla scuola dalla porta raggiungibile dal sentiero che parte dal cancello, oppure dall'ingresso principale, situato sul lato destro.

Lago

Si estende a sud del castello di Hogwarts, con un diametro di circa mezzo miglio. È l'habitat naturale di molte creature tra cui la piovra gigante e una comunità di Maridi. La tradizione vuole che i nuovi studenti del primo anno, per raggiungere il castello, lo attraversino su una barca. In inverno la superficie del lago diventa ghiacciata permettendo agli studenti di divertirsi pattinandovi sopra.

Porticato

L'uscita secondaria del castello è precisamente sotto l'orologio. Una volta aperte le porte ci si ritrova sotto l'enorme pendolo e si accede al porticato. Dall'alto ha una pianta quadrata, al cui centro è situata la fontana, in parte distrutta, sulla quale ci sono quattro statue di alcuni volatili, tutti rivolti in direzioni differenti tra loro. Attorno al porticato ci sono delle specie di corridoi, al coperto, con delle finestre senza vetri piuttosto antiche che si affacciano sul porticato. Sia sopra questi corridoi che sulla fontana si ritrovano diverse rampicanti. I corridoi portano a quello principale, di fronte all'entrata, e sfociano in una stradina sospesa in aria, retta da diversi sostegni. Anche questo corridoio ha molte finestre senza vetri ed ha un tetto spiovente. Questa stradina porta ad un'altra piccola struttura, che esce nella parte del giardino da cui si può vedere il limitare della foresta e la capanna del Guardiacaccia. Seguendo la stradina di questo percorso ci si ritrova alla strada principale, il che rende questo tragitto spesso usato da chi va a Hogsmeade.

Serre

La scuola è dotata di alcune serre poste vicine al mucchio della composta e ad un piccolo orto che le divide dal castello. Se nella prima si trovano funghi e pianticelle prevalentemente innocue, nella numero tre ci sono piante più pericolose, fiori giganti che pendono dal soffitto o piante dai tentacoli che gironzolano indisturbati. Una volta entrati le narici si riempiono di un forte odore di terra umidiccia e di concime, che si mischia al profumo dei vari fiori presenti nel luogo. Un bancone da lavoro è appoggiato su due cavalletti al centro della serra e appoggiati alle pareti si possono trovare vasi in terracotta di diverse dimensioni e sacchi di concime nero. Le chiavi le possiede il professore di Erbologia: è vietato entrare nelle serre senza il docente.
La serra n.1


Altro

Bagni

La stanza, in pietra grezza, è illuminata dalla debole luce di alcuni moccoli di candela. Sotto al lungo specchio appeso alla parete di pietra, si trova una fila di lavandini in ceramica dai rubinetti in rame. Dal lato opposto ci sono i gabinetti, dalle porte in legno.

Stanza delle Necessità

La Stanza delle Necessità è ormai quasi una leggenda. È una stanza magica che può essere scoperta solo da coloro che ne hanno davvero bisogno e all'interno della quale si potrà trovare tutto ciò di cui necessita.

Questa stanza si trova al settimo piano, di fronte all'arazzo di "Barnaba il Babbeo bastonato dai Troll". Per farla apparire bisogna passarci per tre volte davanti pensando alla "necessità" molto intensamente; è protetta da numerosi incantesimi di protezione e di occultamento che la rende impossibile da individuare tramite la magia e da disegnare nelle mappe, infatti non compare nella Mappa del Malandrino. Per conoscere in ON questa Stanza, è necessario seguire queste regole.

Zone segrete

I seguenti luoghi possono essere conosciuti solo ON GAME e mai dati da bg. E' possibile accedervi tramite "passaparola": giocando UNA role con chi ne conosce l'ubicazione e conduce il vostro pg nel luogo, oppure, dopo averne appresa l'esistenza (es. dall'articolo de La Voce degli Studenti), giocando UNA role di ricerca e di studio di come accedervi. Le role vanno poi mandate ad un fato per la convalida. Se la conoscenza del luogo non è stata inserita nella scheda del vostro pg (nella sezione "Note Master") NON potete giocarlo come appreso.
Si ricorda, inoltre, che i passaggi segreti che conducono oltre i confini di Hogwarts sono protetti da incanti anti-smaterializzazione.

