Differenze tra le versioni di "Loggia dell'Unicorno Nero"

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Si trova nei sotterranei di una chiesa babbana incantata in modo che nessun babbano riesca mai a notarla. In fondo alla minuscola navata c'è un altare. Basterà poggiarvi la mano munita di anello per far aprire un passaggio ad arco nella parete di fronte. Il passaggio porta a delle scale a chiocciola che si aprono infine in un vasto ambiente magicamente modificato. Un'enorme sala immersa nella penombra, con colonne a pianta quadrata che si alzano su verso un soffitto che non si vede. Il pavimento è di marmo lucido e riflette le colonne così come riflette le fiammelle azzurre disposte su di esse. A terra, una vasca rettangolare a raso suolo divide la navata in due corridoi. La vasca contiene evidentemente del liquido, nero e liscio come seta, lucido quanto uno specchio. In fondo a questa sala c'è un altare quasi a rispecchiare quello della chiesa babbana di sopra. In questa sala e su questo altare si svolge il rito di Iniziazione. Una porta di legno massiccio conduce nel resto della sede: una sala comune decisamente più illuminata e raffinata, provvista di un enorme tavola rotonda, divanetti e poltroncine di pelle scura, moquette rossa a terra e pareti ricoperte con una copertura di legno lucido, a "cassettoni". È in questa sala che si svolgono le riunioni periodiche, dette "Eiwhaz". Ancora oltre, un'ennesima porta conduce verso la Biblioteca: una vasta sala simile alla prima, le cui colonne squadrate e le pareti sono costituite da nicchie con cassetti di pietra, estraibili e contenenti pergamene e manoscritti, e talvolta manufatti, che racchiudono tutto lo scibile accumulato dalla Loggia. Ancora una volta, per aprire un cassetto bisogna prima porvi sopra il palmo con l'anello. Alcuni cassetti sono apribili solo da membri con almeno due o tre pentacoli. In questa sala, un passaggio nascosto porta alle stanze private del Magister e del Secundus.
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[[File:Loggia1.jpg|sinistra|350px]]Si trova nei sotterranei di una chiesa babbana incantata in modo che nessun babbano riesca mai a notarla. In fondo alla minuscola navata c'è un altare. Basterà poggiarvi la mano munita di anello per far aprire un passaggio ad arco nella parete di fronte. Il passaggio porta a delle scale a chiocciola che si aprono infine in un vasto ambiente magicamente modificato. Un'enorme sala immersa nella penombra, con colonne a pianta quadrata che si alzano su verso un soffitto che non si vede. Il pavimento è di marmo lucido e riflette le colonne così come riflette le fiammelle azzurre disposte su di esse. A terra, una vasca rettangolare a raso suolo divide la navata in due corridoi. La vasca contiene evidentemente del liquido, nero e liscio come seta, lucido quanto uno specchio. In fondo a questa sala c'è un altare quasi a rispecchiare quello della chiesa babbana di sopra. In questa sala e su questo altare si svolge il rito di Iniziazione.  
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[[File:Loggia2.jpg|destra|350px]]Una porta di legno massiccio conduce nel resto della sede: una sala comune decisamente più illuminata e raffinata, provvista di un enorme tavola rotonda, divanetti e poltroncine di pelle scura, moquette rossa a terra e pareti ricoperte con una copertura di legno lucido, a "cassettoni". È in questa sala che si svolgono le riunioni periodiche, dette "Eiwhaz". Ancora oltre, un'ennesima porta conduce verso la Biblioteca: una vasta sala simile alla prima, le cui colonne squadrate e le pareti sono costituite da nicchie con cassetti di pietra, estraibili e contenenti pergamene e manoscritti, e talvolta manufatti, che racchiudono tutto lo scibile accumulato dalla Loggia. Ancora una volta, per aprire un cassetto bisogna prima porvi sopra il palmo con l'anello. Alcuni cassetti sono apribili solo da membri con almeno due o tre pentacoli. In questa sala, un passaggio nascosto porta alle stanze private del Magister e del Secundus.
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===L'Anello===
 
