Gilgamesh

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Capitolo VI°:Gilgamesh

I sumeri erano una popolazione della Mesopotamia meridionale, risalente al 4000 a.c: a loro sono attribuiti i primi esempi di scrittura figurativa e cuneiforme, simboli che gettarono le basi dell'utilizzo dei segni nella Magia pratica. Sumero fù uno dei più potenti Stregoni (titolo riservato ai Maghi di grande potere) del passato: Re Gilgamesh. Quinto sovrano della prima dinastia della città sumera di Uruk, veniva considerato dalla sua gente 'per due terzi dio e per un terzo uomo'. Numerosi poemi sono nati intorno a questo personaggio, permettendo agli Storici della Magia di constatare le sue grandi abilità: sconfisse il Demone di Alta lega Khumbaba assieme al suo amico Enkidu, e uccise un grosso esemplare di Re'em (una creatura magica simile ad un toro dal manto dorato). Svolse inoltre numerose ricerche sulla negromanzia e su come ottenere l'immortalità,ricerche che probabilmente gettarono le basi della moderna alchimia. Fortemente legato alla figura di Giglamesh è il suo amico 'Enkidu'. Da numerosi studi condotti sulle descrizioni di questo Mago, chiamato 'Uomo primitivo', è possibile stabilire con certezza che questi fù uno dei primi a testare, volontariamente o meno, una trasfigurazione umana vicina all'Animagia: il suo corpo era infatti ricoperto da una folta pelliccia, e il suo capo decorato da possenti corna.