Caverna della Piovra Gigante

Per potervi accedere è necessario scendere fino alla Rimessa delle Barche e salire su uno scoglio poco distante dalle scale su cui si insinua uno stretto passaggio a strapiombo sul Lago Nero, oltrepassato quel punto è necessario immergersi di pochi metri per trovare un passaggio sott'acqua che sbocca nella Caverna. E' una grotta naturale ampia e dall'alto soffitto per quanto sia in gran parte coperta dall'acqua e la superficie calpestabile sia di pochi metri quadrati e formata da sabbia. Spesso vi fa visita la Piovra Gigante che la usa come tana o vasca, molte volte è possibile richiamare la Piovra utilizzando un incantesimo Lùmìnio su dei quarzi posti sulla parete seguito da un Impulsus che produrrà una vibrazione simile a un diapason

Passaggio segreto per la Foresta Proibita

L'accesso è al secondo piano tramite una statua che rappresenta una strega zoppa con una stampella e un orecchio cadente, dove dietro, all'altezza della zona lombare è posta una leva nascosta che se tirata produce un rumore simile a un peto che aprirà il basamento della statua rivelando una piccola e stretta scala in marmo che conduce a un sentiero scavato nella terra che sbuca nel cuore di una sequoia aperta in due direttamente nel cuore della Foresta Proibita

Fucine di Hogwarts

Oltrepassando un corridoio dei Sotterranei è possibile trovare una scala immersa nell'oscurità che porta direttamente a una porta in ferro battuto con una fiamma incisa come simbolo. Per poter aprire il passaggio sono necessari in sincrono 2 Alohomora e 1 Incendio castati insieme sulla porta. Si potrà accedere a un vasto stanzone che ospita molti camini, abitati da molte Salamandre, e si potrà fare la conoscenza di Ralph, un borbottante Elfo Domestico incaricato di alimentare costantemente i camini utilizzati come mezzo di riscaldamento -- grazie alle correnti calde che salgono e passano tra le pareti di Hogwarts - del castello, scaricando in essi una buona dose di carbone che troneggia in un angolo della stanza

La Stanza dei Guardoni

Si accede tramite la Biblioteca, nel reparto di Storia della Magia. Il passaggio segreto è nascosto dietro una parete che si alzerà se estratti insieme dagli scaffali i libri dal titolo "L’Inutile Obliviatore" e "Archelaus Naar, Storie inutili e come raccontarle. La noiosa biografia del quinto preside di Hogwarts" che si rimetteranno magicamente a posto una volta estratti. Una lunga scala a chiocciola della lunghezza di due piani in discesa sfocia in una vasta stanza coperta in parte da rampicanti e erba grama. A intervalli più o meno regolari sono posti dei cristalli di quarzo incastonati in pareti, soffitto e pavimento che generano un'illuminazione costante e fredda. Nella stanza sono presenti svariati specchi delle più svariate forme e dimensioni, alcuni appesi altri tenuti su da un proprio supporto. Toccando uno specchio è possibile vedere nel riflesso quello che mostra un altro disposto nella scuola in maniera random. Il collegamento con altri specchi non è sempre costante e non è sempre lo stesso quindi uno che mostra ad esempio una stanza può mostrare la volta successiva un'altra stanza o niente. Nella Stanza dei Guardoni ha costruito la tana un Fwooper che emette una dolce melodia, è necessario Silenziarlo con il relativo incantesimo o il soggiorno all'interno della stanza può essere breve per evitare la follia data da quel canto.

Ripostiglio delle scope

Oltrepassando il corridoio al primo piano dove si trovano le aule di Babbanologia, Difesa contro le arti Oscure e Trasfigurazione, sulla destra c'è una porticina bassa che si fa notare appena, chiusa a chiave. Da lì si entra all'interno di un semplice ripostiglio delle scope, con stracci, secchi e altri prodotti per la pulizia, buio, angusto e maleodorante. Facendo più attenzione, però, sul muro di fronte alla porta c'è una tenda nera tirata, tutta rattoppata, vecchia e ammuffita. Sollevando la tenda dal lembo destro è un muro di mattoni che rivela e se, invece, si solleva la tenda sollevandola dal suo lembo sinistro mostra un'apertura angusta ad una seconda stanza, ma soltanto se è martedì. La stanza in questione è una stanza di modeste dimensioni, fiocamente illuminata, ma ben insonorizzata, grazie alla sua posizione. All'interno si trovano oggetti di uso comune ma rotti, vecchi e che non vale più la pena di riparare, come per esempio, una poltrona sfondata e senza un piede, un orologio a cucù con il vetro e il meccanismo rotto, una pila di sedie rotte in vari punti, un tavolino tarlato, su cui si trovano stoviglie sbeccate, bicchieri mezzi rotti o vasellame non più utilizzabile. Il motivo per cui sono stati raccolti e conservati tanti oggetti rotti in questa stanza è ignoto.

