Ordine Monastico del Saio Nero

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L'Ordine

Nota: le uniche informazioni di dominio pubblico sono l'esistenza del Saio e il suo approccio scolastico legale neutrale alla Magia Oscura.

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Le origini dell'Ordine del Saio Nero sono attribuite all'antica e potente casata Purosangue dei von Borcke, molto legata ai voti ecclesiastici, che ebbe il suo periodo di massima influenza nella società Babbana nel XVI secolo. Approfittando della loro posizione di potere, i von Borcke utilizzarono esseri umani per le loro ricerche ed esperimenti di Arti Oscure, infliggendo ad essi indicibili sofferenze. Le frequenti sparizioni aizzarono sospetti ed odio verso la casata, fino a scatenare una vera e propria sommossa. Le malefatte vennero scoperte e l'intera casata tacciata di stregoneria. Seppure i maghi salvarono parte della dinastia dal rogo babbano, applicarono ai von Borcke una condanna altrettanto pesante: spogliati di tutte le loro ricchezze ed i loro averi (bacchetta compresa) ad eccezione di un semplicissimo saio nero come capo d'abbigliamento, vennero rinchiusi in un antico monastero abbandonato, condannati a finire la loro esistenza lavorando duramente per i propri fabbisogni, leggendo e studiando per scavare nelle loro coscienze, meditare e comprendere gli sbagli commessi. Secondo la tradizione, l'ultimo superstite della casata, Lutherius von Borcke, studiò e meditò rapito da un filo di pensieri che lo portò infine ad una comprensione profonda della coscienza umana e del suo rapporto con la magia. Chiuso nella sua cella, scrisse testi illuminati e innovativi che vedevano nascere uno strano connubio di Magia Oscura e rispetto per l'essere umano. Mentre fuori dal monastero i Maghi lottavano per la Segretezza, Lutherius dentro le mura del monastero li convinse ad inviargli discepoli per tramandare il suo sapere. Si trattava quasi sempre di maghi o streghe che si erano macchiati di crimini utilizzando le Arti Oscure, con la speranza che i suoi insegnamenti sarebbero riusciti a redimerli. Quando morì, la comunità guidata da 5 Maestri prese il nome di Saio Nero e tentò nelle generazioni a venire di redimere ed istruire altri maghi e streghe alle verità raggiunte dal loro fondatore.

Ubicazione del monastero

Dell'Ordine del Saio Nero si sa soltanto che ha la sua sede in un antico monastero circondato da ettari ed ettari di fitta foresta, non si sa dove. Dall'esterno ha l'aspetto di un agglomerato di ruderi pericolanti. Accedervi per chi non è invitato, è impossibile. Gli adepti potranno accedere grazie ad un pozzo comunicante situato in una zona campestre a loro conosciuta, aperto di lunedì solo per il lasso di tempo di un'ora dopo l'alba, e presidiato da un Maestro. Dopodiché, non ci sarà più modo di accedere all'Ordine se non il lunedì successivo. Gli adepti dovranno restare nel monastero fino al sabato mattina, quando avranno la possibilità di utilizzare il pozzo comunicante al ritroso, per tornare durante il weekend.

