L'Ordine di Merlino e la Lega di Morgana

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Capitolo XVIII: L’Ordine di Merlino e la Lega di Morgana

Merlino continuò a essere il consigliere di fiducia del re per molti anni, facendo a tutto diritto parte della corte di re Artù e potendo essere considerato un Cavaliere della Tavola Rotonda d’altro canto. La sua fama cominciò a diventare immensa e la sua magia anche. Tuttavia, molti suoi adepti maghi, quasi infervorati dalle conquiste fatte nel campo della Magia, cominciarono a coltivare una certa ostilità nei confronti dei babbani: perché sottostare alle leggi di un re babbano, quando lo si può trasfigurare in un rospo a proprio piacimento?! E’ così che una parte dei seguaci di Merlino si allontanarono dal loro maestro, accogliendo, invece, i propositi della strega Morgana, che aveva continuato a studiare la Magia Oscura.

Formarono così una Lega, la Lega di Morgana, con l’obiettivo di conquistare il mondo babbano e farlo sottostare alle leggi dei Maghi. Molti storici magici, tra cui i fratelli Lopez e Xang Zihi, la reputano, tra i tanti fattori che hanno contribuito a rendere ostile e malvagia la Magia agli occhi dei Babbani, una delle motivazioni più valide e antiche. Gli Adpeti di Morgana cominciarono così a terrorizzare i Babbani, perfezionando soprattutto il Confundus come Incantesimo di attacco. Ancora oggi, infatti, un particolare effetto ottico, nella fisica babbana, è chiamato proprio Effetto Fata Morgana (dal libro “Ma i Babbani ci fanno o ci sono?” di Lorenz Bell). Merlino, tuttavia, non rimase fermo a guardare e creò l’Ordine di Merlino, appoggiato, ovviamente, da Re Artù e dai Cavalieri della Tavola Rotonda.

La Lega di Morgana e l’Ordine di Merlino arrivarono ben presto allo scontro diretto. Epico fu lo scontro tra Merlino e Morgana, trasfigurata in un drago. Hans Miller sostiene (in “I draghi più famosi della Storia della Magia”) che il drago in cui si trasfigurò Morgana fosse lo stesso messo in fuga da Merlino tanti anni prima, che viveva alle rive del Lago, sotto terra. Ma forse, è soltanto una leggenda. Tuttavia, Morgana non venne uccisa da Merlino, ma riuscì a fuggire, smaterializzandosi (nella Storia della Magia è forse uno dei primi cenni che abbiamo di questa pratica). La Lega di Morgana venne sciolta, mentre l’Ordine di Merlino non cessò di esistere. Tuttora persiste, accogliendo tra i suoi tutti i più meritevoli maghi, che in particolare si sono distinti in imprese o studi e invenzioni determinanti per il Mondo Magico.

La Strega Morgana Morgana sarà tua sorella” di Patrick Ingiurius

Nella Storia della Magia, Morgana è un personaggio femminile da grandi poteri magici, spesso antagonista del più celebre mago Merlino. Nella “Vita di Merlino” della Bath, si dice che Morgana sia la più vecchia di nove sorelle che governano su Avalon, mutaforma e guaritrice tanto che alcune volte è stata ritratta nei libri di Storia della magia intenta a guarire Merlino. Morgana era la figlia della madre di Artù, Lady Igraine, e del suo primo marito, Gorlois, duca di Cornovaglia; Artù Pendragon, figlio di Igraine e di Uther Pendragon, era dunque suo fratellastro. Morgana ereditò parte della magia della Terra di sua madre. Aveva due sorelle maggiori. Da “Morgana sarà tua sorella” di Patrick Ingiurius, apprendiamo che ella è infelicemente sposata con Re Urien di Gore, e Owain mab Urien è suo figlio.La storia della maga è intrinseca a quella di Merlino. Infatti si racconta che il re in carica Uther, figlio di Vortigern, costrinse il grande mago a trasfigurarlo in Gorlois di Cornovaglia così da poter entrare nel castello di Tintagel e poter possedere la moglie di questi, Lady Igraine.

È proprio così che la vita di Artù e quella di Morgana s’incrociano. Molti dicono che proprio questo legame faccia scattare la scintilla di rabbia ed invidia all’interno della strega. Ma questo non è il solo episodio dove Arthur e Morgana si vedono uniti con forza. Difatti entrambi , quando erano ancora dei ragazzi, seguirono un particolare addestramento ad Avalon. Morgana, destinata a dinventare sacerdotessa madre, acquisì i poteri magici della Terra e tutte le caratteristiche magiche, inizialmente buone, poi inevitabilmente inclini alla malvagità, che la renderanno una degna rivale di Merlino. Artù invece seguì un addestramento mirato a costruire un giovane di forte fibra morale e astuzia che avrebbe permesso il futuro re di Camelot a unire tutti i popoli d’Inghilterra che professavano sia la religione celtica che quella nuova, il cattolicesimo. In questa loro avventura i due ragazzi sono colti dal sentimento della passione, così forte da far nascere un unico e bellissimo frutto, Mordred. Si narra anche, in “Ma Merlino ci fa o ci è?” di Morgan Testamatta, che per un periodo il grande mago dell’epoca, grazie al quale possiamo praticare la magia come la intendiamo oggi, sia stato maestro e consulente della strega, rivelandosi poi un madornale errore visto la rivalità che sfocia tra i due maghi. Molti pensano, come si può leggere in “Morgana: mille ed un volto” di Phosphor Zephir che Morgana inizialmente veniva scambiata come una piccola Megera con un potenziale magico diverso dai suoi simili. Solo più tardi, come ci racconta sempre Zephir, chi le stava intorno si accorsero che la giovane aveva tutte e cinque le dita a loro posto.

