Lo Statuto di Segretezza Internazionale

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Questi appunti sono di proprietà di Marco (William McBryant), Jessica (Rosmilda Welkentosk) e Simone (Ailbeart McKalleart). Hanno collaborato: Vincenzo (Vincent Stars) e Marco (Gregor Darsel). Ne è vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicita autorizzazione degli autori e senza l'attribuzione della paternità.

Capitolo XXIV: Lo Statuto di Segretezza Internazionale

Come già detto il problema delle persecuzioni da parte dei Babbani era stato affrontato più volte dalla Confederazione Internazionale, senza però che si arrivasse a una vera soluzione. Le Creature magiche ormai erano quasi tutte confinate in riserve protette, cosi come le piante, e molti Maghi e Streghe avevano scelto di vivere in Villaggi a sé stanti, lontani dai centri non-magici. Una svolta si ebbe nel 1689, quando fu proposto un possibile Statuto di Segretezza. Molti Paesi erano contrari a questa drastica misura, e per anni il disegno di legge venne discusso animatamente.

Poi arrivò il 1692: le stragi di Salem, in cui molte giovani Streghe vennero bruciate sul rogo, spinsero la Confederazione Internazionale a promulgare il tanto discusso Codice Internazionale di Segretezza Magica (C.I.S.M.). La Comunità magica entrò quindi in clandestinità. La riunione per prendere questa grave decisione durò ben tre settimane, ma alla fine Pierre Bonaccord firmò lo Statuto di Segretezza Internazionale che sanciva il totale distacco dei Maghi dai loro simili Babbani il 31 Dicembre 1692. Determinante per questa vera e propria rivoluzione fù lo sviluppo degli incantesimi che modificano la memoria. Il passo successivo fù la creazione di squadre addette a questa particolare, quanto delicata, magia. Negli archivi di tutto il Mondo sparirono documenti riguardanti la stregoneria, l’aiuto di Maghi e Streghe nelle guerre, e, col tempo, i Babbani dimenticarono l’esistenza stessa della Magia.

Clausola 64

«Quando si trovano con i Babbani, i Maghi e le Streghe dovranno adottare un abbigliamento completamente babbano, conforme il più possibile alla moda del tempo. Gli indumenti dovranno essere adatti al clima, alla regione geografica e all'occasione. Non è permesso indossare in presenza di Babbani vestiti a cui siano state apportate personali modifiche o ritocchi».[1]

Clausola 73
«Ciascun ente governativo magico sarà responsabile dell'occultamento, la cura e il controllo di tutti gli animali, gli esseri e gli spiriti magici viventi entro i confini del suo territorio. Se una de queste creature dovesse danneggiare la comunità Babbana o attirarne l'attenzione, l'ente governativo della nazione in causa sarà sottoposto a misure disciplinari da parte della Confederazione Internazionale dei Maghi».[2]