Rowle e i CastigaBabbani

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Questi appunti sono di proprietà di Marco (William McBryant), Jessica (Rosmilda Welkentosk) e Simone (Ailbeart McKalleart). Hanno collaborato: Vincenzo (Vincent Stars) e Marco (Gregor Darsel). Ne è vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicita autorizzazione degli autori e senza l'attribuzione della paternità.

Capitolo XXVII: I Castiga-Babbani

Grazie alla fondazione del Ministero della Magia le cose, in Gran Bretagna, iniziarono a procedere nel migliore dei mondi. Il difficile procedimento di distacco con la Comunità dei Babbani era ormai quasi del tutto effettuato quando , nel 1718 Ulick Gamp, primo Ministro della Magia, si spense alla veneranda età di 117 anni. Il Wizengamot , all’interno del quale erano confluiti tutti i Membri del vecchio Consiglio dei Maghi, dovette affrontare il problema di come designare il successore di Gamp: quest’ultimo infatti, troppo preso dalla creazione di nuovi Uffici e dalle modalità d’applicazione dello Statuto di Segretezza Internazionale, non aveva mai affrontato la questione dell’elezione. In passato il Capo del Consiglio dei Maghi veniva eletto dai membri stessi del Consiglio, ma ora i tempi richiedevano una maggiore partecipazione da parte della Comunità.

Il 13 Novembre del 1718 il Wizengamot , dopo due mesi dalla morte di Gamp, si decise ad indire un’elezione popolare aperta a tutti i Maghi e le Streghe al di sopra dei 17 anni residenti in Gran Bretagna. Ora, in seguito alla promulgazione dello Statuto di Segretezza e delle persecuzioni che lo resero necessario, il sentimento anti-babbano era radicato fortemente in quasi tutte le famiglie magiche più antiche. Molti di queste smisero di fraternizzare coi i Babbani e di contrarre matrimonio con loro: l’abitudine di sposarsi tra consangunei, già diffusa in passato, riprese piede e nacquero le prime discriminazioni verso coloro che erano in qualche modo imparentati con dei Non-Maghi.

In virtù di questo ‘umore di massa’ come successore di Ulik Gamp venne eletto, il 17 novembre del 1718, Damocles Rowle (in carica dal 1718-1726) noto come ‘Castiga-Babbani’, nomignolo affibbiato nella Comunità magica settecentesca a coloro che dichiaravano di disprezzare profondamente i Babbani, al punto di torturarli o infastidirli segretamente come vendetta per le passate persecuzioni.

Durante il suo incarico Rowle non mancò di rimarcare il suo disprezzo per i Babbani, e nel 1720 arrivò a approvare il disegno di legge ‘Salvaguardia dell'incolumità dei maghi contro babbani pericolosi’’ che lasciava ampia libertà di ‘difesa personale’ in caso di attacco da parte dei Babbani, arrivando a giustificarne anche l’uccisione. (Oggi questa legge è stata rivista, e ha tutt’altra funzione).

La Confederazione Internazionale dei Maghi guardava a Rowle con una certa avversione, e non mancò di invitarlo formalmente a edulcorare le sue ideologie. La goccia che decretò il tracollo della politica di Rowle arrivo nel 1733: a Londra imperversavano squadre di ‘Castiga-Babbani’, i quali si dilettavano a stregare e maledire Babbani indifesi nei vicoli della città. Ebbene quando in una di queste ‘caccie’ ben ventisette Babbani, Rowle si rifiutò di punire i responsabili: La Confederazione Internazionale intervenne, costringendo Rowle a dimettersi, nonostante una buona fetta di Inglesi lo considerasse un eroe. Al suo posto venne eletto Perseus Parkinson (in carica dal 1733 al 1747).

Parkinson salì in carica con l’idea di ripercorrere, in maniera meno radicale, le orme del suo predecessore: era infatti convinto che l’odio della Comunità magica per i Babbani potesse essere sfruttato per ottenere consensi. La vittoria di Parkinson era infatti stata un colpo di fortuna: il favorito sembrava il suo avversario politico, Eldritch Diggory, e la sua sconfitta fu un vero colpo di scena. Tormentato dal timore di perdere la propria carica, Parkinson fu un ministro algido, indeciso, e durante il suo mandato vennero firmate pochissime leggi. Nel 1747 tuttavia decise di scriverne una di proprio pugno, al fine di guadagnarsi la stima della popolazione in vista delle imminenti elezioni: la legge prevedeva il divieto per Maghi e Streghe di sposare Non-Maghi.

Quattordici anni dopo le gesta di Rowle, il pubblico era stanco dell’odio verso i Babbani. Parkinson non fu quindi rieletto: Il terzo Ministro della Magia divenne quindi il suo acerrimo rivale, Eldritch Diggory.

La Prigione di Azkaban

Uno dei primi problemi che il Ministero di Rowle si trovò ad affrontare fù quello delle prigioni: il Ministero della Magia percepì che le prigioni magiche, esistenti su e giù per paesi e villaggi, fossero un rischio per la sicurezza, perché i tentativi di streghe e maghi incarcerati di fuggire causavano spesso botti, odori e spettacoli di luce indesiderati, perciò si decise per un'unica prigione. Damocles Rowle, sadico di natura, insistette sull’uso di Azkaban, una strana torre in mezzo al mare del nord, edificata nel XV secolo da un anonimo Mago oscuro. L'isola su cui la Torre si ergeva era tuttavia abitata da un grande numero di Dissennatori, e il Wizengamot cercò di opporsi: Rowle replicò che erano un vantaggio: sarebbero potuti essere sfruttati come guardie, risparmiando tempo, guai e costi.Di fronte all’opposizione di molti maghi, tra i quali studiosi dei Dissennatori e degli edifici con una storia simile a quella di Azkaban, Rowle sostenne questo programma e subito vi fu un continuo flusso di prigionieri. Nessuno di questi riuscì mai ad evadere, ma anzi iniziarono velocemente ad impazzire e a compiere i gesti più inconsulti