Vista

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La Vista

Dote rara che tuttavia si sviluppa con il tempo. La vista si divide in due tipologie di “connessione” sensoriale tra passato, presente e futuro. E' una capacità di divinazione intuitiva e innata, che prescinde dai mezzi divinatori classici, si presenta in modo autonomo e senza necessariamente essere indotta (anche se non è raro che ci siano delle situazioni che predispongono la presentazione del dono). Con molto esercizio e con la predisposizione ad una certa sensibilità, è possibile avere qualche intuizione o maggiore percezione.
La vista presenta quattro modalità di esternazione del dono, Percezioni, Visioni, Sogni, e Profezie, uno non preclude l’altro quando un personaggio possiede questo dono.

Percezioni

La più importante caratteristica dei possessori della Vista è la loro elevata sensibilità, non verso le persone come per l'Empatia, ma rispetto a quello che li circonda, specialmente se intriso di magia.
Le percezioni o intuizioni non si perdono mai e più passano gli anni, più queste si fanno precise, grazie all'esperienza acquisita, ad una comprensione maggiore del mondo e all'esercizio di concentrazione che si migliora con l'allenamento. Più un Veggente si esercita, meno distratto diventa e più le percezioni sono chiare, riuscendo ad inquadrare bene le sensazioni.
Nei primi anni di vita del Veggente le percezioni sono positive o negative: quel senso di "questa cosa è sbagliata", sentire una storia e cogliere all'interno qualcosa che stona, oppure ricevere una sensazione piacevole riguardo un'azione, l'incontro con una persona o il contatto/vicinanza con un oggetto particolare, possono portare cattivi o buoni presentimenti.
Sono sensazioni vaghe, superficiali, spesso prive di logica e di spiegazioni plausibili. E' come una casuale sintonizzazione su un canale magico che avviene in modo naturale, anche senza l’esperienza per poterlo sfruttare appieno e che ha come conseguenza, appunto, tali percezioni positive o negative.
Sempre seguendo l’esempio della sintonizzazione su un canale magico, i possessori della Vista essendo i più sensibilità rispetto l'ambiente che li circonda, possono anche riconoscerne all'interno fonti di magia, che esse siano forti o deboli, percependole e comprendendole in modo naturale e innato.
Possono, inoltre, cogliere di che tipo di magia si tratti ( positiva o negativa ), pur non sapendo esattamente come funzioni, come attivarla o come sia stata creata. Potrebbero avere delle intuizioni anche riguardo tutto quello che concerne: fonti di potere magico, funzionamento di oggetti magici, collegamenti tra branche di magia, rituali etc.

Visioni

(Capacità di Veggenza)
Le visioni sono dei fenomeni in cui la mente del veggente si annebbia, in varie modalità in base all’età ed esercizio, e il mondo circostante scompare, lasciando spazio a delle visioni vaghe che possono essere del passato, del presento o del futuro. In tutti e tre i casi il fenomeno si presenta, obnubilando due sensi in particolare: La vista e l’udito. Si può vedere e ascoltare, ma mai odorare, assaggiare o toccare quanto è nella visione. I tre tipi di visioni non si differenziano se non per piccolissimi dettagli che solo un esperto veggente riuscirebbe a distinguere, infatti spesso non si riesce a comprendere bene se la visione ha luogo nel passato, nel presente o nel futuro.

Passato
Anche detto Retroveggenza, si basa su tracce, vibrazioni, influenze, sensazioni impalpabili con cui il veggente viene a contatto, non necessariamente fisicamente attraverso il tocco, queste influenze innescano il dono, trasportandolo indietro nel tempo a vedere qualcosa, si differenziano dal futuro perché sono meno confuse, meno nebulose, ma tendono ad essere come echi, come uno schermo che non ha tutti i colori nitidi, o una fotografia sbiadita, o ancora tagliata in più pezzi.
Presente
Anche detto Chiaroveggenza, è più raro e più veloce, dura il tempo di qualche istante, e riempie la mente nitidamente, come un lampo a ciel sereno, a pieni colori. I rumori arrivano nitidi all’udito e la nebbia che lo circonda è più rada, si presenta come un fulmine che squarcia la mente del veggente circondato dall’aria della tempesta, il rimbombo del tuono arriva chiaro, come chiari arrivano i suoi suoni, per poi dissiparsi lentamente.
Futuro
Anche detto Preveggenza è la tipologia di visione che permette di prevedere ciò che il futuro riserva - Sempre vago e annebbiato, in continuo mutamento, è quello più instabile tra i tre, e spesso non si capisce l’esatto momento in cui avviene. è il più raro, e il più difficile da interpretare.