La vita nel monastero

Struttura gerarchica

  • Gli adepti sono i pochi prescelti dai vertici dell'Ordine. Non c'è un numero fisso di nuovi adepti all'anno. Il numero può variare limitandosi ad una decina fino a raggiungere i 30 individui. Raramente sono di più. Di solito, il 60% degli adepti non supera il Rituale della Prova.
  • I discepoli sono adepti che hanno superato il Rituale della Prova e hanno quindi accesso ai primi insegnamenti. Indossano un saio bianco. L'80% dei frequentanti non andrà mai oltre il grado di discepolo, finendo per ristagnare nella sua condizione o abbandonare l'Ordine.
  • I Maestri sono discepoli anziani che hanno deciso di dedicare la propria vita allOrdine. Hanno concluso il percorso d'apprendimento base e ne iniziano uno nuovo basato sui Segreti dell'Ordine (nozioni avanzate e tramandate unicamente per via orale) e sul proprio pensiero e meditazione. Indossano il saio nero e istruiscono i discepoli durante il loro apprendistato. Si diventa Maestri dell'Ordine dopo una permanenza di parecchi anni, almeno 20; anche qui dipende dal singolo caso. Sono legati da un voto infrangibile per quanto riguarda la non divulgazione dei Segreti se non ad altri Maestri.
  • L'Ordine è diretto da 5 Maestri detti Giudicatori che amministrano la vita monastica e le discipline impartite. Inoltre hanno il compito di valutare e scegliere quelli che saranno i nuovi adepti dell'ordine, cercandoli tra i giovani maghi e streghe della società europea. Per far questo, si avvalgono di una rete estremamente fitta e peculiare di informatori, sia tra fuorilegge, maghi oscuri, pazzi dissennati e Demoni d'alta Lega, sia affidandosi agli occhi dei Saggi, alle menti dei Maestri ed ai saperi dei Mentori. Prima del contatto vero e proprio, sono soliti inviare strane visioni ai prescelti durante il sonno, anche per saggiarne le reazioni e il grado di interesse che manifestano. Oltre al classico saio nero dei Maestri, indossano anche una catena di oro e argento con appesa una chiave di piombo.
  • Un sesto Maestro detto il Custode ha il compito di assicurarsi che i precetti di Lutherius vengano seguiti sempre alla lettera, avendo pieno potere di intervenire come meglio crede qualora non lo siano. Egli osserva ogni aspetto dell'apprendimento al monastero, anche quelli più riservati ed esclusivi. È quindi una sorta di capo che però non interviene finché non ve n'è bisogno.

Credo

Le teorie di Lutherius non tendono né al bene né al male, innalzando l'Equilibrio a Legge Assoluta, che si ripete e rispecchia in ogni aspetto della nostra esistenza. Riprendendo la regola alchemica di cui i Maestri del Saio sono grandi conoscitori, nulla si crea nulla si distrugge e tutto si trasforma. Per questo nessuna delle nostre azioni deve essere casuale, ma frutto di un percorso di esperienze e preparazione che la forgia e trasforma nel modo giusto. Secondo questa stessa linea di pensiero, la magia oscura non è niente di distinto e separato dalla magia nella sua accezione più generale. Questo dono unico concesso a Maghi e Streghe viene posto su uno dei due piatti di una bilancia; sull'altro vi è posta la vita (umana ma non solo). I due piatti devono essere in equilibrio e armonia. Solamente conoscendo e comprendendo fino in fondo il significato e il valore della vita (la fatica, la lotta e le energie necessarie per andare avanti, la privazione, l'ombra della morte sulle proprie spalle, e quindi il valore di un gesto che può ridarci forza e speranza) si può capire fino in fondo cosa significa decidere di danneggarne e soffocarne una. Solo così si può riuscire a mantenere un equilibrio tra i due piatti, ad avvicinarsi alla magia oscura senza restarne bruciati ed ammaliati. Tanto più un mago o strega cresce potente (dove il concetto di potenza comprende la capacità potenziale di imporsi sugli altri), tanto più questo concetto di equilibrio e valore deve essere saldo e profondo. Per questo, la Magia Oscura senza disciplina e rispetto alla vita trasforma il mago in una mera bestia oscura.

La scelta degli adepti

Questa comprensione è difficile da raggiungere e richiede il conseguimento di un gran numero di esperienze, nel bene e nel male. Non ci si aspetta dai giovani adepti una linea di pensiero già conforme a tutto questo. Per questa ragione, gli adepti vengono personalmente scelti entro il suolo europeo dai 5 Maestri Giudicatori secondo una serie di requisiti:

  • Esperienze passate o estrazione sociale che avvicinano il mago o la strega in questione ad un background oscuro e potenzialmente pericoloso
  • Una conoscenza, seppur minima o basilare, della Magia Oscura o in alternativa un chiaro interessamento personale verso quella direzione
  • Ottime capacità magiche
  • Stabilità mentale e forza di volontà

Scopo dell'organizzazione non è sfornare maghi oscuri che creeranno scompiglio nella società, bensì formare custodi equilibrati del sapere. Per questo, durante l'apprendimento i cinque Maestri Giudicatori potranno decidere se smettere di comunicare il proprio sapere ad un determinato adepto che inizia ad allontanarsi troppo dalla loro linea di pensiero.

