Zulāl

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Cura delle Creature Magiche: Programma della materia
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Zulāl
Aspetto: Invertebrato dal corpo molle ed allungato con una simmetria bilaterale e poco più grande di un dito umano. Dalla pigmentazione superficiale color sabbia, lo strato più esterno del suo corpo è caratterizzato da macchie giallognole e si distingue grazie ad una bioluminescenza latente prodotta dalla sacca interna che percorre interamente il suo corpo. Diversamente dal Vermicolo, di cui è lontano parente, è possibile distinguere la testa grazie a due piccoli occhielli posti nella parte bassa del encefalo. Vermacqua.jpeg
Zona: Nella categorizzazione moderna si individua ufficialmente nella zona del Nord Africa, ma sono diffusi nelle aree desertiche, sopravvivendo facilmente anche nelle zone più ostili all'uomo.
Capacità: Caratteristica peculiare di questa Creatura è la sacca al suo interno. Essa è una naturale riserva d'acqua potabile, densamente mineralizzata, che permette la reidratazione della persona che la beve. Il Zulāl, se spremuto manualmente, non muore ma cercherà riparo nel terreno per cinque giorni, in modo da ricostituire la riserva d'acqua.

È una Creatura dalle capacità filtranti, stabilisce un rapporto simbiotico adattivo con le piante dell'ambiente circostante permettendo la proliferazione della vegetazione nel tempo, sopperendo all'assenza delle condizioni ottimali per uno sviluppo della pianta stessa.

Cibo: Data la natura della sua terra di origine, questa particolare Creatura ricava il nutrimento dai microrganismi nocivi presenti nei substrati del terreno e dalle larve degli insetti.
Proprietà e note: Noto fin dall'antichità alle popolazioni nomadi del deserto, costituiva la fonte primaria per l'esistenza delle oasi del deserto in cui le carovane sostavano nelle loro attraversate. Con l'istituzione dello Statuto di Segretezza e l'attività di contenimento e separazione delle Creature Magiche è stato progressivamente dimenticato dalla popolazione babbana, anche grazie all'alimentare e fortificare la mitizzazione di queste oasi nell'immaginario collettivo. Anche nel Mondo Magico la sua funzione di approvvigionamento d'acqua potabile è stata progressivamente abbandonata nel tempo, grazie alla diffusione dell'incantesimo di estensione che permette di aumentare la portata d'acqua delle borracce, massimizzando i litri in poco ingombro del peso.

Nella malaugurata idea si volesse incidere, magicamente o meno, la pelle del vermacqua per privarlo della sua sacca interna, oltre alla morte della Creatura si andrà a ledere la potabilità dell'acqua contenuta, rendendola pericolosa e tossica per la salute. Questo fattore di protezione ha determinato, nella mitologia nomade più legata alla religione islamica, l'associazione dicotomica di purezza per l'interno del Zulāl, contrapposta all'impurità delle sue carni.

È una delle Creature per cui il corso di specializzazione "Egitto e vicino Oriente" della Gringott fa delle lezioni di approfondimento agli Spezzaincantesimi frequentanti, specie se non hanno seguito la materia di Cura delle Creature Magiche durante i loro anni scolastici.

Facilmente adattabile ad altre condizioni climatiche, l'eccessiva proliferazione di questa Creatura Magica - che vede come nemici naturali solo serpenti del deserto ed i Tohru - ha portato di recente a generare un mercato distributivo verso l'Europa, come ausiliare della gestione delle piante in campo erbologico e non senza generare un preliminare interesse nel campo pozionistico a fronte delle sue peculiarità difensive e filtranti.