Modalità: In ognuna delle sue tre forme, una visione viene ricordata dal veggente, anche se per lui sarà difficile distinguerlo dalla realtà. Viene gestito in autonomia dal giocatore, che si accorda tramite gufo OFF in giocata con il pg a cui si riferisce la visione, concordando modalità e quello che viene visto.

NB: Difficilmente un veggente avrà visioni future troppo approfondite di se stesso, e i suoi cari e della propria vita, SE succede, sono solo in rarissimi casi dovuti a fattori esterni (es. stress).

Sogni

(Capacità Oniriche)
Possono essere gestite autonomamente dal veggente, e utilizzate al pari delle visioni con la medesima modalità. Nel momento in cui il veggente dorme, è completamente distaccato dalla realtà, qualora una visione sopraggiungesse durante la notte, sarebbe più nitida, e più chiara, ma questo tipo di visione, risulta essere la meno attendibile a causa dell’incapacità del veggente di ricordare tutti i segni la mattina dopo, o semplicemente saperli scindere da un banale sogno.

Profezie

(Capacità Oracolari)
Vengono gestite con esclusività da Fati e Gestione. possono essere inviate al veggente tramite missiva e il giocatore può avere la liberà di giocarselo quando vuole con chi vuole, oppure avvenire all’interno di una quest.
Durante una profezia, l’oracolo, senza alcun imput o contatto esterno, si blocca, sia mentalmente che fisicamente, qualunque cosa stesse facendo rimane a metà, con il rischio che le cose gli cadano di mano. Lo sguardo fissa il vuoto, in una sorta di trance, mentre la voce cambia, diventa improvvisamente atona, seria e più profonda, e qualsiasi frase egli arrivi a pronunciare, pur mantenendo timbro e cadenza, avrà probabilmente un lessico, un linguaggio non appartenente al personaggio. È come se un’entità magica utilizzasse il corpo del veggente, di natura più sensibile alla magia, per comunicare all’esterno.
Una volta pronunciata la profezia, lentamente, e con fatica l’oracolo riprende i sensi, senza tuttavia ricordarsi nulla di quanto detto.

Fasi di sviluppo della Vista

  • Dai 6 ai 12 anni (I/II anno) : vaghe sensazioni positive e negative. Sono percezioni involontarie e di cui non si ha modo di capire la provenienza né la correlazione a un avvenimento piuttosto che a un altro. Difficile anche riconoscerle come qualcosa di "speciale" data la giovane età e l'aspetto quasi umorale della cosa.
  • Pubertà (13-14-15, ovvero III/IV/V anno) : sviluppo graduale delle intuizioni. Le sensazioni che si avevano in precedenza sono in qualche modo meno vaghe, per quanto non sia ancora semplice accostarle a un particolare evento più o meno vicino nel tempo. A differenza di prima, però, tanto più grande è la portata dell'avvenimento che scatena l'intuizione - e tanto più si cresce in questa fascia di età - maggiore sarà l'intuizione (es: il maltempo avrà un impatto "sensoriale/emotivo" inferiore della morte di qualcuno).
  • Adolescenza (16-17-18 anni ovvero VI/VII anno) : brevi flash, sbagliati due volte su quattro. I flash in questione sono più precisi delle vaghe sensazioni degli anni precedenti, ma solo quando si tratta di un futuro relativamente vicino. Tanto più si va in là, meno nitido è il flash. L'accuratezza comporta i primi episodi di emicrania e non sempre è facile comprendere se è un flash dovuto alla Vista o una sensazione di dejà-vu.
  • Prima maturità (19-21 anni) : prime visioni più chiare dei brevi flash precedenti ma non ancora vere e proprie visioni complete. Talvolta sbagliate, non è raro che siano molto nitide su oggetti, luoghi o persone "chiave" dell'avvenimento che riguardano ma molto vaghe in tutto il resto, non aiutando del tutto a dare una connotazione precisa ma dando di certo un'idea più focalizzata dei flash dell'adolescenza. Proprio per questo gli episodi di emicrania possono aumentare ed essere affiancati da spossatezza. Insieme all'adolescenza questa è la fase in cui è più difficile distinguere la realtà dalla visione.
  • Dai 22 ai 30 anni: miglioramento e stabilizzazione delle visioni, dove non è più un solo elemento portante a essere chiaro ma anche una o più parti del suo contesto. Tanto più ci sono tentativi di esercitarsi nella distinzione tra realtà e visione, nonché nel controllo generale del Dono, quanto migliore sarà anche la sanità fisica e mentale del Veggente.
  • Dai 31/32 in poi: visioni e/o sogni più affidabili, con una maggiore chiarezza anche in quel che si vede. Le visioni non sono comunque da considerarsi accurate al 100%, ma possono essere certamente un'indicazione meno aleatoria di prima. I problemi di concentrazione del Veggente non sono spariti, ma il distacco dalla realtà in cui si tendeva a cadere in precedenza è più gestibile.