===L'Anello===
Ogni membro che abbia già scelto il proprio Albo viene provvisto di un anello speciale fatto di oro bianco alla cui sommità è incastonata una pietra ovale, liscia e nera, che lascia intravedere venature e imperfezioni al suo interno. L'anello è provvisto di una traccia magica che viene riconosciuta per l'accesso in sede. Inoltre nella parte metallica a contatto con il dorso del dito, quindi sotto la pietra, vi è incisa la runa del proprio Albo sormontata da un numero di pentacoli pari alla propria graduatoria. Nel caso in cui al Magister serva richiamare l'attenzione di un membro, l'anello diventerà caldo. Inoltre, sotto la superficie della pietra apparirà una singola parola, a discrezione del Magister.
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[[File:Loggia3.jpg|sinistra|150px]]Ogni membro che abbia già scelto il proprio Albo viene provvisto di un anello speciale fatto di oro bianco alla cui sommità è incastonata una pietra ovale, liscia e nera, che lascia intravedere venature e imperfezioni al suo interno. L'anello è provvisto di una traccia magica che viene riconosciuta per l'accesso in sede. Inoltre nella parte metallica a contatto con il dorso del dito, quindi sotto la pietra, vi è incisa la runa del proprio Albo sormontata da un numero di pentacoli pari alla propria graduatoria. Nel caso in cui al Magister serva richiamare l'attenzione di un membro, l'anello diventerà caldo. Inoltre, sotto la superficie della pietra apparirà una singola parola, a discrezione del Magister.
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===Il Mentore===
 
===Il Mentore===

Versione delle 23:33, 31 gen 2018

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Che cos'è e di cosa si occupa

Si tratta di un'organizzazione neutrale e assolutamente non governativa. Di fatto, si interessa di accumulare e conservare conoscenza magica, così come ogni traccia di tradizioni, usanze e nozioni storiche legate ai maghi. Ma la Loggia è ben lungi dall'essere un gruppo di vecchi bibliotecari. Tra le sue fila si contano molti spiriti avventurosi, esploratori e innovatori, sempre alla ricerca di scoperte nuove, di approfondire la conoscenza magica, un po' come gli Indicibili per il Ministero. Qualsiasi mito o leggenda viene preso in considerazione e i membri della Loggia sono incoraggiati a cercarne le fonti e verificarne la veridicità. L'obiettivo è quello del raggiungimento di una completa conoscenza magica, attraverso lo studio, l'intelligenza, l'ambizione, l'intuizione, tutte virtù tipiche del Sapiente. Trattandosi della ricerca profonda del “quid magico” e della conoscenza, la Loggia non agisce contro la società o contro il potere sociale. Mantenendo una posizione neutrale, non ci sono pregiudizi o remore riguardanti le Arti Oscure, anche se vengono trattate con approccio accademico. Inoltre la Loggia non discrimina alcuna creatura né razza magica, e questo comprende ovviamente anche maghi e streghe dal sangue cosiddetto impuro. Infatti il vecchio carattere purista e conservatore si è trasformato in un orgoglio per la razza magica nella sua completezza e la preservazione della stessa. Nonostante questo, tra le sue fila è risaputo che si contano più Purosangue che altro, forse per una questione di tradizioni.

Cenni storici

Nacque nei primi del '900 come confraternita studentesca segreta, tra le mura di Hogwarts. I tre fondatori la crearono come progetto di espansione dal club Probe Litteratus, ma quando erano al settimo anno la confraternita era cresciuta a 15 membri e si era ben distaccata dal gruppo di studio iniziale. Si trattava di un gruppo chiuso di giovani intellettuali, una sorta di club esclusivo entro il quale i suoi membri potevano dare sfogo alla loro creatività, divertendosi e sfidandosi a vicenda. Quando i tre fondatori però uscirono da Hogwarts, portarono con sé la confraternita, facendola crescere e maturare nel tempo.

La Loggia abbandonò il suo ruolo di confraternita all'interno di Hogwarts attorno agli anni '50 del XX secolo, consolidando invece la sua posizione nella società magica pur rimanendo segreta. I suoi membri, tutti esponenti brillanti e capaci di famiglie Purosangue, contribuirono a strutturare la società stessa, dando alla Loggia il potenziale per diventare importante. Animata inizialmente da un orgoglio Purosangue che rifletteva un po' l'umore della sua epoca, la Loggia si proponeva come detentrice della conoscenza magica ed ereditiera di tutte le tradizioni Purosangue. Dopo la seconda guerra dei maghi e con l'inizio del periodo di apertura verso mezzosangue e natibabbani, anche la Loggia si adattò e modificò alla nuova società, diventando quello che è tutt'ora.