Giardino Botanico sotterraneo

Si accede tramite un corridoio del pian terreno, poco distante dall'imbocco per i sotterranei di Hogwarts, attraverso il dipinto del famoso erbologo Beaumont Marjoribanks. Spesso e volentieri i cardini del dipinto si arrugginiscono facilmente, basta però un piccolo schiantesimo per "ravvivarli". Superato il dipinto, una scala a chiocciola in pietra porta a un passaggio stretto che costeggia un rivolo di acqua. Dall'odore che sale si può ben capire che sono le acque reflue di Hogwarts che si scaricano poi nel Lago Nero. Il sentiero in pietra si apre sul Giardino Botanico: un largo spiazzo dove la pietra lascia il posto a terra fertile e coltivazioni selvatiche delle più svariate piante, tra cui qualche pianta di Giana, viole del pensiero e piante di fagioli magici di tutte le specie. Lateralmente un piccolo laghetto, dove cresce l'Algabranchia e le piante Zeus, fa da recinto a una Pianta Caramella dai rossi frutti succosi. Le pareti in roccia sono coperte da tentacoli di Frullobulbo e uno squarcio garantisce un'illuminazione adeguata per le piante e per la vista. Appeso alla parete più grande, tra i rampicanti, è possibile dialogare con il dipinto di Artemysia Wickett, giovane erbologa. Da maggio 2073 il Giardino ha risentito della distruzione della vegetazione all'interno della scuola e solo ultimamente, grazie al lavoro congiunto di qualche Pryxie è tornato ai suoi antichi splendori

Stanza delle Illusioni

Nel corridoio principale dei Sotterranei, oltre le Sale Comuni e l'Aula di Pozioni, si può trovare un Gargoyle a forma di volpe. La parola d'ordine per passare oltre il suo passaggio è: La muffa non la trovi nel Gruviera. Una volta che la volpe sarà rientrata nel suo basamento, il passaggio porterà a una scala ampia che scende a spirale fino ad aprirsi su di una semplice stanza in pietra, tana di un Curupira. La creatura si diverte a creare delle ambientazioni molto sceniche tramite illusioni ambientali. A disposizione degli ospiti ci sono 3 dadi a 4 facce. Il primo ha il simbolo degli elementi (goccia d’acqua, nuvola, fiamma, foglia) e serve a scegliere l'ambiente: una spiaggia, la cima di una montagna, un deserto, una foresta. Il secondo dado riporta come simboli degli animali (uccello, gatto, cane, roditore) e fa generare la fauna del luogo, tra volatili, felini, canidi o roditori. Il terzo dado simboleggia il meteo (sole, nuvola, luna, tuono) e influenza la scelta dell'illusione. Ogni singola combinazione con un lancio di dadi viene controllato dal Curupira che genererà l'ambiente tenendo conto dei tre simboli che sono usciti e una combinazione tra questi

Passaggio segreto per Hogsmeade

In un corridoio accessibile dalla Sala d'Ingresso è presente il quadro di Mumblus Kingdorr II, famoso aritmanta dell'epoca Rinascimentale, che ha basato tutta la sua vita sullo studio del numero 7, diventando per lui una vera e propria ossessione. E' proprio il soggetto del quadro a dare la possibilità, solo in determinate condizioni*, di oltrepassare il quadro stesso che si apre mostrando un cunicolo in pietra. Il passaggio porta al magazzino di Zonko's dove vengono conservati tutti gli scherzi difettosi. L'avvertimento del quadro è quello di rientrare sempre entro l'alba, laddove si esca di sera, in quanto il passaggio di ritorno non si aprirà più allo spuntare del sole.

[*si può accedere al passaggio segreto solo nei giorni 7, 16 e 25 di ogni mese, cioè in quei giorni che danno come somma il numero 7. L'asterisco indica chi è effettivamente a conoscenza del funzionamento del passaggio.]

DragonViola - La Quinta Sala Comune

In un corridoio buio secondario del Quinto piano è possibile accedere a tale luogo. Non è semplicissimo arrivarci in quanto le scale in quel punto cambiano velocemente e si fermano poco sul basamento sul corridoio. Al termine di questo vi sono una serie di specchi neri che deformano l'immagine mentre sulla parete opposta si trova un dipinto con quattro giovani studenti come soggetti, che passano il loro tempo in un salottino. Uno degli specchi si apre una volta pronunciata la parola d'ordine. La stanza che si apre intorno a loro è abbastanza ampia: un paio di finestre sono chiuse da delle tende di ciniglia viola, logore e scolorite in qualche punto. Una parete invece ospita un camino. Sopra di esso uno stemma viola con sopra un drago bianco e un quadro simile a quello visto fuori, comunicante con quello esterno. Davanti al camino un paio di divanetti e poltroncine, anch’esse foderate di tessuto viola che avrebbe bisogno di qualche rattoppo. Dall’altro lato invece dei manichini ospitano delle uniformi scolastiche… Un totale di cinque, uguali a quelle solite che indossano tutti i giorni ma dai bordini viola e con uno stemma uguale - ma in miniatura - a quello appeso sulla parete del camino. Sopra un largo arazzo riporta ricamate le seguenti frasi:


"O ancora Dragonviola,
la libertà nella scelta personale,
nessun rivale o nemica bestiola,
tutti sotto un colore e un animale,
che tu sia coraggioso, ambizioso, intelligente o paziente,
qui puoi sostare nel tuo doposcuola”.

In un angolo invece è riposto un cappello da strega, simile a quello usato per lo smistamento, solo più scuro e meno antico del manufatto che riposa in Presidenza fino al momento di essere sfoggiato il primo settembre, se indossato questo urlerà semplicemente "DragonViola!". La parete d’ingresso invece, vista dall’altro lato mostra degli archi in pietra con delle alcove dove possono essere accesi dei fuochi e dare così la totale visibilità a tutta la stanza, per poter uscire basta bussare tre volte da dove si è entrati. Ultimo elemento, non meno importante, un arco in pietra poco distante dal camino che mostra in parte una stanza adiacente da cui si accede al Dormitorio che contiene 7 baldacchini con tendaggi viola. Il luogo ospita la presenza di Ulrick Thinderfreed, il fantasma di un ragazzo che si proclama il fondatore stesso di DragonViola, insieme agli amici dipinti (Ingrid, Harnold, Alaric e Dominic)

Torre del libro e della penna

è una piccola torre totalmente chiusa a chiave, che ha tre livelli. il piano più inferiore ha solo una porta di ingresso che parte direttamente da dietro il tavolo dei professori, attraverso una porticina nascosta dietro il contatore dei punti della coppa delle case, che si mostra solo con una chiave in possesso al preside. Una volta entrati, la scala in pietra a chiocciole gira su se stessa, vuota, per almeno 3 cerchi. Lì un piccolo corridoio porta ad una porticina nascosta in un quadro, che dà sulle scale centrali scolastiche, attraverso una scala che si muove quasi mai, solo in determinate circostanze ignote ai più. Tornando alla torre, e salendo un altro cerchio completo si arriva ad uno spiazzo e una porta. Su questo piano [che corrisponderebbe al 3°-4° piano scolastico)c’è una biblioteca, privata del preside, dove vengono custoditi libri particolari, copie speciali di alcuni tomi di particolare rilevanza storica, o che contengono segreti noti solo ai presidi della scuola. Dall’interno della biblioteca, una piccola scaletta in legno porta direttamente all’ufficio del preside. Continuando a salire per la torre, per circa altri 3-4 piani, con l’ultima rampa di scale con gradini ben più alti del normale, ci si ritrova in una stanza, con tre finestre gotiche, e delle candele che si accendono solo quando qualche mago o strega entrano. Al centro della stanza un leggio, con un libro, un calamaio d’argento vuoto e una piuma nera probabilmente preso da un Augurey (le piume di Augurey sono note per essere repellenti all'inchiostro e il calamaio è vuoto; nessuno è mai riuscito ad analizzare con precisione quale tipo di liquido argentato esca dalla piuma incantata). Si tratta della piuma o penna, dell’accettazione, e il libro dell’ammissione. Sono due artefatti antichissimi, che non possono essere toccati da mani umani, o da esseri. (Infatti se uno provasse a toccarli si chiuderebbero e scapperebbero, muovendosi levitando nella stanza, e sono immuni a qualunque tipo di incantesimo. Il libro è rilegato in pelle di drago nera, polveroso a tal punto che la pelle sembra che si stia spellando, mentre la piuma, che riposa in un calamaio d’argento, lunga e scura. Costituiscono l’unico processo per cui gli studenti sono selezionati per la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Nessuno conosce l’antichissima magia che regola questi due artefatti. La decisione della penna e libro è finale, e nessun ragazzo o ragazza è mai stato ammesso il cui nome non sia stato prima iscritto nelle sue pagine. I pochi che hanno osservato il procedimento (diversi presidi si sono divertiti a trascorrere ore nella torre del Libro e della Piuma con la speranza di vederli in azione) concordano che la Piuma sembra essere più permissiva del Libro. Per la Piuma è infatti sufficiente che il bambino dimostri di possedere anche solo un pizzico di magia mentre il Libro si chiude spesso con forza, rifiutandosi di essere scritto fino a quando non ottiene un numero sufficiente di prove di reale abilità magica.

