Divinazione (teoria)

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Divinazione.png Arti divinatorie: Astrologia · Tasseomanzia · Cartomanzia · Cristallomanzia · Chiromanzia
La materia: Programma · Teoria
Capacità speciali: La vista
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Terzo anno

Introduzione alla Divinazione

La divinazione è lo studio della capacità di ottenere informazioni, ritenute inaccessibili, da fonti soprannaturali; tale pratica si esprime spesso attraverso un rituale, o può basarsi sull'interpretazione di segni, eventi, simboli o presagi oppure manifestarsi attraverso una rivelazione qualora si fosse in possesso della vista

Chi pratica la divinazione è chiamato generalmente divinante, indovino o vate, ma va tenuto presente che ogni arte divinatoria ha il suo termine particolare per indicare la persona che interpreta i segni o riceve la rivelazione. Chi si rivolge a un divinante generalmente è chiamato consultante, specialmente quando lo fa a scopo personale.

La divinazione è presente in molte culture a partire da tutte le epoche, ogni paese ed ogni generazione possiede infatti un panorama variopinto di discipline divinatorie e perciò cui non esiste un programma di divinazione unico e universale, neanche nelle rinomate e prestigiose scuole di magia.

Ciò che distingue le predizioni divinatorie dalle previsioni empiriche è l'assenza di una causalità convenzionalmente dimostrabile tra il segno interpretato e il risultato previsto, un legame che i divinanti scorgono a livello magico. Per questo motivo la divinazione, in varie epoche e culture, è stata talvolta considerata una forma di superstizione anche tra maghi e streghe.

La divinazione risponde a una delle esigenze umane primitive: dissipare l'incertezza del futuro e conoscere l'ignoto; la funzione sociale della divinazione si basa su due presupposti: • che l'informazione cercata sia a disposizione della forza magica • che questa informazione possa essere mostrata e conosciuta

Teoria delle Sette Fonti

La teoria delle Sette Fonti è una teoria divinatoria che venne in auge negli anni '20 del nostro Secolo e che fu scoperta e viene tutt'ora sviluppata specialmente presso l'Osservatorio Accademico Hakon da un pool di divinatori, psicomanti e fisiologi sotto la guida del professor Benjamin Lestershire (deceduto nel 2057). Egli era uno studioso di filosofie e credenze babbane oltre che di divinazione ed ipotizzò una fonte divinatoria, una specie di "lente" sotto la quale venissero poste tutte le divinazioni compiute dal singolo individuo. Egli sfruttò dunque le cosidette "fonti del Chakra" per teorizzare sette diverse Fonti alle quali sono legati tutti i divinatori.

Teoria delle Sette Fonti

Tecniche di apertura della mente

Il terzo occhio simbolizza uno stato illuminato di coscienza attraverso il quale percepire il mondo. Essenzialmente accresce le capacità percettive attraverso una maggiore chiarezza e acutezza mentale. È bene specificare che, contrariamente a ciò che pensano alcune persone, usare il terzo occhio non significa aumentare i propri poteri magici: di fatto significa avere un maggiore controllo della propria mente e delle proprie emozioni, e con essi saper concentrarsi per incalanare il proprio potere, energia, volontà verso il proprio obbiettivo. Aprendo il terzo occhio si può raggiungere uno stato di intuizione più profondo del mondo che ci circonda. Non è un processo rapido, ci sono molte cose che si possono fare per favorire l'apertura del terzo occhio.

Le fonti sono i centri energetici del corpo. Fondamentalmente sono dei vortici di energia disposti lungo la colonna vertebrale. Ce ne sono sette e ognuno corrisponde a un aspetto diverso del benessere fisico, mentale e spirituale. La fonte legato al terzo occhio è il sesto. La fonte del terzo occhio è posizionato davanti al cervello, tra i due occhi, appena sopra il ponte del naso. Quando si medita, bisognerebbe cercare di concentrare la mente su questo punto. È in grado di aiutare a vedere il mondo più chiaramente.