Continuando l’excursus che riguarda Morgana, troviamo all’interno della storia il primo scontro vero e proprio tra il Merlino e lei, il tutto iniziato per la successione al trono. Precedentemente abbiamo incontrato la figura di re Uther, padre di Artù, “patrigno” di Morgana. Alla sua morte, una grande lotta per la successione, regolata dalla Spada nella Roccia, vedono come pretendenti il fratellastro della strega, Artù, figlio illegittimo del re, appoggiato da Merlino e Gamete, futuro sovrano e figlio legittimo di re Uther, appoggiato da Morgana. La vicenda è pienamente trattata in “Melino e la strega Morgana: nemici o amici?”: la battaglia tra Merlino e Morgana vede vincitore il mago che incorona Arthur nuovo re, dopo che questi ha estratto Excalibur dalla roccia, e Morgana bandita dal regno. Mentre Merlino inizia a vivere la sua lunga esperienza come consigliere del re, Morgana vive un periodo abbastanza buio nei pressi della foresta di Camelot. Alcuni libri tra cui “La selva oscura di Morgana” di Freud Lloyd Greengarden, parlano di un avvicinamento della strega alle arti della Terra potenziate con le conoscenze celtiche sui legami runici tra animo magico e animo terrestre (inteso come Terra). Molto spesso infatti studiosi di rune antiche vagano per le foreste della Britannia per trovare le rune di Morgana che, si dice, contengano un grande potenziale magico ancora oggi.

Così, sicura di essersi arricchita in mezzi e potenza, Morgana torna all’attacco. Dopo essersi arricchita abbastanza di Magia Oscura e cogliendo in grembo il malcontento di alcuni adepti di Merlino (questi non volevano sottostare ad un mago Babbano) fonda la Lega di Morgana, con l’obiettivo di conquistare il mondo babbano e farlo sottostare alle leggi dei Maghi. Molti storici magici, tra cui i fratelli Lopez e Xang Zihi, la reputano, tra i tanti fattori che hanno contribuito a rendere ostile e malvagia la Magia agli occhi dei Babbani, una delle motivazioni più valide e antiche. Difatti, allora, lo Statuto di Segretezza non era ancora in vigore e neanche presente lontanamente nella mente delle maggiori autorità magiche visto che il rapporto magico-babbano non dava segni di squilibrio o rottura. Così la vita di Merlino s’intreccia ancora con quella di Morgana poiché il mago fonda l’Ordine di Merlino, appoggiato da re Arthur e i Cavalieri della Tavola Rotonda. La Lega di Morgana e l’Ordine di Merlino arrivano allo scontro diretto, ma ha la meglio il mago, che supportato dai Babbani e dai suoi maghi rimasti ancora fedeli alle sue ideologie, riesce a sconfiggere i fedeli di Morgana. Epico è lo scontro tra Merlino e Morgana, trasfigurata in un drago. Hans Miller sostiene (in “I draghi più famosi della Storia della Magia”) che il drago in cui si trasfigura Morgana sia lo stesso messo in fuga da Merlino tanti anni prima, che viveva alle rive del Lago, sotto terra. Ma forse, è soltanto una leggenda. Tuttavia, Morgana non viene uccisa da Merlino, ma riesce a fuggire, smaterializzandosi (nella Storia della Magia è forse uno dei primi cenni che abbiamo di questa pratica). La Lega di Morgana viene sciolta e Morgana si ritrova ancora una volta esiliata dal regno di Camelot. Morgana riuscì comunque a vendicarsi contro il fratellastro, Artù: aizzandogli contro loro figlio, Mordred,organizzò un possente attacco a Camelot. Munì il figlio di una spada magica, simile ad Excalibur, Clarent: Padre e Figlio si sconfissero a vicenda.

Ultima parte degna di nota è raccontata nel poema “Merlino” di Robert de Boron: si narra infatti che la strega, per distrarre Merlino durante l’attacco a Camelot, probabilmente si trasfigurò in una bellissima donna che convinse il mago a donarle tutti i poteri magici prima di imprigionarlo in un castello invisibile per l’eternità confermando una profezia secolare della famiglia di Merlino. Altri invece, come racconta Ignatius Meschol in “Amore in boccetta”, sostengono che Morgana non si sarebbe mai sognata di trasfigurarsi in una donna stupenda visto l’abilità di Merlino nella Trasfigurazione. Probabile invece è la somministrazione di un Infuso d’Amore abilmente preparato dalla strega per poter soggiogare il mago carente nell’uso del calderone