Infatti, la severità del Libro ha uno scopo: la sua capacità di tener fuori da Hogwarts i Maghinò è impeccabile.

Il passo del cavallo - Balcone Tremaghi

Il passaggio si trova nei sotterranei del castello e apparirà solo a coloro che conoscono il suo nome ossia "Il passo del cavallo". Conoscendo il nome il passaggio si rivela come una porta in fondo a un corridoio cieco, sovrastata dalla effige di un cavallo degli scacchi. Il passaggio conduce a una balconata che si affaccia sul Lago Nero, poco lontano dalla grotta della Piovra Gigante il cui accesso è persino visibile. La balconata è occultata dall'esterno, ossia dal lago, da un incantesimo di disillusione. Per accedere al balcone bisogna prima passare una serie di stanze quadrate bianche e nere come le caselle di una scacchiera. Per superarle bisogna eseguire "il passo del cavaliere che si pone di fronte al chierico", quindi due caselle in avanti e una a destra se la stanza di partenza ha il pavimento bianco, o a sinistra se la prima stanza è nera. Superata l'ultima porta ogni persona si troverà di fronte a un arco di pietra. Tutti gli archi si affacciano su una sala circolare, sono venti in tutti e sono numerati da 1 a 20. Vanno attraversati in ordine crescente, uscendo dall'arco tutti i passaggi con un numero più piccolo vengono bloccati da sbarre di metallo. Tentare di incantarle farà scendere altre sbarre costruendo una gabbia attorno all'incantatore. Al centro della sala circolare si trova una cascata d'acqua e un pozzo eptagonale con tre lanterne. Illuminando le tre lanterne la cascata diventa più piccola e il pozzo si trasforma in una scala che porta quindi al passaggio vero e proprio fino alla balconata sul lago.

Tunnel del Platano Picchiatore

Vi si può accedere solo dopo aver “messo in sicurezza” il Platano schiacciando il nodo in rilievo tra le sue radici senza avvicinarsi troppo per evitare di farsi colpire dai suoi rami. Una volta premuto il nodo, il movimento dei rami si arresta permettendo così l’avvicinamento all’imbocco del tunnel che si trova sempre nascosto tra le radici dell’albero. L’entrata è stretta, così come i primi metri che richiedono uno spostamento a carponi, ma avanzando e proseguendo lungo la galleria lo spazio a disposizione aumenta, tanto che in breve tempo ci si può spostare camminando normalmente. Il tragitto dura circa una mezz’oretta, al termine della quale ci si ritrova ai piedi di una scala a pioli che conduce ad una botola di legno che si apre direttamente su uno dei corridoi del piano terra della Stamberga Strillante.

Scorciatoia del terzo piano

Si accede una volta superata la Sala Trofei: passata la galleria di armature, in uno dei corridoi adiacenti ad essa si trova un arazzo che raffigura la battaglia fra giganti di Stonehenge del 1821. Se lacerato, si può scoprire che dietro di esso è nascosto un passaggio segreto, stretto e lungo, che permette di tagliare le distanze del piano e raggiungere così in pochi minuti il corridoio di Incantesimi, ad un passo dall’aula in questione. Il passaggio di pietra è illuminato da piccole feritoie, è caratterizzato da un sali e scendi irregolare lungo il percorso e prevede alla fine un secondo arazzo per uscire dall’altra parte. All’interno si trovano oggetti da ripostiglio e vecchi cimeli, come rotti decreti didattici del periodo Umbridge, ed una porta chiusa a metà percorso. Una volta scoperto, il passaggio può essere utilizzato anche nella direzione inversa.

Passaggio segreto per Mielandia

L’accesso è situato al terzo piano, tramite la statua della Statua della strega orba. Bisogna toccarla con la bacchetta e pronunciare la parola d’ordine-incantesimo per fare in modo che la gobba della statua si sposti rivelando un passaggio abbastanza largo per il passaggio di una persona alla volta. Dopo uno scivolo di terriccio, si arriva ad un tunnel scavato nel terreno che prevede diversi minuti di camminata prima di ritrovarsi davanti ad una lunga scalinata in pietra. Alla fine di questa, facendo forza sul soffitto si aprirà una botola che porta dritto allo scantinato del deposito di Mielandia, pieno di scatole di dolciumi, dove una scala in legno funge da accesso al piano superiore.