L'eredità di Grindelwald

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L'Eredità di Grindelwald

Quando nel 1945 la fine della Prima Guerra dei Maghi riportò la pace nella Comunità dei Maghi, gli ideali di Grindelwald non vennero del tutto accantonati: molti Studiosi e Ricercatori cominciarono a chiedersi se l'unico errore di Grindelwald fosse stato l'utilizzo della forza per imporre le proprie ideologie. Effettivamente la prospettiva di un mondo dominato dai Maghi non sembrava cosi infattibile: in passato la mancanza di 'contatti' tra realtà magiche europee aveva portato a una razza debole, ma con la nascita della Confederazione Internazionale Maghi e Streghe ormai rappresentavano una vera e propria forza, come dimostrato con la chiamata a raccolta del primo esercito della Confederazione.

Mentre si discuteva al riguardo, un altra disputa tornò a galla: la disputa sul sangue puro. Era possibile che il sangue babbano nelle vene dei Mezzosangue rendesse i loro poteri più fiacchi, meno efficaci? Questo portò a una vera e propria discriminazione, e quando Nobby Leach venne eletto Ministro (in carica dal 1962 al 1968) la vecchia guardia purosanguista si sollevò in segno di protesta, e molti dei suoi esponenti abbandonarono i propri incarichi governativi per protesta. Leach era infatti nato babbano, il primo Ministro della Magia britannico con un simile stato di sangue. Il suo incarico comunque non mancò di vittorie politiche, ma nel 1966 alcuni lo accusarono di aver manomesso le scope della squadra bulgare alla finale della Coppa del Mondo per far vincere l'Inghilterra. Due ani dopo fu costretto a ritirarsi per una brutta e misteriosa malattia.(su cui abbondano le teorie di complotto). Il suo successore, Eugenia Jenkins (in carica dal 1968 al 1975) gestì in modo competente le rivolte purosanguiste durante le manifestazioni per i diritti dei Maghinò dei tardi anni Sessanta, ma si trovò presto ad affrontare la prima ascesa di Lord Voldemort. La Jenkins fu presto estromessa dalla carica di Ministro per inadeguatezza.