Nome e simbologia

Essendo legata alla conoscenza e alla magia, fu scelto l'unicorno come simbolo proprio perché rappresenta il potere magico e la saggezza. Di base bianco, fu associato al colore nero per sottolineare le due medaglie della magia ed abbracciare entrambe. I membri sono provvisti di un anello particolare grazie al quale possono riconoscersi tra loro e accedere alla sede della Loggia, oltre ad essere contattati dal Magister. (Leggere la sezione apposita)

Sede

Loggia1.jpg
Si trova nei sotterranei di una chiesa babbana incantata in modo che nessun babbano riesca mai a notarla. In fondo alla minuscola navata c'è un altare. Basterà poggiarvi la mano munita di anello per far aprire un passaggio ad arco nella parete di fronte. Il passaggio porta a delle scale a chiocciola che si aprono infine in un vasto ambiente magicamente modificato. Un'enorme sala immersa nella penombra, con colonne a pianta quadrata che si alzano su verso un soffitto che non si vede. Il pavimento è di marmo lucido e riflette le colonne così come riflette le fiammelle azzurre disposte su di esse. A terra, una vasca rettangolare a raso suolo divide la navata in due corridoi. La vasca contiene evidentemente del liquido, nero e liscio come seta, lucido quanto uno specchio. In fondo a questa sala c'è un altare quasi a rispecchiare quello della chiesa babbana di sopra. In questa sala e su questo altare si svolge il rito di Iniziazione.
Loggia2.jpg
Una porta di legno massiccio conduce nel resto della sede: una sala comune decisamente più illuminata e raffinata, provvista di un enorme tavola rotonda, divanetti e poltroncine di pelle scura, moquette rossa a terra e pareti ricoperte con una copertura di legno lucido, a "cassettoni". È in questa sala che si svolgono le riunioni periodiche, dette "Eiwhaz". Ancora oltre, un'ennesima porta conduce verso la Biblioteca: una vasta sala simile alla prima, le cui colonne squadrate e le pareti sono costituite da nicchie con cassetti di pietra, estraibili e contenenti pergamene e manoscritti, e talvolta manufatti, che racchiudono tutto lo scibile accumulato dalla Loggia. Ancora una volta, per aprire un cassetto bisogna prima porvi sopra il palmo con l'anello. Alcuni cassetti sono apribili solo da membri con almeno due o tre pentacoli. In questa sala, un passaggio nascosto porta alle stanze private del Magister e del Secundus.


Gerarchia e Organizzazione

  • Magister: è il capo della Loggia, generalmente corrisponde al membro più anziano ma si dà la precedenza alla disposizione caratteriale. Amministra le tante attività della Loggia con imparzialità, consultandosi con il suo vice. Segue personalmente tutti i progetti dei membri, dando loro consigli e indicazioni. Inoltre esamina personalmente ogni proposta riguardante possibili nuovi membri.
  • Secundus: è il vice, in comando in assenza del Magister. Aiuta il capo in tutte le sue manzioni ed è il primo candidato a diventare Magister nel caso quello attuale venisse a mancare.

Gli Albi

La Loggia si compone di Albi, ognuno dei quali riprende il nome di una runa e viene simboleggiato dalla stessa. Ogni Albo incarna una serie di caratteristiche e comprende i membri della Loggia che hanno fatto di quelle caratteristiche o di parti di esse il loro stile di vita, volontariamente oppure no. Per i nuovi membri, l'albo di appartenenza viene scelto tramite un colloquio con il Magister o il Secundus, dopo il rituale d'iniziazione.

  • Algiz: i membri di questo Albo sono anche definiti Alfieri. Sono quei maghi e streghe che convivono in simbiosi con la propria bacchetta.
  • Kenaz: l'Albo di curatori e guaritori ma anche, più in generale, di coloro che mettono al servizio del prossimo le proprie capacità.
  • Jera: l'Albo di coloro che vivono a stretto contatto con la natura e gli agenti naturali e che basano su essi la loro conoscenza.
  • Ansuz: L' Albo dei diplomatici e di tutti coloro che fanno della comunicazione e della parola, una virtù.
  • Mannaz: composto da membri dell'istruzione o della ricerca, quindi personalità accademiche legate a branche specifiche della magia non incluse negli altri Albi.

I tre Pentacoli

Esiste una graduatoria in ogni Albo per distinguere i nuovi arrivati dai membri senior e dai veterani. Viene rappresentata con un pentacolo per i primi, due per i secondi e tre per i terzi. A seconda della quantità di pentacoli, si può accedere direttamente ad un pool maggiore di conoscenze ed informazioni contenuti nella Biblioteca. Altrimenti, è sempre possibile ricorrere ad un Mentore o ad un membro più anziano per ottenere le stesse informazioni.

