L'Origine della Magia

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'CAPITOLO III° 'L'Origine della Magia' .

Capitolo III°: L'Origine della Magia

Ci sono sempre stati esseri umani dai poteri eccezionali, come sono sempre esistiti draghi, grifoni ed altre creature magiche. La Magia è quindi nata con i primi uomini del genere Homo e della specie Sapiens Sapiens, nella preistoria. Per fare un esempio pratico, si può immaginare la magia come un talento particolare di un individuo o di un gruppo di individui. I maghi primitivi uccidevano gli animali selvatici facendo levitare una clava invece di usare la forza fisica o scagliando dardi di energia magica che neanche loro spiegavano, attribuendone la provenienza a qualche Divinità bonaria, come si può capire da alcuni dipinti rupestri. Alcuni incantesimi sono anche riusciti a rilevare tracce di magia in alcune rocce, ma talmente deboli da risultare poco attendibili. In effetti la magia primitiva era qualcosa di molto spontaneo, come la magia che si manifesta in un neonato,il quale è incapace di controllarla adeguatamente. E' tuttavia probabile che proprio la magia abbia contribuito a rendere più coscienti alcuni 'Maghi primitivi' dando vita ai primi esemplari di Sapiens Sapiens, che a loro volta impartirono ai loro compagni non-maghi lezioni su come sopravvivere. Non è da escludere il fatto che lo stesso fuoco fu scoperto tramite un incantesimo scagliato in un momento di freddo intenso,ma questa è solo una supposizione, anche se molto probabile, dato che le fiamme sono un tipico effetto collaterale da incantesimo errato. Bisogna anche dire che probabilmente questi Individui incanalavano i loro poteri tramite clave o lance di pietra senza neanche rendersene conto e che quindi il tutto risultava inefficiente, in quanto la pietra e il legno non sempre si rivelano buoni catalizzatori.

Da quel momento la magia si è tramandata e perfezionata, arrivando fino a quella che noi pratichiamo ed utilizziamo tutti i giorni per gli usi più svariati, dal semplice incantesimo tacitante castato sulla sveglia la mattina presto allo schiantesimo scagliato al nemico del cuore.