I possessori della vista invece hanno una settima fonte, che destabilizza totalmente la sesta fonte, e si crede sia questo il motivo per cui chi possiede la vista a non riuscire a usare al massimo della concentrazione. Esercitando il terzo occhio, loro riescono anche a focalizzare la settima fonte,

La meditazione è uno degli strumenti più efficaci nell'aiutare ad aprire il terzo occhio. Portando maggiore consapevolezza nei pensieri, sarà più semplice accedere allo stato di chiarezza mentale che è associato al terzo occhio. L'obiettivo principale della meditazione è portare la mente a fermarsi su un unico oggetto o pensiero. Quando si vuole iniziare a meditare, è importante scegliere un luogo in cui ci si sente a proprio agio. Se è all'aperto o all'interno l'importante è trovare la calma necessaria.

I Presagi

Un presagio è un preavviso sul determinarsi di eventi futuri, sul loro esito e sulle loro conseguenze, che si può trarre, dalla osservazione di determinati fatti, considerati come segni premonitori.

I popoli antichi conoscevano e comprendevano il linguaggio dei segni, i presagi, gli omen. Spesso il destino di una tribù, di una città, perfino di una nazione, veniva deciso da un segno. Seppure il mondo babbano ha perso la capacità di «leggere» i segni che ci vengono dati, quei messaggi segreti che ci pervengono ogni momento in grande quantità, Maghi e streghe i tutto il mondo hanno il dovere di non ignorarli. Perché, che sia creduto o no, che ci sia consapevolezza o meno, l’Universo comunica incessantemente, attraverso premonizioni, segni, coincidenze.

Segni e coincidenze vengono spesso confusi e accomunati, anche se in realtà non sono la stessa cosa. Fra le tante vicende vissute, qualche volta si possono notare delle coincidenze, cui però spesso non viene dato un significato. L’esempio più comune è quello di pensare a una persona e, poco dopo, incontrarla per strada o ricevere un gufo, magari dopo mesi di silenzio. Questi eventi in realtà, hanno quasi sempre un significato perché appartengono ad un linguaggio magico, nascosto dell’Universo. O portano un messaggio, comprensibile intuitivamente, che riguarda il presente o che può anche fare riferimento a una circostanza futura, oppure l’indicazione è molto più difficile da comprendere, e allora è spesso necessaria una tecnica per coglierne il significato nascosto.

I presagi possono essere di quattro tipi: - Prosperità (se l’azione probabilmente sortirà dei buoni risultati). - Sventura (per risultati sfavorevoli). - Prosperità e sventura (per entrambi). - Niente (per azioni che non hanno nulla di particolarmente favorevole o sfavorevole)

Ogni materia divinatoria ha i suoi simboli e i suoi presagi e non esiste un dizionario universale dei presagi (per quanto negli anni molteplici divinanti hanno provato a scriverlo) perchè bastano piccolissimi dettagli di differenza a fare in modo di ribaltare e stravolgere completamente la predizione.

Cleromanzia

Cleromanzia (divinazione a sorte) Cleromanzia (divinazione a sorte) La cleromanzia (dal greco kleros- 'sorte' e -manteia 'indovinare') o sortilegio (dal latino sortem 'sorte' e lego 'lèggere') è una qualunque forma di divinazione il cui risultato sia determinato da mezzi che normalmente sarebbero considerati casuali, come per esempio l'estrazione a sorte di oggetti, simboli o frasi oppure il lancio di dadi, ossi o altro, ma che si presuppone possano rivelare magicamente, tramite la sorte, la volontà del fato.

Chi pratica una di queste arti divinatorie si chiama generalmente cleromante o sortilego, dal latino sortilegus ossia 'colui che legge le sorti', la figura divinatoria per eccellezza, colui che riesce a mettere in ordine il caos incomprensibile della casualità.


Alcuni esempi di Cleromanzia nella storia sono l’Acutomanzia (lancio di spilli), la Fabanomanzia (lancio di fave), la Chiambolia (lancio di fave bianche o nere), la Litobolia (lancio di pietre) e la più famosa e utilizzata, l’ Astragalomanzia (lancio di dadi).