Il Rituale della Prova

Gli adepti selezionati per entrare nell'Ordine dovranno superare una prova molto ardua che li introdurrà al concetto di valore della vita. Senza bacchetta, verranno lasciati da soli (uno ad uno) nella foresta a sopravvivere grazie alle loro sole forze. Il luogo estremamente inospitale spinge ogni adepto ad andare avanti di stenti per un periodo che può essere più o meno lungo (andando anche oltre il mese), fino a che l'adepto non si arrenderà (formulando una frase preimpostata) o finché non si renderà degno di appartenere al Saio. A quel punto verrà raggiunto da uno dei Maestri Giudicatori e dovrà bere l'acqua porta dalle sue mani, che simboleggia il gesto di salvare una vita, come fase conclusiva del rituale.

La giornata

Durante la giornata dei discepoli non c'è solo studio, o almeno non nel senso accademico del termine. La sveglia avviene alle 6 del mattino. Per due ore i discepoli sono tenuti a svolgere un breve esercizio fisico seguito da meditazione e autoanalisi silenziosa. Un Maestro Legilimens si occupa silenziosamente di assicurarsi che durante questa fase la mente non poltrisca. Dopo la colazione, c'è la prima sessione di studio delle Arti Oscure, che può avvenire in coppia con un Maestro o in piccoli gruppi, a seconda dell'incantesimo scelto. Questa sessione comprende la lettura di testi e pergamene che descrivono dettagliatamente ogni aspetto dell'incanto, soprattutto dal punto di vista degli effetti sulla vittima. Spesso comprende riflessioni intrecciate a discipline come la medicina, aneddoti, riflessioni personali e conversazioni approfondite. Dopo pranzo, i discepoli andranno per il bosco per procurarsi con precisione e cura tutto il materiale utile sia per la vita al Monastero, sia per le risorse di studio (ingredienti, veleni). Anche questa fase è uno studio, per quanto pratico, accompagnato da un Maestro specializzato. Il pomeriggio prosegue con altro studio teorico per poi lasciare spazio ad allenamento fisico, dalle 17 alle 20. Dopo la cena, i discepoli avranno un'ora di tempo libero prima di ritirarsi nelle loro celle per la notte.

La modalità di apprendimento: il Rituale del Sapere

Dentro il Monastero è proibito possedere una bacchetta (sia per tradizione che per ragioni di sicurezza), motivo per cui l'intera fase di studio e apprendimento è esclusivamente teorica. L'unica eccezione sono i Rituali del Sapere, che si svolgono in una radura nella foresta, all'alba. Quando un discepolo viene ritenuto all'altezza di apprendere un nuovo anatema, dovrà innanzitutto subirlo su di sé. Solamente così infatti potrà ottenere una comprensione profonda del potere racchiuso nella propria magia e delle conseguenze che esso comporta. Per apprendere la Magia Oscura bisogna provarla addosso, e questo è solo uno dei metodi con cui viene applicata la regola alchemica dell'Equilibrio. È anche il motivo per cui molti discepoli abbandonano gli studi e molti Maestri presentano cicatrici e menomazioni sul corpo.
Dopo aver subìto una maledizione, il discepolo riceverà le cure necessarie da parte di un Maestro Guaritore e le ultime istruzioni teoriche per l'apprendimento dell'anatema, per poi venir congedato dall'Ordine per il tempo necessario a concludere l'apprendimento pratico per conto suo, con le sue forze, nel mondo.
Ogni discepolo è tenuto a consegnare il ricordo del proprio apprendimento nel mondo ai Maestri Giudicatori, che lo visioneranno nella Laguna, un'antica stanza sacra circolare nelle cripte del monastero accessibile solo ai 5 (e al Custode), il cui pavimento sprofonda verso il centro tramite larghi e bassi gradini ricoperti di rune. Gli ultimi gradini sono sommersi da acqua limpida. In pratica la stanza funziona come un grande pensatoio che permette di visionare le immagini sulla sua superficie ed ascoltare le voci, senza però potersi immergere nel ricordo.

