Troll

Creature Oscure: Creature Oscure · Demoni Difesa Contro le Arti Oscure: Programma della materia Le voci relative alle Creature Oscure sono state sviluppate dall'utenza di MondoHogwarts, talvolta partendo da zero, talvolta basandosi sulle informazioni fornite dalla Rowling. Vietata la riproduzione.

I troll sono alti fino a tre metri e mezzo e pesano oltre una tonnellata. Terribilmente forti e notoriamente stupidi, i troll sono spesso violenti e imprevedibili. Sono originari della Scandinavia ma tutt'oggi si trovano in Gran Bretagna, Irlanda e altre zone del nord Europa.
Tutti i troll hanno in naso adunco, tre o quattro dita delle mani e dei piedi e, tranne quelli completamente calvi, la chioma che sembra muschio. La loro pelle è coriacea, non hanno bisogno di armatura e poi non la sopporterebbero. Un troll può vivere circa il doppio di un uomo ma, considerando che sono piuttosto litigiosi, nessuno di loro arriva neanche ai cento anni.
In genere comunicano con grugniti, anche se alcuni capiscono e sanno pronunciare parole umane. I più intelligenti sono addestrati come guardiani. I troll si nutrono di carne cruda di qualsiasi specie. Vivono di solito in comunità, solitamente nascosti nel sottosuolo specialmente di giorno. Odiano il rumore e anche per loro l'esposizione alla luce del sole è fatale. Infatti li trasforma in pietra. Sono molto avidi e hanno un debole per i tesori rubati. Ci sono rarissime testimonianze di troll benigni e questi sono di solito provetti artigiani, fabbri e orafi. Vi sono cinque tipi di troll: troll di caverna, di collina, di montagna, dei fiumi e dei ghiacci.

• I troll di caverna si sono adattati a vivere nelle caverne assieme ai vari clan di Orchi; poiché sono molto robusti, vengono sfruttati dagli orchi e utilizzati per trasportare grosse quantità di rocce e altri materiali o per attaccare i pochi avventurieri che si inoltrano negli antri orcheschi. Punti debole invece sono la loro lentezza, che li rende facilmente aggirabili, e la loro scarsissima intelligenza, che li porta alla mercé dei più piccoli ma furbi e crudeli Orchi.

• I troll di montagna sono caratterizzati da una folta pelliccia, prediligono i climi più rigidi e gli ambienti più spogli e rocciosi. Come i Troll di caverna, i Troll di montagna abitano spelonche e grotte e non sopportano la luce del sole, per cui rappresentano un pericolo sicuramente meno incombente, a meno che non ci si introduca nelle suddette grotte di propria spontanea volontà. Non è sicuramente consigliabile trovarseli di fronte poiché, a differenza degli altri Troll, sono piuttosto astuti e, essendo di una stazza più piccola, riescono a muoversi con una velocità maggiore rispetto agli altri esponenti della propria razza.

• I troll di collina (detti anche "di foresta" ) hanno trovato nelle colline e nelle oscure selve che circondano alcune di esse l’ambiente adatto per stabilirsi e perseguitare ogni essere vivente che capita loro a tiro. A differenza di tutti gli altri tipi di Troll, questo ha la particolarità di non temere la luce del sole, pur non amandola, e quindi può vagare con una certa libertà. Ciò rende i Troll di collina particolarmente insidiosi per i viaggiatori che, se entrano nei loro territori, devono muoversi con estrema cautela se non vogliono costituire la cena di queste creature.

• I troll dei fiumi hanno brevi corna e possono essere pelosi. La loro pelle è violetta. Li si trova spesso in agguato sotto i ponti con qualche bastone rudimentale come arma.
  

• I troll dei ghiacci sono i più rari tra tutte le tipologie di Troll; questo ramo infatti abita le distese ghiacciate. Ben pochi possono testimoniare di averne visto qualcuno; alcuni racconti riferiscono di creature dalle lunghe ed esili braccia, dalla pelle chiara e dalla forma del viso aguzza (particolari questi che confermano come la neve perenne sia il loro habitat ideale). Pare che siano stati avvistati anche da alcuni Babbani, che hanno dato loro nomi piuttosto pittoreschi come "Yeti" o "Bigfoot" o addirittura "Abominevole uomo delle nevi".

Solitamente con i troll basta agire d'astuzia e quindi ricorrere a incanti semplici che li confondano o li spaventino (come il Confundus); ma conoscere un paio di incantesimi di attacco non nuoce di certo.