Nome botanico |
Gazza Gonfiante
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Nome popolare |
Gazza Gonfiante
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Famiglia |
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Descrizione |
Considerata un ibrido, proprio come la Mandragola, per via della sua parte inferiore formata da radici e la sua parte superiore formata da qualcosa di molto diverso. La parte inferiore dell'arbusto è formato da alcune radici ramificate e una corteccia grande una trentina di centimetri scarsi; questo genere di pianta è infatti considerata una pianta "nana" per via delle sue dimensioni modeste. La parte superiore è formata da un viso, come la mandragola, un viso di una creatura strana, apparentemente un rettile, intagliato nel legno e che sembra essere l'incrocio tra una lucertola e un drago. Teoricamente i suoi movimenti sono per lo più lenti, a parte brevi scatti; sul capo ci sono una serie di piccole creste triangolari, una visibilmente più grossa delle altre, posizionata al centro del capo, tuttavia a conti fatti il volto della pianta è composta da semplice corteccia, con qualche rametto erboso che emerge dalle radici. La bocca, intagliata nel legno, presenta alcune ghiandole che somigliano profondamente ad una serie di dentini aguzzi, sfoggiati di tanto in tanto. Anche se considerata un tipo di pianta velenosa, la pianta non è mortale per l'uomo e raramente lo è per gli animali (e ancor di più per le altre piante), il suo veleno provoca solo una grande scocciatura: fa gonfiare le loro vittime. La particolarità di questa pianta sono le radici ramificate: si presentano legnose, rigide, tuttavia hanno la forma di due tozze zampette.
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Periodo |
Sempreverde
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Clima |
Arido
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Luogo |
Deserti
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Tossicità |
Medio - Alta
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Tempo di lavorazione |
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Proprietà |
Tossina invisibile ad occhio nudo e non direttamente letale. Andando a mordere quando viene attaccata, la pianta emette, grazie alle ghiandole posizionate all'interno di quella che potrebbe essere la bocca, un veleno che agisce immediatamente sul fisico della vittima, che si gonfia visibilmente e assume le sembianze di "una grossa palla".
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Note |
Si tratta di un tipo di pianta che sta molto sulle sue, passiva, che non attacca l'uomo se non viene stuzzicata. Si nutre di insetti che vengono attirati dalla secrezione di una tossina. La tossina avvertita dagli insetti, infatti, li porta ad avvicinarsi alla pianta e adagiarsi sopra di essa, dopodiché la testa scocca in repentini movimenti andando a fare dei vari insetti la sua prelibata cena. Questa tossina è tanto potente, per loro, da impedirgli di volare (e/o strisciare) via, quasi estasiati dall'aroma, per essere divorati successivamente dalla pianta. L'uomo può essere attratto diversamente da questo genere di pianta, a livello pecuniario (per la sua corteccia, ritenuta un tipo di legno molto raro, utilizzato raramente per le bacchette). E' un genere di pianta situata solo in poche frazioni geografiche, è ritenuta una creatura vivente e per questo non può essere ammazzata, motivo per cui è molto ricercata sul mercato nero, specie se viva, perché risulta essere ancora fresca. Tecnicamente il reato sta nell'ucciderla ma, niente vieta di contrattarla o averla in casa. La pianta trova sollievo nel terriccio e spesso anche nel letame, ma non è considerabile una vera e propria casa per loro. Per fare un paragone, il terriccio, è per loro un divano ovattato da aria fredda in piena estate: dà loro un senso di comodità e di sollievo. In realtà questo è un genere di piante che, preferendo luogo aridi, è solito migrare durante la notte verso grandi foreste, per essere protette dal sole e penetrare le loro radici nel terreno. Altra particolarità è che, per quanto possano essere piante pigre, lente, quando avvertono il pericolo i loro movimenti non sono da sottovalutare, visto i veloci e repentini scatti che eseguono.
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Effetto primario |
Velenosa
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Nella serra di Hogwarts |
6
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