Astragalomanzia

Metodo mantico assai antico basato sull'utilizzo, in età preromana, delle ossa quadrate che costituiscono la base della caviglia: gli "astragali", da cui la tecnica prende il nome. I veggenti del passato attribuivano un significato preciso a ognuna delle 4 facce di queste piccole ossa quadrate e, in base a quale faccia si presentasse dopo il lancio delle stesse, interpretavano il futuro. Con i Romani si ha lo sviluppo del dado così come è conosciuto oggi: lavorando pietre semi – preziose aggiunsero due facce ad ogni elemento, sostituendo così anche l’osso con altri materiali. Sono proprio i dadi a 6 facce di derivazione romana ad essere utilizzati in questa mantica. I dadi (astragali) devono essere purificati prima dell’utilizzo, passandoli sopra dei fumi o dell’incenso. I dadi devono sempre essere lanciati per un'altra persona, per un consultante, e mai per sé stessi. La mantica richiede assoluto silenzio. Si comincia disegnando un cerchio dove dovranno essere lanciati i dadi e all'interno del quale si concentrerà tutta l'energia magica per poter vaticinare correttamente. Si procede liberando la mente, concentrandosi sulla domanda a cui si vuole risposta e, quando si è pronti, si lanciano i dadi.

  • Se entrambi cadono all'interno del cerchio la risposta è valida: bisogna sommare i numeri che sono usciti.
  • Se un dado cade fuori dal cerchio non va considerato, falserebbe il responso.
  • Se entrambi i dadi cadono oltre l'area del cerchio, bisogna tirare di nuovo. Se, invece, ad ogni lancio entrambi i dadi cadono fuori dal cerchio, significa che per il momento la domanda posta non avrà risposte e non si deve insistere oltre.

I responsi dei dadi:

  1. - Sì
  2. - No
  3. – Attenzione, prudenza
  4. - Più saggezza, raziocinio
  5. – Grande sfortuna
  6. – Fortuna, probabilità
  7. – Fiducia, Speranza
  8. - Pazienza
  9. - Certezza
  10. – Dubbio, incertezza
  11. – Sciocchezze, insensatezze

Giromanzia

Giromanzia (divinazione delle vertigini) La giromanzia è una pratica divinatoria che consiste nel far camminare/correre/ballare un gruppo di maghi e streghe attorno a una circonferenza su cui vengono segnati dei simboli o delle lettere; a seconda dell'ordine dei simboli in prossimità dei quali le persone cadevano stordite si traeva il presagio o il pronostico.

Il termine è la composizione delle parole greche γῦρος (gŷros, "circolo") e μαντεία (mantéia, "divinazione").

Solitamente al centro del cerchio venivano fatte bruciare erbe naturali non magiche, che servivano ad inebriare i sensi, spesso la base del fuoco era costituita da foglie e rami secchi di alloro a cui poi venivano aggiunte erbe e piante polverizzate, come l’agrimonia.

Capnomanzia

La capnomanzia (dal greco antico καπνός "fumo" e μαντεία "divinazione") è un metodo di divinazione praticata mediante l'osservazione del fumo prodotto dal fuoco.

Nell'antichità oggetto dell'interpretazione era il fumo che si alzava dalle vittime immolate su pire sacrificali, mentre in epoca medievale e moderna vengono bruciate piante, come le foglie di alloro, o semi, prevalentemente quelli di sesamo, papavero, verbena e gelsomino.

Il fumo leggero e sottile che si alza verso destra è di buon auspicio, verso sinistra è portatore di un cattivo presagio. Se invece si alza verso l'alto sta a significare che al momento non si è pronti per ricevere una risposta o non ci sono cambiamenti in arrivo.

Largamente in uso tra i sciamani nativi americani l'uso di vari sali e polveri di piante sia magiche che non per far aumentare il fumo dal fuoco e cambiare il colore sia delle fiamme che del fumo stesso, in base alla domanda da porre alle fiamme.

