| Nome botanico |
Genziana Obliviticus
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| Nome popolare |
Genziana
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| Famiglia |
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| Descrizione |
Si presenta come una pianta mediamente grande che allo stato maturo può superare oltre i due metri, ma se giovane è circa una cinquantina di centimetri. È composta da una lunga serie di erbacce che vanno a coprire le radici e alcuni rami nodosi che congiungono altre foglie, mentre sulla sommità della pianta (e quindi dei rami) ci sono una serie di ciuffetti violacei. Nell'insieme presenta alcune voragini qua e la tanto da assomigliare quasi ad un volto. La resistenza del legno dei rami è molto elevata, tanto da resistere ad ogni incantesimo elementale.
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| Periodo |
Sempreverde
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| Clima |
Temperato
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| Luogo |
Ovest dell'Africa, ovest della foresta Amazzonica, altopiani italiani e distese irlandesi.
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| Tossicità |
Molto Alta
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| Tempo di lavorazione |
Variabile a seconda dell'utilizzo.
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| Proprietà |
in primo luogo le sue erbe possono formare un estratto medicinale molto potente, dalle analisi effettuate si è notato che questo estratto ha effetti rigeneranti, molto più potenti della stessa pozione. In secondo luogo si è scoperto che, sè diluiti con alcool e zucchero, oltre che rigenerante, è anche un buon alcolico. In terzo luogo, se questo estratto viene assunto (per un motivo o per un altro) causa alcune reazioni fisiche ed emotive molto potenti, solitamente riguardanti la memoria (da qui prende infatti il nome Obliviticus); per essere più precisi, se ingerito l'effetto di questo estratto può portare alcuni vuoti temporanei, alcune lacune/alcune dimenticanze. Gli effetti sono temporanei ma al tempo stesso deleteri; uno può dimenticare di essere un essere umano, o dimenticare di che sesso sia, o dimenticare cos'ha mangiato a pranzo; ecco. La potenza dell'effetto riguarda per lo più la difesa mentale che si detiene e questo, purtroppo, varia da persona a persona.
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| Note |
È una pianta aggressiva, per questo si presuppone detenga alcuni sensi interni, perchè percepisce la presenza di persone o vegetali intorno a lei. È una pianta che crea altre piante grazie ad alcune spore interne, nel ciuffetto violaceo. È questo il modo in cui si riproduce, emanando spore da quell'ammasso di erbacce violacee che vengono trapiantate nel terreno. Le spore emesse sono vistosamente grandi e vanno a decomporsi sul terriccio. La decomposizione della spora lascia un piccolo seme il quale, attirando insetti per l'impollinazione, si fonde col polline trasportato andando a riprodursi. Non è raro vedere una congregazione di Genziane, tutte nello stesso posto, essendo la riprodunzione molto veloce (anche se essa avviene solo nel periodo primaverile). Appena avvertono presenze di animali o essere umani, dall'insieme di erbacce violacee (quelle da cui può essere ottenuto il suo estratto) vengono emanate potenti spore il cui effetti è simile a quello dell'estratto, con l'unica caratteristica di essere molto più potente e pericoloso. Potente perché l'effetto è sicuramente maggiore e più intenso, pericoloso perché va ad intaccare un ricordo fondamentale nella vittima la quale, pur ritornando, può portare in maniera diretta la morte. L'unico modo per superare quest'ostacolo è quello di camuffare il proprio odore con quello di altre piante.
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| Effetto primario |
Pericolosa
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| Nella serra di Hogwarts |
7
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