L'Anello

Loggia3.jpg
Ogni membro che abbia già scelto il proprio Albo viene provvisto di un anello speciale fatto di oro bianco alla cui sommità è incastonata una pietra ovale, liscia e nera, che lascia intravedere venature e imperfezioni al suo interno. L'anello è provvisto di una traccia magica che viene riconosciuta per l'accesso in sede. Inoltre nella parte metallica a contatto con il dorso del dito, quindi sotto la pietra, vi è incisa la runa del proprio Albo sormontata da un numero di pentacoli pari alla propria graduatoria. Nel caso in cui al Magister serva richiamare l'attenzione di un membro, l'anello diventerà caldo. Inoltre, sotto la superficie della pietra apparirà una singola parola, a discrezione del Magister.


Il Mentore

Solamente i membri con almeno due pentacoli possono presentare nuovi candidati al Magister ed avvicinarli. Ogni membro è stato iniziato da un Mentore. Anche una volta entrato nella Loggia, il Mentore rimane la figura di riferimento a cui rivolgersi nella normalità per qualsiasi cosa. Si tratta di una forma di rispetto e non di gerarchia.

"Eiwhaz", la Riunione

Ogni due mesi il Magister indice una riunione che coinvolge tutti i membri senza distinzioni. In questa riunione si discute dei progetti di ogni singolo membro. Il Magister controlla i progressi di ognuno, spingendolo a lavorare per il raggiungimento a piccole dosi dell'obiettivo e incoraggiando chiunque possa esserne in grado ad aiutare gli altri membri. la Loggia crede fortemente che sia l'unione dei singoli progetti a portare al compimento dell'obiettivo finale.


L'iniziazione e le Regole

La Loggia è regolata da un suo statuto conosciuto da ogni membro. I nuovi iniziati dovranno giurare su ognuna delle singole regole, facendola precedere dalla formula "Giuro solennemente che" e pronunciandone il contenuto in prima persona. Le regole sono:

  • Non parlare mai a nessuno della Loggia dell'Unicorno Nero, né dell'ubicazione della sua sede, delle sue gerarchie e tradizioni, delle identità e degli studi dei suoi membri e di qualsiasi altra informazione che la riguardi.
  • Non diffondere informazioni sulle scoperte raggiunte dalla Loggia dell'Unicorno Nero, salvo diverse disposizioni del Magister al riguardo
  • Dedicare tempo ed energie alla Ricerca, comunicando alla Loggia dell'Unicorno Nero il proprio argomento di ricerca e promettendo di condividere con la Loggia dell'Unicorno Nero qualsiasi scoperta effettuata al riguardo
  • Rispettare e collaborare con gli altri membri, mantenendo un atteggiamento leale
  • Accettare che all'interno della Loggia valgono le Leggi della Loggia prima di quelle del Ministero. Queste richiedono Verità e Fiducia tra i loro membri e verso il Magister
  • Nel caso si individui un possibile candidato alla Loggia, parlarne innanzitutto al Magister in persona, che lo giudicherà degno o meno di essere avvicinato alla Loggia. (Solo previa autorizzazione, il membro che ha individuato il candidato avrà il permesso di parlargli liberamente della Loggia, per gradi, invitandolo ad unirsi e diventando di fatto il suo Mentore)

L'iniziazione avviene tramite una cerimonia davanti a tutti quanti i membri della Loggia provvisti di una maschera a metà bianca e a metà nera. Anche il Mentore che ha introdotto l'iniziato indossa la maschera e così pure Magister e Secundus. L'iniziato fa il suo giuramento con la mano della bacchetta sul cuore, poi si provoca un piccolo taglio sul palmo della stessa mano e tramite una penna speciale vi attinge il sangue. A questo punto viene informato con una formula di rito dal Magister che apporre la sua firma sul Registro che contiene il nome di ogni membro comporta delle responsabilità e che nel caso infranga le Regole, pagherà con il suo stesso sangue. In pratica è una specie di patto infrangibile con conseguenze fino alla morte (dipende da quale regola viene infranta). La cerimonia si conclude quando l'iniziato apporrà la sua firma sul grosso Registro, venendo poi accolto da ogni membro che si toglie la maschera.