La Libanomanzia è una branca della capnomanzia, praticata per mezzo di fumo, a differenza di questa, però, ad ogni sostanza bruciata è collegato un pianeta.

Tasseomanzia e Caffeomanzia

Tasseomanzia (divinazione basata sulla lettura dei fondi del tè) e Caffeomanzia (del caffè) La tasseomanzia è una pratica divinatoria. In origine il termine indicava l'interpretazione dei fondi di tè, derivando dal francese tasse (coppa, tazza), a sua volta dall'arabo tassa. Si diffuse in Europa nella metà del XVII secolo, a seguito dell'introduzione della bevanda dalla Cina. In senso più generale indica la divinazione basata sui fondi lasciati da bevande quale tè, caffè ed anche vino rosso.

Il concetto alla base di questo sistema di divinazione era già presente in Europa, giacché già dagli antichi Romani si praticava l'oinomanzia, cioè la lettura dei fondi lasciati dal vino in una coppa, e gli indovini medievali ricorrevano spesso alla ceromanzia, vale a dire lo studio e l'interpretazione delle forme generate dalla cera calda versata in una coppa di acqua fredda.

Istruzioni e Presagi

Sticomanzia e Bibliomanzia

Sticomanzia e Bibliomanzia, dal greco antico stíkhos, ovvero “frase, versetto” e manteía, “divinazione”: divinazione attraverso la parola scritta. La sticomanzia è la pratica divinatoria che consiste nell'estrazione a sorte di una frase o un piccolo paragrafetto e nell'interpretazione dello stesso come responso della consultazione, quindi come possibile risposta alla domanda posta.

Forma popolare di sticomanzia è la bibliomanzia, in cui la frase è estratta aprendo a caso un libro e indicando a caso una frase sulla pagina che si è aperta.

Tutto ciò che occorre è un libro, di solito un libro considerato profetico, come ad esempio un volume sulla magia divinatoria. Il divinante (che può essere lo stesso consultante) formula una domanda, apre il volume a caso e legge la prima frase o il primo paragrafo su cui posa lo sguardo; un metodo alternativo è quello di chiudere gli occhi e indicare un punto della pagina: la frase così sorteggiata è considerata una risposta o un commento all'interrogativo posto.

Anticamente si utilizzavano vasi di terracotta dai quali si estraevano gli oracoli scritti su tavolette di argilla o pezzi di papiro. Se questi oracoli erano frasi tratte da un'opera poetica si parla di rapsodomanzia.

Quarto Anno

  • Astrologia e Carte astrologiche
  • Rabdomanzia (divinazione del pendolo e bastone a Y) e ritrovamento di oggetti smarriti
  • Divinazione Elementale (Divinazione basata su tutti gli elementi)
  • Divinazione Animale (Divinazione basata sugli Animali)
  • Divinazione dei Sacrifici
  • Divinazione delle Armi

Quinto anno

  • Chiromanzia (Divinazione basato sulla lettura dei palmi)
  • Aritmomanzia (divinazione dei numeri) e Astragalomanzia (divinazione dei dadi)
  • Cartomanzia e i Tarocchi
  • Le Profezie e gli Oracoli
  • Il Pensatoio

Sesto anno

  • Individuazione dell'Aura
  • Cristallomanzia (Divinazione dei cristalli) e Litomanzia (pietre preziose)
  • Talismani e Sfere di cristallo.
  • Divinazione Runica - sigilli protettivi
  • Riti Divinatori
  • Catottromanzia 1° parte (specchi): la percezione del pericolo fuori da sè

Settimo anno

  • Catottromanzia 2° parte (specchi): la percezione del pericolo dentro di sè
  • Sciomanzia (divinazione degli spiriti)
  • Demonomanzia (divinazione dei demoni)
  • Mèns obtènebro
  • Oniromanzia e Caromanzia (divinazione dei sogni, ipnosi o trance)
  • Gli spiriti guida
  • Pozioni e sostanze per indurre visioni
  • La Trance e il Limbo divinatorio (teoria)

La Vista

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