Il Primo Periodo d'Oro della Magia

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Questi appunti sono di proprietà di Marco (William McBryant), Jessica (Rosmilda Welkentosk) e Simone (Ailbeart McKalleart). Hanno collaborato: Vincenzo (Vincent Stars) e Marco (Gregor Darsel). Ne è vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicita autorizzazione degli autori e senza l'attribuzione della paternità.

Capitolo XXI: Il Primo Periodo d’oro della Magia

"Primo periodo d’Oro della Magia" è chiamato quel lasso di tempo che va dal 1400 c.a al 1700 e viene chiamato in questo modo per la grande prosperità e ricchezza della Comunità magica e per il gran numero delle invenzioni in ogni campo delle Arti Magiche, che non ha visto eguali in nessun altro periodo storico della Magia. Superata l’età medioevale il Mondo dei Maghi conobbe un periodo di relativa tranquillità: grazie soprattutto alle Organizzazioni come il Consiglio dei Maghi in Gran Bretagna, le persecuzioni dei Babbani si attenuarono, complice anche lo smodato interesse per la cultura e la maggiore apertura mentale che ne seguì dopo il Medioevo . Provvidenziale fù la creazione di riserve protette all’interno delle quali cominciarono a essere indirizzate le Creature magiche, seppure con qualche difficoltà.

Molte discipline magiche vennero perfezionate e ampliate, dunque, come ad esempio l’Alchimia. Oltre al Mago Paracelso (1493–1541), noto per i suoi esperimenti in campo alchemico, un altro famosissimo alchimista fù Nicolas Flamel (Pontoise, 28 settembre 1926 – Parigi, 1992) che riuscì dove generazioni di Maghi prima di lui avevano fallito: scoprì il segreto della Pietra filosofale. Quando la notizia trapelò lui e sue moglie furono costretti a ritirarsi nell’anonimato, dove rimasero fino alla morte soggiunta nel 1992. Altre personalità degne di nota sono Gunhilda di Gorsemoor (1556–1639), la quale scoprì la cura per il vaiolo di drago, malattia che da sempre rappresentava una vera e propria piaga per la Comunità magical. Nell’ambito degli Incantesimi, c’è una particolare fioritura e perfezionamento degli Incantesimi Trasfiguranti, fioritura che non si ricordava dai tempi di Mago Merlino. Per esempio, viene messo a punto l’Avifors che trasforma statue di uccelli in uccelli veri, da Harriet Rocks (1502 – 1603), il Glubus Pellucidus che trasfigura un rospo in sfera di cristallo, da Bruce Calligan (1512 – 1620). Mnemone Radford (1562 – 1649) sviluppò gli incantesimi che modificano la memoria. . Nel 1612, inoltre, venne fondato da Mungo Bonham (1560 – 1659) l’Ospedale San Mungo per Malattie e Ferite magiche.

Famoso guaritore già all’epoca, si occupò per gran parte della sua vita a questo suo ambizioso progetto, di non certo facile realizzazione. Si deve proprio a Mungo Bonham l’invenzione della Pozione cura ferite, dal caratteristico colorito viola, che è il rimedio di più immediato effetto per la cura delle ferite essendo in grado di chiuderle dopo solo una notte di distanza dall’assunzione della pozione. Ad un suo guaritore-tirocinante, tale Fabius Eyre, si attribuisce la Pozione per rifornire il sangue, che rimette a posto i livelli del sangue dopo una ferita. Ma non sono state messe a punto in questo periodo solo Pozioni curative. Infatti, intorno alla seconda metà del ‘600, fece la sua comparsa l’Elisir dell'Euforia, con l’effetto di mettere la persona che la beve di estremo buonumore. Si attribuisce la sua invenzione ad Arabella Miller (1593 – 1679), il cui nome compare ancora nella tradizione popolare in vari detti e modi di dire dei Maghi come “Meglio essere Arabella per un giorno che mai” oppure “E’ felice come Arabella”, coniati per la leggenda che vede l’inventrice della suddetta Pozione vivere gli ultimi dieci anni della sua vita in una beata estasi, conclusasi, tragicamente, con la sua morte causata dalle troppe risate.

Viene inoltre sviluppato l’Unguentum che trasforma un fiore in una boccetta di profumo del fiore stesso. Quest’ultimo venne inventato da Arterius Tyllis (1769 – 1796), mago rubacuori, conosciuto in gioventù soprattutto per le sue doti amatorie che gli permisero di acquisire una certa fama in gran parte delle famiglie nobiliari magiche e non solo. Infiltratosi nella corte reale francese, divenne l’amante della dama di compagnia preferita dalla regina Maria Antonietta, ma cadde in disgrazia con la Rivoluzione francese babbana, che per poco non gli costò la vita. Un altro incantesimo che vale la pena nominare, deve i natali a Marcus Phills (1643 – 1698) ed è l’Incantesimo Testa-Bolla, che è, a oggi, uno dei pochi metodi conosciuti che consentono la respirazione acquatica.

Quest’incanto permette di creare una bolla attorno alla testa ricca di ossigeno per una respirazione normale anche in posti come l'acqua, ma al massimo può durare un’ora. Gli Incantesimi di Attacco e in generale quelli di Duello non hanno avuto un certo sviluppo durante il Periodo d’oro della Magia per via del clima di pace e di distensione sociale. Tuttavia, Urquhart Rackharrow (1612 – 1697) inventò la Maledizione Espellivisceri, anche se è maggiormente ricordato per il suo carattere arcigno e per aver vissuto gli ultimi anni della sua vita ad Azkaban, dopo aver affatturato con la sua stessa maledizione il fratello maggiore, Paratell Rackharrow (1608 – 1652) colpevole di essere diventato più famoso di lui, avendo inventato la Strillettera.

Intorno alla prima metà del Settecento c’è stata anche l’invenzione dell’Omniocolo da parte di Roderick Hamilton (1713 – 1774) in seguito al grande sviluppo degli studi di ottica e sulle lenti. L’Omniocolo ebbe una larghissima diffusione grazie alla grande fioritura degli Sport magici in quel periodo, soprattutto del Quidditch. Infatti, le partite di Quidditch, da divertimento esclusivamente signorile e nobiliare, vennero aperte anche al semplice popolo magico e ciò ne decretò l’indiscusso successo che ancora oggi non accenna a diminuire. Intorno al 1654, inoltre, Sulle pendici del Kilimangiaro è stata invece scoperta la Rapa di Sperling nel 1752, che ha preso il nome dal suo scopritore, Joseph Sperling (1712 – 1765), commestibile, ma solo dai Goblin, viene utilizzata, dopo essere stata essiccata per dieci giorni e undici notti, come ingrediente della Pozione Rigonfiante.

Altro personaggio fondamentale per la nostra attuale conoscenza delle Creature Magiche è stato Gondoline Oliphant (1720-1799). Dopo aver studiato per i primi dieci anni della sua vita i Folletti della Cornovaglia, spostò i suoi interessi sui Troll, di cui ne studiò la vita e le abitudini per oltre trent’anni, ma ciò non gli impedì di venire colpito a morte con una mazza mentre faceva uno schizzo di uno di loro.