Per ovvi motivi, l'anatema che uccide non rientra in questa modalità di apprendimento ma sarà una delle ultime maledizioni ad essere apprese. Similmente, la maggior parte dei Rituali Oscuri, ritenuti comunque una nozione avanzata e quindi apprendibile solo dopo un lungo periodo di permanenza. Invece per altre nozioni come l'arte dei Veleni, l'Equilibrio viene trovato nel seguire l'intero processo di creazione compresa la raccolta di ingredienti spesso rarissimi e pericolosi, faticosi da guadagnarsi, direttamente dalla natura.

Note sulla frequenza

Il Saio Nero non è un'accademia né una scuola privata. Non ci sono rette da pagare, né certificati e diplomi, né di conseguenza obblighi di frequentazione. È un luogo in cui il sapere oscuro viene conservato e trasmesso assieme ad un'educazione per l'apprezzamento della vita. Da qui consegue che nessun discepolo è tenuto a frequentare ogni settimana. L'organizzazione dello studio è totalmente autogestita. Se un discepolo vuole frequentare una settimana e poi mancare per mesi, anni, sono affari suoi. Ovviamente poiché nessun testo può essere portato fuori dal monastero, in caso di prolungata assenza non ci sarà neanche alcun beneficio per il discepolo. L'unico vincolo di frequentazione che rimane è il fatto che se un discepolo prende la passaporta di lunedì allora non potrà far ritorno a casa fino al sabato seguente mentre se manca la passaporta di lunedì non potrà raggiungere il monastero in alcun altro modo.

Nozioni apprendibili (Materie)

A differenza del resto delle accademie, l'Ordine del Saio Nero non ha un periodo fisso di frequentazione né di apprendimento degli incantesimi. Ogni discepolo può gestire come vuole il suo apprendimento, così come rifiutare un Rituale del Sapere (e quindi la conoscenza di un determinato incantesimo), o rimandarlo a quando si sentirà più pronto. Il discepolo può non fare progressi in un intero anno come anche farne in pochi mesi, ma sempre e solo un incantesimo alla volta, dopo il quale si verrà giudicati se degni di continuare. Allo stesso modo, un discepolo potrà decidere quali altri argomenti apprendere e quando apprenderli. Il Saio non dà niente che non sia voluto e guadagnato.

  • Segreti dell'ordine (riservati ai Maestri)
    • Rituale di Rag'Nak
    • Manipolazione Onirica (manipolazione dei sogni)
    • Cronomanzia (manipolazione del tempo),
    • Iperverso (trasfigurazione del tempo)

Regole OFF per l'apprendimento

Sia per la particolarità del Saio che per il peso della Magia Oscura, l'apprendimento delle maledizioni non sarà dato da bg come con qualsiasi altra accademia. Il giocatore di un personaggio discepolo dell'Ordine potrà scegliere a suo piacimento la maledizione da apprendere (tenendo conto delle modalità sopra elencate). L'anatema che uccide potrà essere scelto e appreso al secondo anno di frequenza. Per apprendere una maledizione scelta, bisognerà seguire il percorso preimpostato per l'apprendimento della magia oscura, con i seguenti vantaggi:

  • le free role necessarie per l'apprendimento di una maledizione sono 2 anziché 3: una di approfondimento, una pratica.
  • le due free role andranno fatte in un periodo di tempo non inferiore a 2 settimane anziché 1 mese.

Le role dovranno comunque essere inviate al referente di Difesa per essere convalidate.

Requisiti OFF

  • Buon roling
  • Coerenza con il personaggio

Requisiti ON

  • Esperienze passate o estrazione sociale che avvicinano il personaggio ad un background oscuro e potenzialmente pericoloso
  • Una conoscenza, seppur minima o basilare, della Magia Oscura o in alternativa un chiaro interessamento personale verso quella direzione
  • Ottime capacità magiche
  • Stabilità mentale e forza di volontà