Man mano che aumenta l'età e gli studi nel campo, chi è dotato della Vista può migliorare le visioni e diminuire la perdita di concentrazione che l'emersione dalle visioni comporta. (Esempio: un pg che ha votato la propria vita al controllo della vista, esercitandosi, seguendo mentori, o un corso di studi in divinazione sulla vista, sarà più stabile rispetto ad uno della stessa età che si è concentrato su altre priorità.)

NB: Questo schema è indicativo, non assoluto. I flash visivi possono, soprattutto se gestiti dal fato, spaziare tra le categorie, fondamentale resta la coerenza nel gestire quanto un pg possa o meno capire quello che vede.
NB2: La vista in giovanissima età può e non può portare dei disagi. Un pg affetto dalla vista potrà essere tardivo a parlare, oppure essere estremamente timido o estroverso. Ogni pg può pensare di svilupparlo in maniera diversa, Ma in nessun caso può essere patologico/caso umano. Disagio sì, ma la coerenza e la giocabilità prima di tutto.

Strumenti e l’utilizzo dell’occhio interiore

Tra i principi della divinazione, l’occhio interiore è uno strumento che si utilizza per entrare in contatto con forze magiche e naturali che permettono una lettura più approfondita del mondo. E' come se riuscissero a leggere tra le righe di una realtà invisibile o come una rete di connessione trasversale che tocca ogni aspetto del mondo magico. Chi ha il dono della vista è più sensibile a questa realtà. Per questo la divinazione classica utilizza degli strumenti che aiutano il mago o la strega senza il dono a cercare di prevedere o intuire qualche cosa, ma con una forte dose di interpretazione che spesso può essere errata. Chi ha la Vista, invece, con il tempo impara ad utilizzare questi strumenti come forma di concentrazione superiore. I più esperti arrivano addirittura ad utilizzare la sfera di cristallo come schermo, la quale attraverso il tocco incanala la visione e la proietta nei fumi della sfera.

Capacità e Limiti

Un Veggente non può vedere TUTTO. Si tratta di un grande potere, ma se bastasse un Veggente per scoprire ogni cosa qualsiasi attività criminale sarebbe stroncata sul nascere, tanto per fare un esempio. In più, a fronte della possibilità che il futuro ha di poter cambiare in qualsiasi momento, è complesso avere certezze assolute. Un Veggente può avere un'intuizione o una sensibilità particolare (cose che ha anche una persona normale), ma non è in grado di leggere i sentimenti come potrebbe fare un Empatico. Quindi comprendere le persone dipende più da una predisposizione personale che dal possesso della Vista.
Un Veggente è più sensibile mentalmente. La sua fine percezione delle fonti magiche gli permette di comprendere le cose più a fondo o vedere "lontano", ma questo penalizza la vita concreta. Infatti può avere difficoltà di concentrazione e attenzione, può essere sbadato e può doversi impegnare molto per non farsi sopraffare dalle visioni. Quando opera qualcosa di più complesso (la ricerca di una persona scomparsa o un rituale) subito dopo ha bisogno di riposo e nutrimento.
Il motivo per cui solitamente i Veggenti sono più eccentrici è proprio perché si trovano in bilico tra realtà della mente e realtà concreta che li circonda e sono, quindi, costretti a rifugiarsi dietro ad atteggiamenti insoliti e abitudinari che possano, in un certo qual senso, far loro da àncora per la realtà (vestiti sgargianti, preferenza per un certo cibo, cura per un dato animale e così via).

Bonus

  • Sensibilità alla percezione della magia
  • Possibilità di vedere sprazzi di eventi passati, presenti e futuri (seppur nebulosi)
  • Capacità di comprensione profonda delle cose


Malus

  • Difficoltà di concentrazione
  • Maggiore impegno mentale per distinguere ciò che vede dalla realtà presente
  • Occasionale deficit d'attenzione, distrazioni, sbadataggine
  • Meno ci si esercita nel controllo del dono, meno diventa affidabile con il tempo



Requisiti di base

On

  • Essendo una capacità innata, non c'è nessun requisito ON.

Off

  • Buone capacità di roling
  • Presenza e costanza di gioco



Tetto massimo di pg con la Vista ad Hogwarts

2 studenti

Attualmente occupati da

  • Aurora Buchanan (VII anno, Corvonero)
  • Brandon Lewis (III anno, Grifondoro)