Camuflone

Creature Magiche: Classificazione (X, XX, XXX, XXXX, XXXXX) · Esseri · Spiriti Cura delle Creature Magiche: Programma della materia Le voci relative alle Creature Magiche sono state sviluppate dall'utenza di MondoHogwarts, talvolta partendo da zero, talvolta basandosi sulle informazioni fornite dalla Rowling. Vietata la riproduzione.

Camuflone (Demiguise)
Aspetto:	È un grosso scimmione pacifico dalle movenze delicate. Ha un folto pelo argentato, lungo, sottile e setoso, che gli copre i tristi occhi neri.
Zona:	Estremo Oriente
Capacità:	Ha la capacità di rendersi invisibile se si sente in pericolo e può essere visto solo da maghi esperti nella sua cattura.
Cibo:	E' erbivoro.
Proprietà e note:	La sua pelliccia è usata per fare i Mantelli dell'Invisibilità. Il Camuflone, chiamato anche Demiguise, ha origine in estremo oriente, ed è un grosso scimmione dal folto pelo lungo, sottile, setoso e argenteo, che discende sugli occhioni neri perennemente tristi. Alcune credenze orientali dicono che lo sguardo di un Demiguise sia triste per colpa del primo ricordo che lo stesso ha della sua vita: le femmine di Demiguise partoriscono un solo cucciolo, dopodichè, in seguito al parto, muoiono per lo stesso ( per colpa delle dimensioni già enormi del cucciolo, che al momento della nascita distruggerebbero l’apparato riproduttore della madre) affidando la crescita del pargolo al compagno maschio. Il primo ricordo che il Camuflone ha della sua vita, quindi, non è altro che il ricordo di dolore della propria madre al momento del parto. Si dice che questo ricordo di dolore, questo senso di colpa, accompagni il camuflone per tutta la sua vita, per poi diradarsi solo in momento di morte. Nell’attimo in cui – infatti – un Demiguise si rende conto d’essere spacciato, abbandona la sua invisibilità mentre lo sguardo stesso diverrebbe felice, proprio per l’aspirazione di potersi ricongiungere alla madre. Non sono nozioni certe queste, sono unicamente supposizioni, poiché i maggiori esperti di Creature Magiche sono ancora indecisi sulla vera e propria presenza di coscienza in questa creatura, che permetterebbe una tale acquisizione del senso di colpa vita natural durante, o di quello di sollievo pre-morte. La capacità di rendersi invisibile è usata per simboleggiare il numero 0 nell'alfabeto runico.