Classificazione delle Arti divinatorie

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Una prima classificazione delle arti divinatorie raggruppa le pratiche in due gruppi:

  1. la divinazione induttiva si basa sull'interpretazione di segni o eventi oggettivi e presuppone la conoscenza di un'arte. Nella divinazione induttiva gli strumenti possono essere svariati: per mezzo di procedimenti più o meno complessi si producono i segni da interpretare su determinati oggetti, dedicati allo scopo o di uso comune. In questo caso, l'arte non consiste solo nell'interpretazione del segno ma anche nella produzione del segno stesso (divinazione artificiale). Oppure possono essere ricercati nell'ambiente circostante, anche sul corpo del consultante, e può trattarsi di oggetti o, più spesso, di eventi, presagi o anche sogni (divinazione naturale).
  2. la divinazione intuitiva, invece, si basa sulla rivelazione da parte della Vista e presuppone una particolare predisposizione da parte dell'indovino. Nella divinazione intuitiva lo strumento è il divinante stesso: si tratta generalmente di una persona in grado di indursi in stato di trance, spontaneamente o meno. Questo tipo di divinazione è anche la più infrequente, e può essere classificata in tre tipologie:
  • Divinazione spontanea: una forma non vincolata di divinazione, libera da un particolare mezzo, è in realtà una generalizzazione di tutti i tipi di divinazione. La risposta arriva da qualsiasi cosa il divinatore veda o ascolti, grazie alla Vista.
  • Divinazione onirica: si tratta di una variante della divinazione spontanea, che avviene però solo durante il sonno. Questo tipo di divinazione, in caso si sia provvisti di Vista, risulta essere la meno attendibile a causa dell’incapacità del divinante stesso di ricordare i segni la mattina dopo, o semplicemente saperli scindere da un banale sogno.
  • Divinazione probabilistica: si tratta del tipo più specifico e raro di Vista, oltre essere anche la più imprecisa se non usata correttamente. La risposta arriva come sensazione positiva o negativa al divinatore alla formulazione di quesiti interiori che prevedono solo una dualità di risposta.